Gli stereotipi, i pregiudizi e gli atteggiamentietnocentrici rendono la diversità un pretesto perla discriminazione, l'intolleranza el'emarginazione, che sono gravi malattie dellesocietà umane…Ho cominciato a vivere ed attuare una cultura dellepari opportunità che, diversamente dalla culturadell'uguaglianza, permette di mettere in attoprocessi non omologanti. In azienda ho volutocostruire un percorso di valorizzazione delladifferenza di genere, ovvero sulla differenza trauomo e donna, che non possono e non devonoessere assolutamente negate: l'uomo e la donnasono “irriducibili” l'uno all'altro. Per un certo periodoun certo femminismo è sembrato volesse rinunciareper tutto al riconoscimento della diversità uomo,donna prefigurando un tipo di individualità némaschile né femminile. Uomini e donne esistono esono al tempo stesso uguali, perché persone edindividui sociali, ma differenti, perché è la dotazionebiologica che li differenzia ma non per questo sigiustifica una forma di discriminazione sul pianoesistenziale e sociale.Una vasta letteratura nell'economia del lavoroosserva l'esistenza, ancora oggi, di una fortedisparità di genere anche nei salari…Il divario retributivo di genere fa parte dell'obiettivopiù ampio di promuovere l'uguaglianza sul posto dilavoro e combattere la discriminazione. Il principiodell'eguaglianza di retribuzione tra uomini e donne aparità di posizione organizzativa e di rendimentoprofessionale costituisce un elemento essenzialedella dinamica di uguaglianza di genere ed ènecessario per portare al giusto riconoscimento delruolo delle donne nel mondo del lavoro. Rimuoverele cause delle differenze salariali analizzando lasituazione e rivedendo le procedure è, quindi, unprerequisito per una completa equiparazione digenere nel mondo del lavoro. Questo è uno deicompiti fondamentali per un'azienda, che deveoperare con trasparenza ed efficacia per superare lepratiche soggettive di valutazione che portanoautomaticamente alle differenze.Pochi lo sanno. Ma in parallelo al G20presieduto dall'Italia, quest'anno si tiene anche ilG20 Empower, l'alleanza per la promozione dellarappresentanza delle donne nell'economia. Checosa ne pensa Stefania?Mi è molto dispiaciuto è di aver letto che nel G20,che si terrà in Italia ad Ottobre 2021, c'è unasottosezione dedicata alle Donne, come se le donnefossero “un tema” ci hanno messo in un recinto conla qualifica inesorabile di tema non principalerispetto agli scopi principali del G20. Purtroppo, perchi come me si occupa di pari opportunità sa che il“Tema” delle donne è “Recintato” oramai da decennisenza grandi esiti. Il problema della disuguaglianzadi genere e dei suoi effetti disastrosi è noto a tutti damolto tempo, e sono noti i danni ad ogni livello.Ancora troppo spesso i diritti delle donne rimangononon riconosciuti e sottorappresentati sul campo.Sono state scritte risoluzioni, piani d'azione estrategie; le donne si sono battute a gran voce per lapartecipazione e le pari opportunità. Ma le cose simuovono troppo lentamente, prevalgono i pregiudizie persiste la discriminazione strutturale. Dobbiamorompere il recinto, se guardiamo a quelli chesaranno gli obbiettivi del prossimo G20: People,Planet, Prosperity noi Donne dovremmo esserechiamate a mettere le mani su questa economia perdecidere con competenza come riuscire a cambiarele regole. Le donne sono un mezzo e non un fine.Devono emergere per risolvere insieme agli uomini,perché solo insieme e alla pari possiamo assestarela direzione ancora così ingiusta. Non si tratta quindidi aiutare le donne ma di aiutare il Mondo attraversole donne.Il tuo mood di Azienda?Bisogna pensare all'Azienda come ad una comunitàdi persone. L'azienda non è un'entità astratta: esisteun uso del "noi" e non del "voi" che sottolinea unaseparazione. L'azienda non deve essere un luogoostile, respingente, che non innesca dinamiche dicrescita personale, un ambiente che non offre alsoggetto la motivazione per esprimere la propriapersonalità in ciò che fa lavorando. La mia idea diazienda è quella che mette al centro i lavoratorifacendoli partecipi del bene raggiunto percondividerlo. Coinvolgere, motivare,responsabilizzare, sono i verbi della mia visione: ledecisioni dei leader devono ricadere positivamentesulla vita dei lavoratori e delle loro famiglie ecomunità. La Coelmo investe sia in ricerca esviluppo, quanto per la formazione, la crescita delpersonale, la loro sicurezza e felicità. L'aziendadeve essere uno strumento per migliorare la vitadelle persone. Far tornare la sera a casa i lavoratoriappagati e felici è la cosa più importante perchèmantengono la dignità e la stima di sé stessimigliorando le loro vite e quelle della comunità in cuivivono.