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(VA), Villa del Balbianello a Tremezzina<br />
(CO), il Castello di Avio a Sabbionara<br />
d’Avio (TN), Villa dei Vescovi a Luvigliano<br />
di Torreglia (PD), l’Abbazia di<br />
San Fruttuoso a Camogli (GE), il Parco<br />
Villa Gregoriana a Tivoli (RM), il Bosco<br />
di San Francesco ad Assisi (PG), l’Abbazia<br />
di Santa Maria di Cerrate a Lecce<br />
e le Saline Conti Vecchi di Assemini<br />
(CA). Un bel modo per tornare a visitare<br />
la nostra Penisola.<br />
Fino a oggi, con I luoghi del cuore,<br />
il Fai ha sostenuto e promosso 119<br />
progetti per recuperare e valorizzare<br />
siti artistici e paesaggistici in 19<br />
regioni, con più di 2,2 milioni di voti<br />
nell’ultima edizione e mappando oltre<br />
37mila bellezze di diverse tipologie.<br />
Quest’anno il censimento si arricchisce<br />
di due classifiche speciali: l’Italia<br />
sopra i 600 metri, ovvero le aree interne<br />
montane che da sole coprono il<br />
54% del territorio nazionale, e i luoghi<br />
storici della salute, in omaggio a tutte<br />
le strutture che, a causa del coronavirus,<br />
sono state più che mai valorosi<br />
presidi a tutela di tutti i cittadini. Come<br />
sempre, i più votati riceveranno premi<br />
in denaro per l’avvio dei progetti di<br />
riqualificazione. «<strong>La</strong> bellezza e la forza<br />
del fare comunità ci salveranno, il<br />
nostro censimento testimonia l’amore<br />
per il Paese e il cuore grande degli<br />
italiani». Questo il pensiero di Andrea<br />
Carandini, presidente del Fai dal 2013,<br />
uomo colto e gentile, archeologo e<br />
professore universitario, che ha regalato<br />
alla <strong>Freccia</strong> spunti e riflessioni per<br />
la ripartenza.<br />
Terme del Nuotatore, particolare, Ostia (RM)<br />
<strong>La</strong> gara promossa dal Fai richiama a<br />
gran voce la partecipazione dal basso<br />
e ci spinge a ripartire dal patrimonio.<br />
Lei che valore dà all'edizione<br />
<strong>2020</strong> de I luoghi del cuore?<br />
Siamo al decimo censimento e nella<br />
prima settimana abbiamo raggiunto<br />
100mila voti, più di tre volte tanto<br />
rispetto alla scorsa edizione. I cittadini<br />
votano per eleggere la propria<br />
classe dirigente sperando di essere<br />
governati dai migliori di noi, ma il Fai<br />
insieme a Intesa Sanpaolo dà loro anche<br />
la possibilità di scegliere i beni<br />
paesaggistici e storico-artistici italiani<br />
che più amano, consentendo così<br />
di raccogliere fondi e sensibilizzare<br />
il ministero dei Beni e delle attività<br />
culturali e i Comuni a intervenire per<br />
mantenere in salute il nostro patrimonio.<br />
È una vera e propria chiamata<br />
dal basso per ricordare allo Stato la<br />
necessità di proteggere i gioielli di famiglia<br />
e incentivare la società civile a<br />
organizzarsi per aiutarlo in questa impresa.<br />
Saranno questi grandi numeri<br />
a sostenere il Fai che, a causa della<br />
pandemia, ha perso oltre tre milioni di<br />
euro per il mancato svolgimento delle<br />
Giornate di primavera. Abbiamo circa<br />
300 impiegati e 7.800 volontari e questo<br />
censimento gratuito è anche un<br />
appello all’iscrizione, alle visite, alla<br />
partecipazione. Un appello a unirci,<br />
fraternamente, per rimettere in piedi il<br />
nostro Paese.<br />
Quella che sta per iniziare è un’estate<br />
particolare, che speriamo di poter<br />
ricordare anche per una maggiore<br />
consapevolezza e tutela del mondo<br />
che abitiamo. Come Fondo Ambiente<br />
Italiano, quale turismo è ora necessario<br />
e possibile?<br />
Credo che l’Italia, dopo questa batosta<br />
che la natura ha dato all’intero<br />
globo, alle dittature dell’Asia e alle<br />
democrazie dell’Occidente, rinascerà<br />
diversa perché c’è qualcosa di sbagliato<br />
in tutto il sistema. Come le orde<br />
di turisti mordi e fuggi riversati nelle<br />
nostre città d’arte, in particolare Venezia,<br />
Firenze e Roma, che poi tornano<br />
a casa solo con un selfie dietro cui<br />
compare un’essenza ignota, che può<br />
essere piazza San Marco o il Colosseo.<br />
Dobbiamo passare a un turismo<br />
che non cerchi la quantità ma la qualità,<br />
la ricchezza del sapere. Un turismo<br />
compatibile, colto, dialogante, meno<br />
numeroso, che rechi vantaggi culturali<br />
ed economici. Il nostro variegato<br />
Paese è purtroppo sconosciuto anche<br />
agli italiani stessi: io sono nato a Roma<br />
nel 1937 e ancora non posso dire di<br />
conoscerla veramente. Poi c’è l’Italia<br />
sopra i 600 metri e quella dei luoghi<br />
della salute e del benessere, alla<br />
quale ci rivolgiamo con il nostro censimento.<br />
Tutta da scoprire, di paese<br />
in paese, di paesaggio in paesaggio:<br />
il turismo non va subìto, ma gestito in<br />
modo intelligente.<br />
Come si è comportata l’Italia, secondo<br />
lei, durante il lockdown?<br />
Abbiamo toccato con mano il fatto<br />
che anche la democrazia può prendere<br />
decisioni importanti e impattanti<br />
sulla nostra vita, senza bisogno di una<br />
dittatura, e gli italiani, se non fanno<br />
Andrea Carandini<br />
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