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La Freccia Giugno 2020

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(VA), Villa del Balbianello a Tremezzina<br />

(CO), il Castello di Avio a Sabbionara<br />

d’Avio (TN), Villa dei Vescovi a Luvigliano<br />

di Torreglia (PD), l’Abbazia di<br />

San Fruttuoso a Camogli (GE), il Parco<br />

Villa Gregoriana a Tivoli (RM), il Bosco<br />

di San Francesco ad Assisi (PG), l’Abbazia<br />

di Santa Maria di Cerrate a Lecce<br />

e le Saline Conti Vecchi di Assemini<br />

(CA). Un bel modo per tornare a visitare<br />

la nostra Penisola.<br />

Fino a oggi, con I luoghi del cuore,<br />

il Fai ha sostenuto e promosso 119<br />

progetti per recuperare e valorizzare<br />

siti artistici e paesaggistici in 19<br />

regioni, con più di 2,2 milioni di voti<br />

nell’ultima edizione e mappando oltre<br />

37mila bellezze di diverse tipologie.<br />

Quest’anno il censimento si arricchisce<br />

di due classifiche speciali: l’Italia<br />

sopra i 600 metri, ovvero le aree interne<br />

montane che da sole coprono il<br />

54% del territorio nazionale, e i luoghi<br />

storici della salute, in omaggio a tutte<br />

le strutture che, a causa del coronavirus,<br />

sono state più che mai valorosi<br />

presidi a tutela di tutti i cittadini. Come<br />

sempre, i più votati riceveranno premi<br />

in denaro per l’avvio dei progetti di<br />

riqualificazione. «<strong>La</strong> bellezza e la forza<br />

del fare comunità ci salveranno, il<br />

nostro censimento testimonia l’amore<br />

per il Paese e il cuore grande degli<br />

italiani». Questo il pensiero di Andrea<br />

Carandini, presidente del Fai dal 2013,<br />

uomo colto e gentile, archeologo e<br />

professore universitario, che ha regalato<br />

alla <strong>Freccia</strong> spunti e riflessioni per<br />

la ripartenza.<br />

Terme del Nuotatore, particolare, Ostia (RM)<br />

<strong>La</strong> gara promossa dal Fai richiama a<br />

gran voce la partecipazione dal basso<br />

e ci spinge a ripartire dal patrimonio.<br />

Lei che valore dà all'edizione<br />

<strong>2020</strong> de I luoghi del cuore?<br />

Siamo al decimo censimento e nella<br />

prima settimana abbiamo raggiunto<br />

100mila voti, più di tre volte tanto<br />

rispetto alla scorsa edizione. I cittadini<br />

votano per eleggere la propria<br />

classe dirigente sperando di essere<br />

governati dai migliori di noi, ma il Fai<br />

insieme a Intesa Sanpaolo dà loro anche<br />

la possibilità di scegliere i beni<br />

paesaggistici e storico-artistici italiani<br />

che più amano, consentendo così<br />

di raccogliere fondi e sensibilizzare<br />

il ministero dei Beni e delle attività<br />

culturali e i Comuni a intervenire per<br />

mantenere in salute il nostro patrimonio.<br />

È una vera e propria chiamata<br />

dal basso per ricordare allo Stato la<br />

necessità di proteggere i gioielli di famiglia<br />

e incentivare la società civile a<br />

organizzarsi per aiutarlo in questa impresa.<br />

Saranno questi grandi numeri<br />

a sostenere il Fai che, a causa della<br />

pandemia, ha perso oltre tre milioni di<br />

euro per il mancato svolgimento delle<br />

Giornate di primavera. Abbiamo circa<br />

300 impiegati e 7.800 volontari e questo<br />

censimento gratuito è anche un<br />

appello all’iscrizione, alle visite, alla<br />

partecipazione. Un appello a unirci,<br />

fraternamente, per rimettere in piedi il<br />

nostro Paese.<br />

Quella che sta per iniziare è un’estate<br />

particolare, che speriamo di poter<br />

ricordare anche per una maggiore<br />

consapevolezza e tutela del mondo<br />

che abitiamo. Come Fondo Ambiente<br />

Italiano, quale turismo è ora necessario<br />

e possibile?<br />

Credo che l’Italia, dopo questa batosta<br />

che la natura ha dato all’intero<br />

globo, alle dittature dell’Asia e alle<br />

democrazie dell’Occidente, rinascerà<br />

diversa perché c’è qualcosa di sbagliato<br />

in tutto il sistema. Come le orde<br />

di turisti mordi e fuggi riversati nelle<br />

nostre città d’arte, in particolare Venezia,<br />

Firenze e Roma, che poi tornano<br />

a casa solo con un selfie dietro cui<br />

compare un’essenza ignota, che può<br />

essere piazza San Marco o il Colosseo.<br />

Dobbiamo passare a un turismo<br />

che non cerchi la quantità ma la qualità,<br />

la ricchezza del sapere. Un turismo<br />

compatibile, colto, dialogante, meno<br />

numeroso, che rechi vantaggi culturali<br />

ed economici. Il nostro variegato<br />

Paese è purtroppo sconosciuto anche<br />

agli italiani stessi: io sono nato a Roma<br />

nel 1937 e ancora non posso dire di<br />

conoscerla veramente. Poi c’è l’Italia<br />

sopra i 600 metri e quella dei luoghi<br />

della salute e del benessere, alla<br />

quale ci rivolgiamo con il nostro censimento.<br />

Tutta da scoprire, di paese<br />

in paese, di paesaggio in paesaggio:<br />

il turismo non va subìto, ma gestito in<br />

modo intelligente.<br />

Come si è comportata l’Italia, secondo<br />

lei, durante il lockdown?<br />

Abbiamo toccato con mano il fatto<br />

che anche la democrazia può prendere<br />

decisioni importanti e impattanti<br />

sulla nostra vita, senza bisogno di una<br />

dittatura, e gli italiani, se non fanno<br />

Andrea Carandini<br />

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