“Tutto ciò che facciamo deve essere al di sopradelle aspettative”, si legge in cima al “Pentalogodei valori” aziendali. E il secondo commaaggiunge: “Essere disposti ad adottare ilcambiamento”. Principi fondamentali di unatavola della legge che fa di un'azienda un caso.La Coelmo ha oltre 70 anni di storia eicambiamentisono il suo DNA. Cambiamenti nei prodotti, neimercati, nella tecnologia, nella struttura societaria.Una azienda che ha fatto dell'adattamento aimutamenti ambientali la sua capacità disopravvivere, di competere e di crescere percontinuare a creare valore, mantenendo intatta lacultura che l'ha resa “una eccellenza” tra i grandiproduttori mondiali del settore, con una particolareattenzione allo sviluppo delle persone ed allerelazioni. Sviluppo che deve sapere affrontare lesfide del nuovo millennio, non semplice da gestire,con una organizzazione che deve essere ripensatain modo evolutivo, innovativo e snello. Ripartendodal capitale umano, sapendo far squadra,riportando la creazione di valore al primo posto diogni azione organizzativa. Il cambiamento ècondizione ineludibile per ogni essere vivente. Isistemi organici evolvono e si trasformano comerisposta adattativa alle mutazioni ambientali, comestimolo di sopravvivenza e di governodell'incertezza nei confronti di situazioni diverse daquelle conosciute, di rottura dell'equilibriopreesistente. Anche le organizzazioni economicherappresentano un organismo vitale. Leorganizzazioni nascono, perseguono scopi,ottengono risultati, imparano, si sviluppano,attraversano crisi e le superano, oppure siammalano e muoiono. E questo processo è fatto dipersone e di relazioni, di risorse e di valoreaggiunto, di opportunità e minacce, di continuetrasformazioni, alcune graduali, altre, improvvise.Sostenibilità e Responsabilità Sociale: quali ledifferenze, Stefania?Molto spesso i termini “Sostenibilità” e“Responsabilità Sociale d'Impresa” vengonoconsiderati sinonimi e, di conseguenza, si parla disostenibilità o RSI senza tenere in considerazionela sostanziale differenza dei due termini. LaSostenibilità è il fine a cui tendere, l'obiettivo daraggiungere: l'equilibrio tra le tre dimensioni(economica, sociale ed ambientale) che permettead un'azienda di essere al di sotto o al pari dellasoglia di sostenibilità del pianeta (ovvero il limite chepermette la salvaguardia del pianeta). LaResponsabilità Sociale d'Impresa racchiude tuttequelle azioni che vengono messe in atto dalleaziende per raggiungere la Sostenibilità.La Sostenibilità può rappresentare davveroun'opportunità di crescita e di sviluppo delbusiness delle pmi?La sostenibilità non può essere un esercizio sucarta, è un obbligo morale per le aziende.Assumere comportamenti responsabili nei riguardidella società e della comunità in cui si viverappresenta per ogni azienda, al di là della suadimensione o del settore di appartenenza, unostrumento necessario per incidere sullacompetitività. Le imprese che hanno trasformato econtinuano a trasformare la propria governance perperseguire scelte di investimento legate allasostenibilità e alla gestione responsabile d'impresahanno effetti vantaggiosi, tangibili, misurabili. Il venirmeno della fiducia in una crescita economica senzafreni ha portato a considerare non più tollerabile lacreazione di ricchezza da parte delle aziendeignorando il contesto socio-ambientale in cui sonoinserite. La relazione con la società e l'ambiente incui operano riveste un fattore critico nell'abilità dicontinuare a operare efficacemente, ed è sempre diStandingovationCOELMO!
COELMO, DA 70 ANNI PRIORITÀ AD AMBIENTE E IMPRESA SOCIALE.Con tre stabilimenti produttivi, una gestione integrata della progettazione e della produzione, una vasta rete di distributori ed officine internazionali, COELMO è in grado di produrre Gruppi Elettrogeniper qualsiasi tipo di applicazione e di fornire assistenza post vendita praticamente ovunque, in ogni momento. COELMO riserva un costante investimento in ricerca industriale e tecnologica persviluppare soluzioni innovative che combinano l'affidabilità delle fonti energetiche tradizionali con la sostenibilità delle energie rinnovabili. COELMO ha un ruolo di leadership ed importanti quote dimercato in diverse applicazioni, da quello telefonico a quello dell'estrazione petrolifera, dal supporto per le operazioni militari a quello per le organizzazioni umanitarie, dalle navi commerciali fino allepiù sofisticate imbarcazioni da diporto. L'azienda ha di un sistema di Gestione Certificato per la Qualità, l'Ambiente, la Sicurezza e la Responsabilità sociale, conforme alle norme UNI EN ISO9001:2015, 14001:2015, SA 8000:2014, ISO 45001, coniugando così le più recenti tecnologie con l'esperienza di chi opera da tre generazioni nel settore. Con 70 anni di esperienza e numerosiprogetti ultimati con successo, COELMO è in grado di fornire un servizio completo di progettazione, realizzazione, project management, collaudo, installazione, messa in servizio, manutenzioneprogrammata ed assistenza tecnica di Gruppi Elettrogeni, in diversi paesi del mondo.®Via delle Industrie, 278, 80011 Acerra (NA) ItalyAgglomerato Industriale ASIPh + 39 081.8039731 _ Fax + 39 081.8039724 _ info@coelmo.itwww.coelmo.itwww.dimagazine.it