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DA OLBIA A SANTA<br />
TERESA, PASSANDO<br />
PER GOLFO ARANCI.<br />
UN VIAGGIO NEL<br />
NORD EST DELLA<br />
SARDEGNA, TRA OASI<br />
NATURALISTICHE,<br />
VERMENTINO E<br />
PESCATO LOCALE<br />
di Riccardo <strong>La</strong>gorio<br />
a cura di vdgmagazine.it<br />
Capo Testa (SS)<br />
Imesi estivi sono quelli in cui la Gallura (SS), nel<br />
nord est della Sardegna, regala il migliore connubio<br />
tra clima e ambiente, paesaggio e storia, cucina<br />
e folklore. Se è vero che le sue coste sono l’attrazione<br />
più nota al turista, le colline appartate e dolci dell’interno<br />
sono la vera sorpresa.<br />
Nel caso si desideri trovare la spiaggia meno battuta, i<br />
sentieri da percorrere zaino in spalla sono un'ottima opportunità<br />
per fare anche movimento tra le tonalità accese<br />
delle chiome di querce ed eucalipti, mirti e vigne,<br />
che si concedono in un vino apprezzato nel mondo, il<br />
Vermentino di Gallura Docg. Si può partire da Olbia, che<br />
la storia stessa ha eletto a collegamento naturale tra la<br />
Sardegna e il Continente. Già importante scalo in epoche<br />
antiche, la città è una terrazza sul mare e il modo<br />
migliore per apprezzarla è proprio al largo, per ammirarne<br />
il golfo dai colori pastello.<br />
Passeggiando in centro, dopo aver dato uno sguardo<br />
agli edifici di corso Umberto con gli originali architravi<br />
in granito, si può prendere un aperitivo al Caffè Glamour<br />
e dirigersi alla basilica di San Simplicio, monumento romanico<br />
del XII secolo. <strong>La</strong> spesa di miele d’eucalipto si fa<br />
da Francesco Pischedda, nel suo spaccio non distante<br />
dal centro (Azienda agricola Casiddos). Chi arriva con il<br />
traghetto sbarca a Golfo Aranci, antico borgo di pescatori<br />
di Ponza. Un tratto che in gallurese era detto golfo<br />
dei granchi (gulfu di li ranci) e che ora si chiama così<br />
per un grossolano errore nella traduzione in italiano. Gli<br />
scorci panoramici sono incantevoli. Il suggerimento in<br />
questo caso è puntare lo sguardo sull’isolotto di Figarolo,<br />
un’oasi naturalistica dove vive una colonia di mufloni.<br />
Non distante si possono vedere gabbie di spigole e<br />
orate in mare aperto. Al riparo dalla forza delle onde,<br />
ma con correnti che mantengono costantemente pulita<br />
e ossigenata l’acqua, il pesce si può acquistare poco distante,<br />
alle Fattorie del mare. Da Golfo Aranci la strada<br />
prosegue verso Arzachena, tra macchia mediterranea e<br />
sugherete. Prima dell’abitato, sulla statale 125, la sosta<br />
è presso il nuraghe Albucciu, accanto al quale è stata<br />
rinvenuta una monumentale tomba d’epoca nuragica.<br />
Per fermarsi poi alla vecchia stazione ferroviaria – che<br />
ospita il Museo <strong>La</strong>benur, con riproduzioni in ceramica,<br />
bronzo e pietra di reperti nuragici – e, verso sera, a Tenuta<br />
Pilastru, un elegante stazzo (struttura pastorale<br />
autosufficiente) ripristinato e convertito in resort dalle<br />
camere spaziose e dotato di spa. Gli attuali proprietari<br />
saranno lieti di indicare a chi lo desidera le escursioni a<br />
cavallo e i percorsi di trekking più interessanti. L’indomani,<br />
verso Palau, la tappa è la Roccia di Capo Orso, una<br />
possente collina di granito alla quale gli agenti atmosferici<br />
hanno conferito una bizzarra forma a plantigrado.<br />
Imboccando la statale 133 verso Santa Teresa Gallura si<br />
arriva a Porto Pozzo, borgo arroccato in una suggestiva<br />
insenatura. Luogo ideale per i velisti e ottimo punto di<br />
partenza per esplorare le Bocche di Bonifacio. L’arcipelago<br />
della Maddalena si tocca con un dito. Verso nord,<br />
la strada corre in un lussureggiante bosco di querce da<br />
sughero alternato a imponenti massi di granito, talvolta<br />
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