LAPSUS DI LUPUS IN FABULA - I sognatori
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tola zampettava sulla sua mano e domandò al fanciullo: Il bimbo sorrise:<br />
De Gomera non trasalì,<br />
lasciò che la tarantola camminasse oltre la sua mano proseguendo<br />
il suo tragitto sul ramo di un albero di teck e si rammentò<br />
di essere un padre: Il<br />
piccolo non si scompose: De Gomera gli chiese: <br />
Il piccole scosse il capo: <br />
Armato di una torcia, lo straniero si prese in braccio il piccolo<br />
con la cravatta firmata e si accinse a favoleggiare realtà lontane<br />
da ogni bambino della tribù. Un coccodrillo si gettò poco oltre la<br />
riva dove Yanez raccontava, ma il contastorie con l’occhio bendato<br />
proseguì imperterrito: Nella selva si udì sibilare<br />
un pitone che interruppe per un attimo Yanez. Tra Samarinda<br />
e Pontianak non ne aveva mai visti di così grandi. Yanez dimenticò<br />
quel sibilo e riprese a sciorinare: <br />
Lontano si udì il ruggito di un leopardo, ma Yanez si accarezzò<br />
il baffo biondo e quello nero e si ostinò a sussurrare una<br />
favola ad un fanciullo con il cappello da basket… In lontananza<br />
si udiva passare un elicottero militare. Un pappagallo colorato<br />
come un arlecchino si accomodò su un ramo, vicino alla testa del<br />
contastorie, forse per trovare un rifugio dai predatori che infestavano<br />
la giungla, ma Yanez seguitò ad affabulare… Il pappagallo<br />
si appoggiò sulla spalla di Yanez, ma lui riprese a confabulare…