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LOCALI<br />
«Dopo la pandemia - racconta Luca<br />
- non si può essere rigidi. Per carità, la<br />
cucina deve essere fatta bene: mi piace<br />
lavorare sulle tecniche, sulle materie<br />
prime di stagione, sulla storicità dei<br />
piatti. Il cliente deve essere appagato,<br />
deve fare “la scarpetta” e magari dire<br />
“voglio tornare domani”. Una cucina<br />
non limitativa, non da una volta al<br />
MILANO EAT&DRINK<br />
AL PONT DE FERR<br />
IN CUCINA LUCA NATALINI<br />
di Gabriele Ancona<br />
Non aveva ancora finito di disfare<br />
le valige che è ripartito<br />
di corsa verso Milano. Luca<br />
Natalini nel maggio 2019 aveva lanciato<br />
a Langhirano (Pr) il ristorante Autem. Si<br />
stava facendo apprezzare, ma il virus gli<br />
ha messo i bastoni tra le<br />
ruote e a fine aprile ha<br />
deciso di non riaprire.<br />
Dopo aver saldato i fornitori<br />
e pagato i dipendenti,<br />
ha staccato la luce<br />
per non infilarsi in un<br />
vortice di debiti.<br />
Decisione coraggiosa<br />
e sana. Ottima, anche<br />
perché Maida Mercuri<br />
stava fiutando l’aria. E il<br />
30 maggio, giorno del<br />
suo 31° compleanno,<br />
Luca Natalini ha varcato<br />
la soglia del Pont de Ferr, Naviglio Grande,<br />
Milano. I due si sono intesi al volo;<br />
l’esperienza e lo spirito libero di Maida<br />
Dopo l’esperienza<br />
di Autem,<br />
il giovane cuoco<br />
toscano<br />
è approdato<br />
a Milano nello<br />
storico ristorante<br />
sul Naviglio<br />
Grande. «Mi piace<br />
lavorare sulle<br />
tecniche, sulle<br />
materie prime<br />
di stagione, sulla<br />
storicità dei piatti»<br />
Luca Natalini<br />
e Maida<br />
Mercuri<br />
si sono completati con l’audacia e la voglia<br />
di progredire di Luca.<br />
«Sono abituata ai giovani talentuosi<br />
- spiega la titolare e anima del locale a<br />
bordo Naviglio - e Luca interpreta alla<br />
perfezione questo ruolo. Ha belle idee,<br />
combina bene i sapori e mette a punto<br />
una cucina calibrata, ma grintosa».<br />
I menu si combinano.<br />
La tradizione,<br />
la storia di Maida<br />
Mercuri, dove la<br />
clientela pretende la<br />
Cipolla rossa di zucchero<br />
soffiato ripiena<br />
di formaggio di<br />
capra o gli Spaghettoni,<br />
colatura di alici<br />
e calamaretti, e la<br />
spinta propulsiva di<br />
Luca Natalini, a<br />
base di Battuta di<br />
cavallo e ostrica, Insalata<br />
d’anguilla o la sua, ormai proverbiale,<br />
Pasta in bianco, vanno di pari passo.<br />
mese».<br />
Per trasferire questa importante<br />
quotidianità nel piatto, Maida e Luca<br />
sono capaci di darsi appuntamento alle<br />
4 e mezza del mattino per andare al<br />
mercato ortofrutticolo. «Mi piace lavorare<br />
tanto con le verdure, incontrare i<br />
produttori e toccare con mano cosa<br />
hanno portato dai campi. Abbiamo appena<br />
scelto degli asparagi bianchi che<br />
sono una meraviglia», s’illumina Maida.<br />
Tra le novità apportate da Luca, da<br />
segnare in agenda anche le Lumache<br />
cotte nel coccio e patata all’olio e il Piccione<br />
con salsa al gin e ciliegie. «Ora è il<br />
momento della creatività - interviene -<br />
Un’evoluzione che deve tener conto delle<br />
stagioni, delle aspettative della clientela<br />
e di quanto è reperibile nei mercati.<br />
A breve, comunque, Tagliatella di seppia,<br />
fragoline di bosco e fiordaliso».<br />
Il Pont de Ferr è ripartito con decisione<br />
e per il futuro si prevede di arricchire<br />
la formula con un drink bar e una<br />
proposta gastronomica che si declina<br />
lungo tutto l’arco della giornata.<br />
Slancio e rigore anche nel rispetto<br />
delle regole, per la sicurezza di tutti in<br />
questa fase di ripresa. A tal punto che<br />
quando sono entrati i Carabineri per un<br />
controllo di routine sono stati bloccati<br />
per rilevare la temperatura corporea.