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Italia a Tavola Giugno 2020

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tori il concetto della “percentuale”: un<br />

sovrapprezzo che possa garantire la copertura<br />

dei costi + una percentuale<br />

sull’importo dello scontrino.<br />

Se così fosse, nella delivery tradizionalmente<br />

intesa, quella che innerva su<br />

gomma, su rotaia, via nave e via aerea i<br />

traffici nel nostro pianeta, quella che ci<br />

ha resi confidenti con un colosso come<br />

Amazon, noi tutti dovremmo pagare il<br />

servizio di delivery dell’appena citata<br />

Amazon in funzione del contenuto del<br />

pacco che ci viene recapitato e non secondo<br />

una tariffa trasparente e nota alle<br />

parti. E perché i ristoratori soccombono,<br />

si adeguano e di conseguenza vivono<br />

il loro servizio di delivery come un<br />

calice amaro da sorbire per sussistere?<br />

Un servizio che quando va bene pareggi<br />

e quando va male ci perdi pure? Semplice:<br />

non hanno ancora interpretato<br />

l’erogazione della delivery come un servizio<br />

sussidiario ma non ancillare a<br />

quello comunque prevalente della sala,<br />

e non si sono attrezzati con la necessaria<br />

quanto semplice tecnologia.<br />

Nel panorama dei fornitori di servizi<br />

spicca una realtà consolidata che ha il<br />

suo headquarter a Pozzuoli (Na): Web-<br />

App. Il ristoratore che, fatti bene i suoi<br />

calcoli e valutate attentamente le condizioni<br />

a contorno, optasse per la fruizione<br />

del servizio proposto da WebApp<br />

potrebbe nel tempo breve affrancarsi<br />

dalle condizioni capestro imposte da<br />

quell’oligopolio de facto di cui si è detto.<br />

La soluzione prospettata è la app MyFoodDelivery<br />

che contempla anche la<br />

gestione del take away sebbene sia in<br />

prevalenza progettata per la delivery.<br />

Un flusso di lavoro di grande precisione,<br />

meticoloso e nel contempo lodevolmente<br />

facile da utilizzare, grazie anche<br />

all’integrazione con Google Maps.<br />

Altra connotazione positiva di questa<br />

soluzione ce la illustra il direttore<br />

generale Roberto Cuccaro: «Prendiamo<br />

per mano il ristoratore nella costruzione<br />

facilitata della banca dati dei suoi<br />

clienti ai quali, sempre dalla nostra soluzione<br />

supportato, potrà indirizzare<br />

comunicazioni mirate. Accade sovente<br />

che una volta presa piena padronanza<br />

della procedura di front office, gestire<br />

l’ordine dalla comanda alla consegna<br />

con suoi fattorini ai suoi clienti di cui ha<br />

traccia e visibilità, il ristoratore trova utile<br />

ed appassionante dedicarsi proprio<br />

al back office scoprendo man mano le<br />

potenzialità di uno strumento il cui limite<br />

di utilizzo è dato solo dalla creatività<br />

del suo staff di marketing».<br />

La delivery è anche attrezzarsi al<br />

meglio per quanto attiene il packaging.<br />

Anello delicato per come un package di<br />

carente qualità e mal predisposto al trasporto<br />

di cibo può inficiare non solo la<br />

qualità finale percepita dal cliente ma<br />

anche i doverosi accorgimenti igienici.<br />

Una bella e vivace realtà basata in Veneto<br />

e con presenza in tutta <strong>Italia</strong>, è Delivery<br />

Oven, sorta di global provider di<br />

quasi tutto quanto serve al ristoratore/<br />

pizzaiolo per effettuare in proprio la sua<br />

delivery. Oltre allo scooter e al cartone<br />

recipiente della pizza, core business<br />

dell’azienda sono i forni applicabili su<br />

scooter o su vettura, mediante i quali il<br />

cibo giunge a casa del cliente alla corretta<br />

temperatura.<br />

Delivery Oven ha inoltre assemblato<br />

la sua capacità produttiva con una<br />

vocazione all’assistenza post vendita.<br />

DELIVERY OVEN<br />

COVID-19 | #RE-START<br />

Ascoltiamo al riguardo quanto ci dice il<br />

ceo dell’azienda, Rino Oscar Zeli: «Per<br />

noi la vendita di una delle nostre attrezzature<br />

è l’inizio del rapporto con il<br />

cliente che ci ha onorato della sua fiducia,<br />

giammai la fine. Tant’è vero che il<br />

nostro approccio, sin dal primo contatto<br />

con il cliente, è da consulente, non da<br />

venditore. Il modo in cui viene gestito il<br />

post-vendita segue quindi queste direttive,<br />

in modo che il nostro cliente possa<br />

trarre il massimo beneficio dalle nostre<br />

soluzioni».<br />

Nuovo ristoratore e nuovo ristorante:<br />

ricaduta di quella tragedia che è stata<br />

la fase acuta della pandemia. Lezione<br />

imparata: riadeguamento di quella<br />

struttura produttiva chiamata cucina.<br />

Ampliamento delle piattaforme di servizio<br />

mediante le quali si distribuisce<br />

quanto prodotto in cucina. Non più<br />

solo la piattaforma sala, che comunque<br />

permarrà come la piattaforma prevalente,<br />

ma compresenza della piattaforma<br />

take away e della piattaforma delivery.<br />

Sapersi attrezzare con la strumentazione<br />

adeguata. Strumentazione<br />

hard, intesa come tangibile, oggetti. E<br />

strumentazione soft, ad intendere soluzioni<br />

software che consentano di<br />

avere sotto controllo costante le fasi di<br />

funzionamento del centro di produzione<br />

e dei centri di distribuzione. È<br />

difficile? Ahinoi, sì, è proprio difficile...<br />

farne a meno!

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