Revista de Psicanálise

138analitico non fa di questo un discorso del reale. Il reale al quale il sapere si aggiunge è il reale fuorisimbolico, quello che è scritto nel nodo borromeo – quello della sostanza vivente. È là chel’inconscio reale muove rimasugli della lalingua, alcuni dei quali galleggiano cifrati nel simbolico,mentre altri, si depositano nella lettera identica a se stessa —lettre Une du symptôme, dice Lacan—che eccettuandosene fa limite.Sulla soddisfazione di fine Lacan rileva diverse formulazioni che vanno dal «Sufficiente,basta»; fino alla soddisfazione legata alla fine dell’analisi ed all’atto — dove non si tratta già dellasoddisfazione dell’essere felice di vivere, bensì di un dire che produce una satis-factio.Nella «Proposta sullo psicoanalista della Scuola» del 1967, che definisce lo psicoanalistaall’interno di una comunità di Scuola [Scuola che il passante sceglie per testimoniare della suaesperienza], il dispositivo della passe riguarda una esperienza né privata né pubblica, bensì sociale,visto che ‘la soddisfazione concerne coloro che essa associa in un opera umana’.Che ne è dunque degli affetti di reale, tra cui il mistero della soddisfazione di fine?Dall’amore di sapere necessario al transfert d’entrata, Lacan propone di arrivare fino a produrrel’avversione del senso, uno dei nomi del reale. Dall’uso di un particolare infrangersi tra l’impassedella verità e quella del reale, un’altra soddisfazione [cf. la troisième 15 ], di fine, si acquisisce.Se l’operazione che si realizza nel taglio di un dire particolare potrà ritrovarsi nell’inconscio,c’è qualche chance di produrre una soddisfazione nuova. Arrivando a stabilire una equivalenza tralettera e sintomo alla fine di una psicoanalisi, Lacan propone il dispositivo e la istituzione permettere alla prova un’esperienza originale: l’emergenza di una nuova scrittura del reale comeimpossibile, a partire dall’evento di un dire.All’emergenza di una nuova scrittura del reale come impossibile, a partire dall’evento di undire, che fa la presa di Joyce L’artista, Lacan risponde a sorpresa: «Non sono un poeta, ma unpoema» 16 .15 Cfr. Soler, «L’acte analytique dans le Champ lacanien» in Revue de l’EPFCL-France, Champ lacanien n° 7, Paris,Mars 2009, pp. 145/7.16 J. Lacan, Autres écrits, p. 572.