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Sicherheit 2012 - Center for Security Studies (CSS) - ETH Zürich

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Riassunto del sondaggio «Sicurezza <strong>2012</strong>»<br />

equilibrano a vicenda. Ad eccezione dell’economia svizzera, tutte le istituzioni e le<br />

autorità prese in esame godono di maggiore fiducia rispetto all’anno passato. Anche<br />

nel <strong>2012</strong> la fiducia nell’economia svizzera si conferma al di sopra della media di<br />

lungo periodo, essendo cresciuta significativamente negli ultimi due anni. Rispetto<br />

ai precedenti dodici mesi guadagnano terreno, in particolare, il Consiglio federale,<br />

il Parlamento svizzero e la polizia. È nuovamente in linea con la media pluriennale,<br />

invece, la fiducia nei confronti dell’Esercito svizzero.<br />

Misure per la lotta all’estremismo e al terrorismo: quattro intervistati su cinque<br />

ritengono che, per la nostra sicurezza, sia importante combattere l’estremismo di<br />

destra in maniera più incisiva rispetto al passato (81%). Meno sentita, invece, è la<br />

necessità di intensificare la lotta all’estremismo di sinistra, indicata dal 67% degli<br />

intervistati. Nel corso dell’anno, è aumentata leggermente la percentuale di persone<br />

favorevoli a un’intensificazione della lotta sia all’estremismo di destra (+6%)<br />

sia a quello di sinistra (+4%). Dopo un incremento registrato nel mese di gennaio<br />

del 2011, la disponibilità della popolazione svizzera ad accettare eventuali limitazioni<br />

alla libertà personale ai fini della lotta al terrorismo ha nuovamente subito un<br />

leggero calo, attestandosi al 68% (–3%). Da questo punto di vista, quindi, il grado<br />

di accettazione di eventuali limitazioni alla libertà personale non è mai sceso al di<br />

sotto del valore del 2003, quando per la prima volta si rilevò tale atteggiamento a<br />

seguito degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.<br />

Misure per la salvaguardia della sicurezza interna: riscuotono consensi elevati tra<br />

la popolazione svizzera la lotta e la condanna dell’hooliganismo (89%) e la presenza<br />

intensificata delle <strong>for</strong>ze di polizia (83%, +2%). Anche la raccolta dei dati di persone<br />

sospette (80%, ±0%) e il divieto di accesso a determinate aree (80%, +7%) sono<br />

accolti favorevolmente dalla maggioranza degli intervistati. Per quanto riguarda<br />

il controllo della percentuale di stranieri (77%, +11%) e la videosorveglianza dei<br />

luoghi pubblici di rilievo (76%, +4%), si osserva anche in questo caso una crescita<br />

dei consensi rispetto al 2009, con un incremento statisticamente significativo per<br />

il controllo della percentuale di stranieri. Quattro intervistati su cinque acconsentono,<br />

in caso di sovraccarico delle <strong>for</strong>ze di polizia, a un intervento dell’esercito al<br />

fine di garantire l’ordine pubblico (79%, non sono disponibili valori comparativi).<br />

Soltanto un’esigua maggioranza della popolazione svizzera è favorevole, tuttavia,<br />

allo scioglimento violento delle manifestazioni di protesta (56%). Per quanto concerne<br />

l’intensificazione dei controlli all’ingresso degli edifici pubblici, i cittadini<br />

evidenziano un atteggiamento ambivalente. Nel mese di gennaio del <strong>2012</strong>, si conferma<br />

in misura statisticamente significativa il consenso nei confronti di tale misura<br />

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