Emilio Pistilli, La Rocca Janula di Cassino attraverso - Studi Cassinati
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dero sostituiti nelle loro cariche e nei feu<strong>di</strong> i francesi<br />
<strong>di</strong> Carlo Viii.<br />
a Giovanni de’ Me<strong>di</strong>ci Carlo Viii riconfermava la<br />
Commenda dell’aba<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Montecassino, mentre Pietro<br />
de’ Me<strong>di</strong>ci cacciato da Firenze nel 1501, per intercessione<br />
del fratello Giovanni, fu nominato da Luigi<br />
Xii successo a Carlo, viceré in tutta la Cassinese signoria,<br />
facendo sgombrare da rocca <strong>Janula</strong> e dagli altri<br />
castelli le soldatesche aragonesi.<br />
***<br />
Fer<strong>di</strong>nando ii, che erasi rifugiato in Sicilia, invitato<br />
dai pentiti baroni deliberò <strong>di</strong> chiamare in aiuto il re<br />
<strong>di</strong> Spagna Fer<strong>di</strong>nando il Cattolico per riconquistare il<br />
regno 197 ed ebbe da questi un forte esercito comandato<br />
da Consalvo ernandez <strong>di</strong> Cordova: il Gran Capitano,<br />
con cui poté scacciare i francesi lasciati nel napoletano<br />
da Carlo, già ritiratosi in Francia nello stesso<br />
anno 1495.<br />
il regno <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando ii non doveva essere lungo;<br />
mentre era intento a rior<strong>di</strong>nare con la sua saggezza<br />
il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne lasciato dalle lotte passate, mancava alla<br />
vita – ottobre 1496 –. alla sua morte fu proclamato<br />
re Federico, nato da Fer<strong>di</strong>nando i e Papa alessandro<br />
Vi (1492-1503) spedì il Car<strong>di</strong>nale Borgia per coronarlo<br />
re in Capua.<br />
Pareva che si dovesse avere un lungo periodo <strong>di</strong> pace<br />
e <strong>di</strong> prosperità col governo savio <strong>di</strong> Federico, ma<br />
nel 1498 venendo a morte Carlo Viii, Luigi Xii, duca<br />
d’Orleans, che gli succedeva, metteva assieme un<br />
forte esercito per ricuperare il regno <strong>di</strong> napoli e si alleava<br />
segretamente con Fer<strong>di</strong>nando il Cattolico – sulla<br />
cui amicizia e aiuto Federico contava – per <strong>di</strong>videre<br />
con questi il regno aragonese <strong>di</strong> napoli.<br />
da amiche le truppe spagnuole erano venute in Calabria<br />
e la tenevano per Federico, quando i due alleati<br />
gettando la maschera, si facevano investire dal Pontefice,<br />
Luigi re <strong>di</strong> napoli, Fer<strong>di</strong>nando duca <strong>di</strong> Calabria,<br />
e Federico, così ingannato, andò prima ramingo<br />
L. Paterna<br />
BaL<strong>di</strong>zzi<br />
che.<br />
198 Federico non<br />
c’entra: il 6 settembre<br />
1501 aveva rinunciato<br />
al trono <strong>di</strong> 109