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Turismo del Gusto Magazine - Settembre 2023

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morbido Ciauscolo, da spalmare quasi come un paté su

una focaccia estiva fatta con semi di tiglio, camomilla e

anice… Una delizia da provare almeno una volta nella

vita.

Subito dopo, in omaggio alla storia aziendale, inizia

il “Carosello degli antipasti”, sette colorati e golosi

piatti che si aprono con una deliziosa insalata russa

presentata come una cassata siciliana in omaggio al

maestro pasticcere siciliano Corrado Assenza a cui

seguono dei crudi di pesce: gamberi gobbetti – famosi per

le uova blu – con bagnetto tradizionale di pomodorini

confit e un carpaccio di Ombrina con salsa all’arrabbiata

di datterini gialli e rossi. Si ritorna poi nelle Marche con

la “Galantina in crosta con bagnetto verde”, un piatto

che mi ha riportato ai pranzi domenicali a casa della

mia cara bisnonna, cuoca sopraffina. Taumaturgico!

Una commistione tra nord e centro Italia riguarda

l’idea di ricreare il classico arrosticino con lo spiedino

di lingua di vitello, tagliata sottilissima, avvolta nel pane

aromatizzato al prezzemolo, e scottata direttamente sul

forno a brace per creare una gustosissima crosticina.

Il Carosello volge al termine con due piatti dal gusto

pazzesco, il “Cipollotto scottato con crema di nocciole e

nocciole tostate” e il “Fungo, fungo, fungo”, una crema

di champignon come base, tanti finferli in olio cottura,

champignon lamellati a crudo e tartufo nero estivo

come se piovesse. Eccezionale.

Particolarmente interessante la carta dei vini, con una

buona e oculata selezione di produttori piemontesi

e italiani in genere ma anche con ottime proposte di

cantine d’oltre confine, scelti con competenza dalla

sommelier Alice Terzolo, giovane ma molto preparata,

che si è anche dedicata al pairing con i coktails, sempre

ben equilibrati e perfetti nell’abbinamento ai piatti

proposti.

Io mi fermerei già qui con soddisfazione massima, ma

la golosità è una brutta bestia, soprattutto quando le

proposte sono di livello superiore. E quindi si continua

con insaziabile curiosità.

I tortelli ripieni di ricotta di bufala mantecati con una

salsina al prosciutto e crema di pecorino al limone

compongono il primo piatto – e l’abbinamento ad un

aromatico Gin Tonic è perfetto – seguito dal “Vitello

SANtonnato 10” una felice reinterpretazione del

tradizionale vitello tonnato – un piatto che sin da piccolo

ha condito la mia vita e del quale ormai da anni ne faccio

quasi sempre a meno, proprio perché sempre uguale

nei vari ristoranti di cucina piemontese che frequento

– qui è invece preparato con intelligenza culinaria: un

morbido pezzo di scamone appena scottato sulla brace,

accompagnato da un fondo bruno aromatizzato con

crema pistacchi e capperi da unire in un unico boccone

alla salsa tonnata per dare cremosità insieme a una

foglia di cappero che dona quella spinta di acidità che

lega perfettamente il tutto. Grande idea!

I dolci? Il “Bignè Miretti”, un morbido e squisito

profiterol con crema al gianduia di Guido Gobino

e ganache di cioccolato fondente 70% e il “Tartufo

affogato 1895”, imbibito con uno specialty coffee seguito

delle coccole finali, un tartufo di cioccolato e una gelée

al liquore Strega.

La logica chiusura di questa splendida cena è ovviamente

con un caffè, non un caffè qualsiasi ma con una grande

selezione, sempre di 1895 by Lavazza Coffee Designers,

un caffè di altissimo livello. D’altronde, come diceva il

grande Nino Manfredi…

“Il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è?”

TuttoFood

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