2023_05-TRATTORI

TRACTOR AGRIUMBRIA OF THE YEAR
Centro
(Italia) agricolo
A inizio primavera, dal 31 marzo al 2
aprile, è tornata Agriumbria. 30.000
mq, 420 espositori e tanta voglia di
agricoltura. ‘La fi(li)era è servita’ il titolo
della 54esima edizione
Tanti i mezzi agricoli
esposti: qui a fianco
un Massey Ferguson
7S.180. Sotto,
un New Holland
T5 in versione
semicingolata. Oltre
agli attrezzi e ai carri
miscelatori, presenti
anche i potenti
Scaip Warrior.
In alto a destra,
bagno di folla per il
ministro Francesco
Lollobrigida.
Un grande successo: bastano
poche parole per
descrivere i tre giorni di
Agriumbria, la rassegna dedicata
all’agricoltura, all’alimentazione
e alla zootecnia, appuntamento
primaverile di settore tra
i più importanti in Italia, giunto
alla 54esima edizione. L’edizione
2023 della storica rassegna si
è svolta dal 31 marzo al 2 aprile
presso i padiglioni della fiera
di Bastia Umbria, su una superficie
di 30.000 mq. Tutti gli
spazi a disposizione del quartiere
fieristico quali padiglioni,
aree all’aperto, parcheggi e area
nord sono stati occupati dagli
espositori (più di 420, a rappresentanza
di oltre 2.000 aziende),
a dimostrazione di un interesse
costante, che anche nel 2023
non è venuto meno . A dimostararlo
i numeri rilasciati dagli organizzatori
sulle presenze, che
quest’anno avrebbero superato
la storica cifra delle 85.000 unità
registrata nel 2019.
Ad inaugurare la fiera sono
stati due Ministri: Francesco
Lollobrigida, titolare del dicastero
dell’Agricoltura, della
Sovranità alimentare e delle
Foreste, e Marina Elvira Calderone,
Ministro del Lavoro e
delle Politiche Sociali. Il primo
ha ribadito la proposta di
legge approvata in Consiglio
dei ministri poche ore prima,
ovvero lo stop ai cibi sintetici
con il divieto per gli operatori
del settore alimentare di impiegare
nella preparazione di
alimenti, bevande e mangimi,
o anche vendere, detenere per
commercio, importare, produrre
per esportare, somministrare
oppure distribuire per il consumo,
alimenti o mangimi costituiti,
isolati o prodotti a partire
da colture cellulari o da tessuti
derivanti da animali vertebrati.
La seconda ha toccato il controverso
tema dei flussi per i lavoratori
extra UE, annunciando
che cambieranno le modalità di
ingresso in Italia, a partire dalla
valenza triennale dei permessi.
Il punto sul mercato
Durante la rassegna umbra, il
presidente di FederUnacoma
Alessandro Malavolti, ha poi
fatto il punto sull’andamento
del mercato dei trattori nei primi
due mesi del 2023. Un altro
piccolo inciampo che segue
quanto già accaduto lo scorso
anno: a inizio 2023 è stata registrata
una lieve flessione, di
circa il -3% rispetto allo stesso
periodo del 2022 (con un totale
di 3.223 unità), soprattutto a
causa degli strascichi della crisi
delle forniture, che ha avuto
il suo acme nel 2021 ma che a
livello globale non si è mai risolta
del tutto.
Il settore della carne
Numerosi anche gli incontri e i
confronti previsti nei tre giorni
della kermesse sui temi strategici
per i diversi comparti del settore
agricolo e zootecnico. Seminari,
casi studio, eccellenze
ed esempi di applicazioni inno-
laise, Romagnala e Marchigiana.
Per ognuna di loro si è
svolta infatti una mostra nazionale,
che ha attirato migliaia
di allevatori e di appassionati.
L’edizione 2023, per la
prima volta ha ospitato anche
la Razza Bufalina (quella delle
famose mozzarelle) e le dimostrazioni
di cani da gregge,
svoltesi negli appositi ring.
Durante la fiera è stato rilasciato
il rapporto dell’Osservative.
Al centro dell’edizione
2023 le filiere agroalimentari.
Come dimostrato dal claim utilizzato
dagli organizzatori: ‘La
fi(li)era è servita’, a sottolineare
i tre pilastri della manifestazione:
zootecnia, meccanizzazione
e la carne di cui Agriumbria è
diventato polo nazionale di riferimento.
Numerose le rassegne dedicate
alle razze bovine come
Chianina, Limousine, Charo-
vatorio nazionale sui consumi
delle carni in Italia. Un’analisi
che fa riferimento a un settore
in cui lavorano oltre 230mila
addetti in oltre 135mila aziende,
tra allevamenti, industrie
e derivati. Numeri importanti
per un settore che rappresenta
più del 4% del fatturato dell’agroalimentare
italiano, per un
valore complessivo di 6 mld di
euro. Il report ha fotografato un
calo nei consumi pari a 5 kg in
meno pro capite. Diminuzione
a cui, tuttavia, si è affiancato un
incremento della qualità delle
carni scelte, soprattuto di quelle
bovine, con le razze italiane in
testa. Da segnalare, infine, l’interessante
spazio informativo
dell’Agenzia delle Dogane e
dei Monopoli, con informazioni
sulle agevolazioni fiscali
per i prodotti energetici.
Stefano Eliseo
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