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GUSTA & DEGUSTA<br />
a cura di Andrea Radic Andrea_Radic andrearadic2019<br />
SAN MICHELE APPIANO<br />
LA QUALITÀ NON AMMETTE COMPROMESSI<br />
Fondata nel 1907 in Alto Adige,<br />
la Cantina San Michele<br />
Appiano è il paradigma della<br />
forza qualitativa di 330 viticoltori,<br />
che di generazione in generazione<br />
contribuiscono con sapere, passione<br />
e dedizione ad assicurare uve eccellenti<br />
da trasformare e affinare con<br />
cura e sensibilità. Compito, dal 1977,<br />
nelle mani di Hans Terzer, winemaker<br />
della cantina.<br />
<strong>La</strong> sua rigorosa dedizione e la profonda<br />
passione hanno come principale<br />
obiettivo la ricerca continua<br />
della miglior qualità. «Non so fare<br />
miracoli, ma la perfezione è senza<br />
dubbio il mio obiettivo», afferma Terzer<br />
nel descrivere il concetto che è<br />
riuscito a infondere ai soci. Gli ettari<br />
vitati sono 385, di cui il 70% produce<br />
bianchi di intensa struttura, viva freschezza<br />
e carattere identitario, e il<br />
30% rossi, tra i quali l’apprezzato Pinot<br />
Nero dai raffinati profumi di frutti<br />
di bosco, lamponi e more. Al palato<br />
compatto, elegante, fruttato e speziato.<br />
Da segnalare tra i bianchi il Pinot<br />
Bianco Schulthauser 2019, vinificato<br />
e imbottigliato la prima volta già<br />
nel 1982. Finemente fruttato e fresco,<br />
è in grado di sedurre il palato sia per<br />
la cremosa morbidezza che per l’acidità<br />
di razza. Oltre al Sauvignon Sanct<br />
Valentin 2019, il più famoso della<br />
Cantina San Michele Appiano. Uve<br />
selezionate ai piedi della Mendola,<br />
per un vino dal frutto seducente, di<br />
eccellente mineralità e persistenza.<br />
Fitto bouquet di frutta gialla, uva spina,<br />
fiori di sambuco e ribes maturo:<br />
acidità croccante, morbida corposità<br />
ed elegante pienezza.<br />
stmichaeleppan<br />
stmichaeleppan<br />
NINO ROSSI<br />
LA NOUVELLE VAGUE DELLA CUCINA<br />
CALABRESE RICOMINCIA DAL PICNIC WILD<br />
Lo chef Nino Rossi<br />
Cultura, identità, tradizione<br />
e ricerca sono i pilastri<br />
della filosofia del ristorante<br />
Qafiz, che lo chef Nino Rossi ha<br />
creato a Santa Cristina d’Aspromonte<br />
(RC) rompendo alcuni schemi per<br />
costruirne di nuovi, come Aspro, un<br />
cocktail bar dove lo stile è ricercato<br />
quanto la selezione delle bevande.<br />
Un uomo così poteva riaprire con un<br />
solo obiettivo: innovare ancora per<br />
proseguire a rappresentare la “Nouvelle<br />
Vague” della cucina calabrese,<br />
che sta esprimendo creatività e<br />
grande dinamismo.<br />
E lo fa rivisitando la proposta e lanciando<br />
un nuovo progetto. «Proseguiamo<br />
con un delivery di alta qualità<br />
che prevede anche un nostro<br />
operatore a supporto», spiega Rossi.<br />
«Apriamo il Qafiz con due menù degustazione<br />
e una minuscola carta,<br />
proponendo piatti in abbinamento ai<br />
cocktail di Aspro. Inoltre, lanciamo<br />
Wild, il picnic ad alto distanziamento.<br />
Si scenderà sulla riva del fiume<br />
che scorre nella nostra proprietà, il<br />
torrente Calabretto, per consumare<br />
le pietanze all’ombra di alberi secolari»,<br />
prosegue. «E, ritenendo fondamentale<br />
il rapporto con gli ospiti,<br />
a mia volta li raggiungerò per una<br />
grande preparazione alla griglia,<br />
una cottura ancestrale. Infine, un bagno<br />
nel torrente incontaminato che,<br />
grazie alle sue piccole anse rocciose,<br />
regalerà un indimenticabile idromassaggio<br />
naturale».<br />
qafiz qafizristorante<br />
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