Turismo del Gusto Magazine - Settembre 2023
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Firgas, la città dell’acqua, del gofio,
dei murales e della musica
Sebbene l’isola di Gran Canaria sia circondata da spiagge e da uno
splendido litorale, la presenza dell’acqua non è solo pertinente
alla costa. Anche Firgas, che non confina con una zona costiera,
vanta una propria tradizione legata all’acqua.
A cura di Silvia Donatiello
Situata nel nord di Gran Canaria, Firgas è
una cittadina in cui l’acqua è senza dubbio la
protagonista principale. Non solo per la grande
cascata della passeggiata “Paseo de Gran Canaria”,
situata accanto alla passeggiata “Paseo de Canarias”,
ma anche per il suo noto mulino, che funziona grazie
alla forza dell’acqua, e per il numero di pozzi, stagni,
cascate, sorgenti che fanno parte del paesaggio insulare
della località.
Il Mulino ad Acqua di Firgas o Mulino del
Conte, risalente al 1517, è rimasto in funzioneo
ininterrottamente per 442 anni, fino alla chiusura
nel 1959, a causa di una grave siccità. Acquistato e
restaurato dal Comune di Firgas, che lo ha trasformato
in museo, nel 1995 ha ripreso a funzionare conservando
la tecnologia idraulica originale.
È stato dichiarato “Bene di Interesse Culturale” nel
2007 ed è uno dei più antichi dell’arcipelago canario ad
essere ancora funzionante come museo, per mostrare ai
visitatori come si macinava il mais tostato per ottenere il
gofio, un alimento di origine preispanica, immancabile
sulla tavola di ogni famiglia canaria.
La storia di questo mulino risale al XVI secolo,
quando Firgas era ancora in fase di insediamento e la
popolazione aveva bisogno di farina e, soprattutto, di
gofio. Fu per questo motivo che il Condado de la Vega
Grande incoraggiò la costruzione del mulino ad acqua,
che utilizzava l’acqua della Heredad de Firgas e di Arucas
per muovere le sue ruote.
Qualche notizia sul gofio
Il cereale tostato e poi macinato che alle Canarie si
chiama “gofio” – parola aborigena ancora in uso sulle
isole – era il principale sostentamento dei primi abitanti
dell’arcipelago. Si otteneva dai cereali che coltivavano,
soprattutto orzo e grano, che venivano tostati in un
recipiente di argilla cotta e poi macinati a mano con
l’aiuto di due pietre vulcaniche, una fissa sulla quale si
appoggiava il cereale tostato e l’altra sulla quale si girava
con l’aiuto di un piccolo bastone. Il gofio e la macina
manuale sono stati due elementi essenziali nella vita
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