2023_05-TRATTORI

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Usato batte nuovo 2-1
A gennaio e febbraio immatricolazioni in calo del 3 per cento. La
domanda rimane elevata, ma cresce solo il mercato dell’usato
Le vendite di trattori nel 2023
iniziano col freno a mano tirato.
Nei primi due mesi dell’anno
Le statistiche sulle immatricolazioni
elaborate da FederUnacoma sulla
base delle informazioni fornite dal
Ministero dei Trasporti, mostrano infatti
un calo del 3 per cento rispetto
allo stesso periodo del 2022.
In termini assoluti in Italia tra gennaio
e febbraio sono stati immatricolati
3.223 nuovi trattori, con un
andamento rallentato, a detta di Federunacoma,
dai ritardi nelle forniture
che impediscono ai costruttori,
come già del resto era avvenuto l’anno
scorso, di evadere nei tempi previsti
gli ordini raccolti.
La domanda di trattori insomma rimane
sostenuta, e Alessandro Malavolti,
presidente di FederUnacoma,
non perde l’ottimismo: «In questa
prima parte dell’anno le case costruttrici
registrano ancora ritardi
nelle consegne - è stato il suo commento
ai dati - tuttavia lo scenario
appare più favorevole, grazie a un
raffreddamento dei prezzi e a una
maggiore capacità delle imprese di
gestire le variabili legate alle forniture».
Ad alimentare l’ottimismo dei costruttori,
più che la domanda interna,
sembra però essere l’andamento
delle esportazioni, che per quanto
riguarda le macchine agricole hanno
superato nel 2022 i 6 miliardi di euro
in valore, con una crescita del 14,6
per cento rispetto al 2021.
Ciò che desta preoccupazione è invece
il sempre più consistente ricorso
all’usato per soddisfare la domanda
di trattori: «La compravendita
di mezzi usati è un fenomeno negativo
– ha spiegato Malavolti – poiché
rappresenta un ostacolo agli
investimenti in macchinari di ultima
generazione. I dati sui passaggi di
proprietà parlano di oltre 51 mila
trattrici usate, pari a più del doppio
di quelle di nuova immatricolazione».
Del resto i pesanti rincari dei listini
non incentivano certo la propensione
all’acquisto, ed è per questo che
Malavolti non perde occasione per
rimarcare l’importanza del mantenimento
di un valido programma
di incentivi pubblici: «Per favorire
l’introduzione di tecnologie e di pratiche
innovative nell’agricoltura italiana
- sostiene Malavolti - è essenziale
che il sistema degli incentivi
pubblici non venga a mancare e che
i criteri di erogazione siano efficaci
e corretti».
Sergio Bolis
Nei primi due
mesi dell’anno il
mercato trattori
registra un calo
del 3 per cento
ma i costruttori
confidano sul
perdurare della
domanda e
sulla maggiore
reperibilità
delle forniture.
A preoccupare
maggiormente
è la costante
crescita
dell’usato.
LINEA VERDE
L’eterna promessa
della revisione
Sono dati che fanno riflettere
quelli emersi nel corso del
convegno ‘Le morti bianche
in agricoltura’, svoltosi il
18 aprile a Montecitorio su
iniziativa del vicepresidente
della Camera, on. Sergio
Costa, e organizzato da
Federacma, la federazione
che raggruppa le associazioni
nazionali dei rivenditori di
macchine agricole. Sono
infatti 120, in media, i decessi
che avvengono ogni anno in
conseguenza di incidenti in
agricoltura coinvolgendo trattori
e mezzi agricoli sprovvisti delle
misure di sicurezza basilari.
Con tassi di infortunio che,
nonostante la riduzione rispetto
al passato, restano due volte
superiori rispetto alla media,
con gli incidenti mortali quattro
volte più elevati in agricoltura
che negli altri settori. Dati che
certificano il comparto agricolo
come uno dei più ‘pericolosi’
in assoluto. Torna così di
attualità la revisione dei mezzi
agricoli, in attesa di attuazione
ormai da otto anni, dopo
l’approvazione del decreto
interministeriale nel lontano
In media sono 120 all’anno gli
infortuni mortali in agricoltura.
2015. Un ‘buco’ normativo che
tuttora permette la circolazione
nelle campagna di oltre 1,2
milioni di trattori sprovvisti di
cintura di sicurezza e di oltre
670mila macchinari non dotati
di roll-bar. Con poco più di
100mila trattori sul totale che si
sono adeguati alle norme più
recenti in fatto di sicurezza. A
parole, per ora, la revisione dei
trattori agricoli sembra essere
tornata una priorità nell’agenda
del governo, con il ministro dei
trasporti Matteo Salvini che ha
espresso la decisa volontà di
imprimere un nuovo corso alla
normativa. Volontà peraltro
espressa immancabilmente
da tutti i ministri che lo hanno
preceduto ma che finora è
stata sempre disattesa.
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