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PRIMA DI SCENDERE<br />
FONDAZIONE FS<br />
QUANDO IL TRENO<br />
INCONTRÒ IL MARE<br />
DAI PRIMI FERRY BOAT ALLE NAVI TRAGHETTO CHE HANNO<br />
TRASFORMATO LE VACANZE DEGLI ITALIANI<br />
© Archivio Fondazione FS Italiane<br />
Servizio di navigazione sullo Stretto di Messina, nave traghetto FS San Francesco di Paola (1964)<br />
avvicinamento tra mare e treno, che<br />
porterà quest’ultimo a solcare le onde a bordo<br />
L’inesorabile<br />
di un traghetto, inizia con i primi studi di fine<br />
‘800. Si pensava a un modello di nave che consentisse il<br />
trasbordo di carri ferroviari attraverso lo Stretto di Messina.<br />
Tra il 1896 e il 1899 entrano in funzione i primi ferry boat<br />
italiani, lo Scilla e il Cariddi, con il tipico propulsore a pale<br />
mosse da un motore a vapore.<br />
Dopo la nascita delle Ferrovie dello Stato nel 1905, per il<br />
servizio sullo Stretto vengono aggiunte altre due navi, la<br />
Calabria e la Sicilia, e da quel momento i traghetti assicurano<br />
un’incessante corrente tra il nord e il sud del Paese,<br />
grazie a una flotta sempre più numerosa e moderna.<br />
Il 15 maggio 1960 entra in servizio la nave Reggio: ormai<br />
la funzionalità dei mezzi e il comfort consentono<br />
l’attraversamento dello Stretto con grande facilità e comodità.<br />
A quel viaggio inaugurale viene dedicato il Cinegiornale<br />
n. 36, pubblicato sulla pagina Facebook della<br />
Fondazione FS.<br />
È invece necessario attendere il 1961 perché un traghetto<br />
FS possa navigare in mare aperto, ovvero quando la nave<br />
Tyrsus inizia a far la spola tra Civitavecchia e Golfo Aranci<br />
(SS). <strong>La</strong> vacanza al mare è diventata una vera e propria<br />
conquista sociale, al pari di quei piccoli sogni ora realizzabili,<br />
come il televisore, il frigo, la lavatrice e l’automobile. E<br />
la Sardegna diventa una meta da scoprire.<br />
I primi bilanci del nuovo servizio FS sono molto positivi, sia<br />
per quanto riguarda il trasporto delle merci sia per numero<br />
di viaggiatori, come spiega un articolo pubblicato sul<br />
periodico Voci della Rotaia nel gennaio 1963, a un anno<br />
dal varo della seconda nave del Gruppo, la Hermaea.<br />
I traghetti ormai inghiottono treni e automobili, mischiando<br />
l’odore metallico delle scocche in acciaio con la salsedine.<br />
Consentono uno scambio culturale tra regioni<br />
lontane, anche attraverso la vacanza estiva, e contribuiscono<br />
a trasformare in un viaggio ciò che prima era solo<br />
uno spostamento.<br />
FondazioneFsItaliane<br />
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