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TRAVEL<br />
© Giorgio Bertuzzi<br />
<strong>La</strong>mpara<br />
immani sculture lavorate dal vento di Maestrale, talvolta<br />
inamovibili nei secoli. Tra una curva e l’altra si scorgono<br />
il mare turchese e trasparente e le spiagge rosa<br />
e bianche. Come Conca Verde, con la sua sabbia fine<br />
e compatta di colore dorato e qualche masso sull’arenile:<br />
da lontano l’acqua è una tavola di colore che muta<br />
dal verde smeraldo all’azzurro. O <strong>La</strong> Marmorata, lunga<br />
e bianca, dalle acque turchesi e calme. Alle sue spalle<br />
gli amanti del trekking scoprono sentieri costieri spesso<br />
deserti che conducono alle piccole insenature vicine.<br />
Il mare è l’indiscusso protagonista di Santa Teresa<br />
Gallura. Vittorio Emanuele I di Savoia la fondò nel 1808,<br />
ribattezzando col nome della moglie Maria Teresa una<br />
località detta Longosardo, belvedere verso le scogliere<br />
di Bonifacio. L’abitato segue il sinuoso andamento di<br />
due insenature. A oriente Porto Longone, dove sorge il<br />
porto turistico, a occidente la baia di Rena Bianca, distesa<br />
di sabbia finissima dai colori abbaglianti, a pochi<br />
passi dalla piazza principale del paese. Le sue limpide<br />
acque ammaliano con mille tonalità. È controllata<br />
dall’alto dalla torre di Longosardo, costruita nel ‘500 per<br />
volere di Filippo II di Spagna. Intorno al borgo altre affascinanti<br />
spiagge. Servono almeno tre giorni per scoprirle,<br />
con tante altre occasioni di svago. Passeggiando<br />
in centro, si possono acquistare maschere e coltelli fatti<br />
a mano dall’artigiano Salvatore Mura. <strong>La</strong> cena con tanto<br />
pescato locale si prenota al ristorante Da Thomas.<br />
Chi vuole provare la cucina gallurese di terra, tra cui la<br />
suppa cuata (una zuppa in cui si alternano formaggio e<br />
pane secco imbevuti di brodo bollente), può dirigersi<br />
invece all’Agriturismo Gallura, in località Lu Colbu, in<br />
aperta campagna, mentre le notti si trascorrono nello<br />
stazzo Li Nalboni, dove si impara anche a fare la pasta<br />
a mano. C’è spazio anche per chi ama l’archeologia,<br />
nel complesso di Lu Brandali: un villaggio nuragico di<br />
cui si apprezza la ricostruzione virtuale. Uno dei must<br />
è la visita a Capo Testa, punta settentrionale dell’isola.<br />
Lungo l’istmo che unisce la penisola-promontorio alla<br />
terraferma si distendono due invitanti spiagge, Rena di<br />
Ponente e Rena di Levante, per godere del mare con<br />
qualsiasi condizione di vento. Dalla spiaggia occidentale<br />
si arriva fino a Capicciolu, fatta di granelli dorati. Cala<br />
Spinosa, poco prima del faro che svetta sul promontorio,<br />
è invece un’insenatura incastonata in massicci di<br />
granito maestosi e dalle forme bizzarre, ideale per chi<br />
ama lo snorkeling. Nella parte occidentale del capo,<br />
spicca lo spettacolo di Cala Lunga e Valle della Luna,<br />
simbolo di Santa Teresa: tra pareti di granito, modellate<br />
dalla natura, affiorano calette nascoste. Uno scenario<br />
meraviglioso, perfetto da vivere in solitudine anche in<br />
estate.<br />
Cala Sarraina (SS)<br />
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