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La Freccia Giugno 2020

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TRAVEL<br />

© Giorgio Bertuzzi<br />

<strong>La</strong>mpara<br />

immani sculture lavorate dal vento di Maestrale, talvolta<br />

inamovibili nei secoli. Tra una curva e l’altra si scorgono<br />

il mare turchese e trasparente e le spiagge rosa<br />

e bianche. Come Conca Verde, con la sua sabbia fine<br />

e compatta di colore dorato e qualche masso sull’arenile:<br />

da lontano l’acqua è una tavola di colore che muta<br />

dal verde smeraldo all’azzurro. O <strong>La</strong> Marmorata, lunga<br />

e bianca, dalle acque turchesi e calme. Alle sue spalle<br />

gli amanti del trekking scoprono sentieri costieri spesso<br />

deserti che conducono alle piccole insenature vicine.<br />

Il mare è l’indiscusso protagonista di Santa Teresa<br />

Gallura. Vittorio Emanuele I di Savoia la fondò nel 1808,<br />

ribattezzando col nome della moglie Maria Teresa una<br />

località detta Longosardo, belvedere verso le scogliere<br />

di Bonifacio. L’abitato segue il sinuoso andamento di<br />

due insenature. A oriente Porto Longone, dove sorge il<br />

porto turistico, a occidente la baia di Rena Bianca, distesa<br />

di sabbia finissima dai colori abbaglianti, a pochi<br />

passi dalla piazza principale del paese. Le sue limpide<br />

acque ammaliano con mille tonalità. È controllata<br />

dall’alto dalla torre di Longosardo, costruita nel ‘500 per<br />

volere di Filippo II di Spagna. Intorno al borgo altre affascinanti<br />

spiagge. Servono almeno tre giorni per scoprirle,<br />

con tante altre occasioni di svago. Passeggiando<br />

in centro, si possono acquistare maschere e coltelli fatti<br />

a mano dall’artigiano Salvatore Mura. <strong>La</strong> cena con tanto<br />

pescato locale si prenota al ristorante Da Thomas.<br />

Chi vuole provare la cucina gallurese di terra, tra cui la<br />

suppa cuata (una zuppa in cui si alternano formaggio e<br />

pane secco imbevuti di brodo bollente), può dirigersi<br />

invece all’Agriturismo Gallura, in località Lu Colbu, in<br />

aperta campagna, mentre le notti si trascorrono nello<br />

stazzo Li Nalboni, dove si impara anche a fare la pasta<br />

a mano. C’è spazio anche per chi ama l’archeologia,<br />

nel complesso di Lu Brandali: un villaggio nuragico di<br />

cui si apprezza la ricostruzione virtuale. Uno dei must<br />

è la visita a Capo Testa, punta settentrionale dell’isola.<br />

Lungo l’istmo che unisce la penisola-promontorio alla<br />

terraferma si distendono due invitanti spiagge, Rena di<br />

Ponente e Rena di Levante, per godere del mare con<br />

qualsiasi condizione di vento. Dalla spiaggia occidentale<br />

si arriva fino a Capicciolu, fatta di granelli dorati. Cala<br />

Spinosa, poco prima del faro che svetta sul promontorio,<br />

è invece un’insenatura incastonata in massicci di<br />

granito maestosi e dalle forme bizzarre, ideale per chi<br />

ama lo snorkeling. Nella parte occidentale del capo,<br />

spicca lo spettacolo di Cala Lunga e Valle della Luna,<br />

simbolo di Santa Teresa: tra pareti di granito, modellate<br />

dalla natura, affiorano calette nascoste. Uno scenario<br />

meraviglioso, perfetto da vivere in solitudine anche in<br />

estate.<br />

Cala Sarraina (SS)<br />

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