Rivista Arti Marziali Cintura Nera 424

poco". Aveva senso anche perché il tempo era gelido. Entrambi assumemmo le nostre posizioni
e iniziammo a combattere; ci siamo attaccati, bloccati e colpiti a vicenda molte volte, ma
nessuno dei due si è arreso e abbiamo continuato a combattere. Ha eseguito tecniche di calcio
molto belle, calci molto alti. Tuttavia, anche se sono veloci, i calci alti sono facili da prendere se
vengono ripetuti. Quindi, anticipando il suo attacco di gamba, afferrai la gamba che attaccava e
spazzai l'altra di appoggio facendolo cadere a terra. Non l'ho attaccato quando era a terra, l'ho
solo aiutato a rimettersi in piedi. Ha detto: "Ben fatto!" e con questo siamo diventati amici. A
quel tempo era cintura nera di Karate. Mi ha detto che nel nostro primo combattimento aveva
cercato di non farmi del male, ma ha dovuto lottare, da senior perché gli altri due ragazzi
volevano darmi una lezione seria. Con la sua azione ha salvato me dal farmi male e i suoi due
amici dal commettere un’azione riprovevole. Inoltre, mi ha motivato ad allenarmi di più. L'ho
ringraziato tantissimo per questo. Ora è un uomo anziano, un padre con figli e non pratica il
Karate da molti anni. Ma quando ci incontriamo sulla spiaggia, è sempre molto entusiasta di
vedermi ancora allenare nel Hwa Rang Do.
Finii i miei studi in collegio come primo della mia classe specializzandomi in informatica con
una tesi in robotica. A causa della mia passione per la filosofia e la letteratura (cosa piuttosto