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Rivista Arti Marziali Cintura Nera 424

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isposto "Sì, Maestro". La realizzazione profonda di cui parlavo, il concetto centrale cui sono giunto<br />

è in realtà tutto qui, ma andiamo avanti, capirete cosa intendo alla fine dell’articolo.<br />

Come il Maestro Dylan Sirny, Vicepresidente della World Hwa Rang Do®<br />

Association e proprietario dell'Accademia di Minneapolis (potete vedere il<br />

suo articolo sui numeri di gennaio / febbraio 2021 di Budo International), ho<br />

trascorso tutta la mia infanzia in campagna. Una delle mie attività preferite<br />

era arrampicarmi sugli alberi e il mio obiettivo era raggiungere la cima di<br />

ogni albero che fosse nell’area a me accessibile. Dopo anni di duro lavoro e<br />

tenacia, avevo conquistato la cima di ogni singolo albero nella fattoria di<br />

campagna della mia famiglia. Tuttavia, non era abbastanza, non ero ancora<br />

soddisfatto così ho iniziato ad arrampicarmi sugli alberi dei vicini. Ho usato<br />

specificamente la parola "conquistato" perché era esattamente la mia<br />

intenzione. Non mi arrampicavo sugli alberi solo perché era una cosa<br />

divertente da fare, ero determinato a superarli come una sfida. In effetti, mi<br />

piaceva passare il tempo in cima agli alberi “conquistati”, aggiungendo<br />

anche alcuni arredi in quota e assaporando così la mia conquista. Nella<br />

mia mente, ero un re, che regnava su tutti gli alberi come miei sudditi.<br />

Quando sono diventato un adolescente, mi sono reso conto che gli<br />

esseri umani sono molto diversi dagli alberi. Come classicamente<br />

accade, ero combattuto tra l'essere attratto da altri adolescenti e allo<br />

stesso tempo respinto da loro, il tutto con grande intensità. Le<br />

conseguenze di ciò sono state terribili per me. Sono stato spesso<br />

vittima di bullismo e picchiato da altri adolescenti, finendo con<br />

un orribile senso di isolamento e rifiuto, che culminava in un<br />

brutto desiderio di vendetta. Non aiutava il fatto che fossi un<br />

po' paffuto, fisicamente debole ed essendo un<br />

“secchione”, ero il bersaglio perfetto per i bulli.<br />

Dovrebbe essere ovvio ora perché scelsi un percorso<br />

nelle arti marziali. Ero stanco di essere picchiato da altri<br />

adolescenti. E soprattutto, non volevo vivere nella<br />

paura. In tutta onestà, volevo vendetta, volevo essere<br />

io a dare la punizione e farli soffrire, piuttosto che<br />

soffrire. Guardandomi indietro, ciò che odio di più di<br />

me stesso, a quei tempi, è che desiderando<br />

sollievo dal mio dolore, volevo diventare io stesso<br />

ciò che odiavo e temevo di più, un bullo. Volevo<br />

superare le mie paure instillando paura negli altri.<br />

Tuttavia, in quel momento pieno di rabbia e<br />

risentimento sono stato motivato a cercare un<br />

modo per migliorare le mie capacità di<br />

combattimento.<br />

Fisicamente ero debole, fragile e<br />

completamente fuori forma, ma mentalmente ero<br />

determinato a fare i cambiamenti necessari per<br />

diventare più forte e più in forma che mai.<br />

Essendo un secchione informatico, ero molto<br />

metodico e ossessionato dai dettagli e dalla<br />

pianificazione in tutto ciò che facevo. Ho<br />

iniziato correndo e facendo esercizi acrobatici<br />

ogni giorno, passai dal non far nulla di attività<br />

fisica all'allenamento duro come se mi stessi

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