03.04.2013 Views

LAPSUS DI LUPUS IN FABULA - I sognatori

LAPSUS DI LUPUS IN FABULA - I sognatori

LAPSUS DI LUPUS IN FABULA - I sognatori

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

poi si perse in un’infinità di monti. Valicò via Monte Rosa, e poi<br />

le vie battezzate dal Monte Bianco, dal Monte Grappa, scavalcò<br />

via Val di Sole e via Monte Amiata. Forse per fuggire dalla noia<br />

di un orizzonte così chiuso, lineare, limitato solo dalla via percorsa,<br />

forse per evadere dal “piattume” della metropoli, ecco che<br />

a così tante vie erano stati affidati i toponimi di monti, passi<br />

montani e valli…<br />

Entro una manciata d’istanti sarebbe suonato il gong e sua figlia<br />

avrebbe concluso l’ultima lezione. Un muro di cemento sputò<br />

un uccello fatto di grigio che sfiorò il volto del favoliere: era<br />

un piccione che si era mimetizzato con il favore di uno sbuffo di<br />

smog. Quando giunse presso la scuola, il contafavole si mantenne<br />

a distanza… e lasciò che fosse la moglie ad andare a prendere<br />

la piccola. Ogni giorno, il favoliere si dava appuntamento lì non<br />

per mostrarsi alla moglie e alla figlia, ma per vederle. Non per<br />

spiarle, ma per accertarsi della loro esistenza ed incontrarle, abbracciarle<br />

almeno con lo sguardo. Era ancora ricercato da orde di<br />

agenti di polizie pubbliche e private, per cui doveva mantenersi<br />

nascosto, nella clandestinità, e rimanere Nessuno, un’anima senza<br />

nome e senza volto. Anni addietro, quando era fuggito nella<br />

giungla di un’isola della Sonda, era stato costretto a subire un<br />

dramma simile: era stato obbligato ad aggirarsi tra altri esseri viventi,<br />

i dayachi, senza essere riconosciuto o venendo identificato<br />

come il signor Nessuno. In quel frangente, il marionettista era<br />

costretto a rimanere sullo sfondo della scena dell’immensa metropoli,<br />

tra la folla di volti anonimi che scorrevano attorno a sua<br />

moglie Eva e a sua figlia, senza potere nemmeno rivolgere loro<br />

una parola.<br />

Già da alcuni giorni, la figlia aveva avuto il sentore di essere<br />

pedinata da qualcuno: nella notte le pareva di percepire il respiro<br />

di un essere che la spiava. Aveva rivolto domande alla madre<br />

sulla presenza del babau, del doppelgänger e di Belzebù, ma la<br />

mamma l’aveva rassicurata: lei era buona e quindi non aveva<br />

motivi di temere nessuno. Eppure, anche durante il giorno la figlia<br />

aveva la sensazione di essere braccata! Non poteva però trat-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!