LAPSUS DI LUPUS IN FABULA - I sognatori
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CAPITOLO 13<br />
Alla ricerca del capo della favola<br />
E pensare che aveva accettato di abboccare a quella pubblicità<br />
per concedersi una lunga pausa e smetterla una buona volta di rimuginare,<br />
di caricare la sua testa di ponderazioni e pesi. Non<br />
c’era tempo di arrestarsi per riflettere: doveva correre e basta, a<br />
gambe in spalla. Avrebbe voluto fermarsi un attimo per fare pipì,<br />
ma dovette procedere, non tanto perché mancasse il bagno (era<br />
in una foresta), ma perché non c’era tempo. E pensare che aveva<br />
accettato di andare lì, per farsi una vacanza, catturato dall’invito<br />
di una pubblicità. “Ah, dannata reclame!” Inciampò in una liana,<br />
e si chiese ancora una volta perché diavolo si fosse incantato in<br />
uno spot. Correva nella macchia, di notte… No, il suo non era<br />
più un viaggio di piacere, non era più un turista. Dovette fermarsi<br />
un attimo per riprendere fiato. Ah, maledetta quella pubblicità<br />
da cui si era lasciato inseguire! Aveva un tremendo mal di testa,<br />
forse perché aveva perso la sua coppola e il sole gli aveva battuto<br />
per troppo tempo sulla testa. Forse aveva la febbre, ma doveva<br />
proseguire comunque. No, non si stava affrettando per arrivare<br />
senza ritardo ad un appuntamento. A dire il vero non aveva una<br />
meta: stava solo fuggendo, dato che era lui la meta degli inseguitori.<br />
Certo, se si fosse fermato qualcuno avrebbe messo drasticamente<br />
fine alla sua emicrania. Era tallonato dai dayachi, che erano<br />
a caccia proprio della sua testa. Forse, se fosse giunto fino al<br />
fiume, avrebbe fatto perdere le sue tracce, ma l’acqua era infestata<br />
dai coccodrilli! I guerrieri lo braccavano nel labirinto verde<br />
con le lame sguainate. La preda umana cercò di nascondersi ai<br />
cacciatori di teste, tappandosi tra le radici di un enorme “durion”.<br />
Tuttavia un guerriero scoprì per terra la coppola che aveva smarrito<br />
e recuperò le tracce lasciate dalle sue orme… fino a quando<br />
lo sentì ansimare. L’inseguito tentò di scostare il cacciatore distraendolo<br />
con un rumore: gettò una pietra lontano e l’insegui-<br />
tore si diresse in quella direzione. La preda corse via e riuscì a