Tecnologie Alimentari n°4 - Settembre 2021
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Oltre al pomodoro di per sé, ad essere<br />
insidiosi per i sensori sono anche<br />
i processi. Tutti i componenti<br />
sono sottoposti a lavaggi frequenti<br />
con acqua e alta pressione e anche<br />
le adesioni sono all’ordine del giorno.<br />
Umidità, vapore, sporco e turbolenze<br />
creano pertanto condizioni<br />
applicative difficili. Un’ulteriore sfida<br />
è rappresentata dal fatto che i sensori<br />
sono operativi solo per due o tre<br />
mesi all’anno, poiché la lavorazione<br />
del pomodoro avviene essenzialmente<br />
nel periodo del raccolto tra<br />
luglio e settembre. Devono però<br />
funzionare alla perfezione anche<br />
dopo dieci mesi di pausa, non appena<br />
vengono riavviati gli impianti. È<br />
pertanto richiesta un’elevata stabilità<br />
nel lungo periodo.<br />
In passato, per la misura di livello<br />
l’azienda impiegava trasduttori di<br />
pressione con una cella di misura<br />
metallica. Questa però veniva spesso<br />
danneggiata dall’abrasione o durante<br />
le fasi di montaggio e smontag-<br />
Nella lavorazione<br />
dei pomodori<br />
l’attenzione si<br />
concentra sul gusto<br />
e sulla qualità<br />
Le dimensioni<br />
compatte<br />
del VEGABAR<br />
82 permettono<br />
l’installazione<br />
a filo del terreno<br />
gio. Anche i sensori ultrasonori utilizzati<br />
in precedenza non erano in<br />
grado di gestire le condizioni ambientali<br />
e spesso insorgevano problemi<br />
causati dalla condensa o<br />
dall’imbrattamento. In altre parole,<br />
gli strumenti fornivano valori di misura<br />
poco affidabili.<br />
SENSORI CON AMPIO CAMPO<br />
APPLICATIVO<br />
Per questo, da circa sette anni SICA<br />
impiega sensori VEGA che hanno<br />
sostituito progressivamente la strumentazione<br />
nei più diversi punti del<br />
processo di lavorazione. Nel frattempo<br />
sono una cinquantina i punti<br />
di misura equipaggiati con i sensori<br />
dell’azienda tedesca. La<br />
maggior parte si trova nel processo<br />
di imballaggio, ma anche in molti<br />
altri ambiti.<br />
I sensori del tipo VEGABAR 82, per<br />
esempio, sono impiegati per la misura<br />
di livello in serbatoi e tubazioni<br />
contenenti pomodoro. Il VEGABAR<br />
82 è molto resistente sia all’abrasione<br />
– per cui non risente dell’acidità<br />
del pomodoro –, sia agli shock termici.<br />
Il versatile strumento standard<br />
è predisposto per temperature fino<br />
a 150°C e la resistenza al sovraccarico<br />
estremamente elevata (fattore<br />
200) lo rende unico nel suo genere<br />
sul mercato. Questo è dovuto alla<br />
cella di misura CERTEC ® che, oltre a<br />
essere estremamente robusta, garantisce<br />
anche la stabilità nel lungo<br />
termine. Le camere di misura tradizionali<br />
dei trasduttori di pressione<br />
differenziali separate ermeticamente<br />
da una membrana sono meccanicamente<br />
instabili e soggette agli sbalzi<br />
di temperatura. Al contrario, la cella<br />
di misura in ceramica CERTEC ® brevettata<br />
consente l’impiego dei sensori<br />
anche in ambienti difficili.<br />
Altri sensori sono installati nel concentratore<br />
e nella dosatrice. Qui i<br />
sensori di tipo VEGABAR 80 effettuano<br />
una misura elettronica di<br />
pressione differenziale. I trasduttori<br />
di pressione, impiegabili universalmente<br />
e realizzati con materiali<br />
omologati conformemente a FDA e<br />
CE 1935/2004, offrono massima<br />
affidabilità e sicurezza operativa.<br />
Nel concentratore si controlla il cosiddetto<br />
grado Brix, un parametro<br />
decisivo per la produzione ottimale<br />
di concentrato di pomodoro che<br />
indica il contenuto di sostanze soli-<br />
TECNOLOGIE ALIMENTARI N.4 <strong>2021</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
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