Emilio Pistilli, La Rocca Janula di Cassino attraverso - Studi Cassinati
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90<br />
<strong>La</strong> rOCCa JanU<strong>La</strong><br />
<strong>di</strong><br />
CaSSinO<br />
154 richerio ii; in M.<br />
dell’Omo, cit.,<br />
pag. 301, è riportato<br />
raterio de Miremont.<br />
155 Stefano iii Cambarou,<br />
1343-1346,<br />
e non 1345.<br />
156 Guglielmo ii de<br />
rosières, 1346-<br />
1353.<br />
157 i papi <strong>di</strong>morarono<br />
ad avignone dal<br />
1309 al 1376, dunque<br />
circa 68 anni.<br />
stri e navali contro la rivoluzione Siciliana e poi contro<br />
gli aragonesi.<br />
Solo le lotte nella <strong>di</strong>nastia angioina stessa vennero<br />
a turbare la tranquillità delle terre che ci interessano.<br />
nel 1348 un’orda <strong>di</strong> gente ungherese, condotta da<br />
Ludovico, per ven<strong>di</strong>care la morte del fratello andrea,<br />
marito della regina Giovanna e anche per impadronirsi<br />
del trono <strong>di</strong> napoli, invadeva il territorio <strong>di</strong> Monte<br />
<strong>Cassino</strong> e penetrava nell’aba<strong>di</strong>a, predando tutto<br />
quanto <strong>di</strong> prezioso vi era raccolto.<br />
***<br />
<strong>La</strong> buona intromissione del pontefice niccolò iV<br />
(l288-1294) aveva fatta riacquistare la libertà a Carlo<br />
ii e la corona nel 1287. napoli ebbe il maggior beneficio<br />
del governo <strong>di</strong> questo savio re che amò le arti e<br />
il benessere del suo popolo costruì chiese – San domenico<br />
Maggiore, S. Pietro Martire, S. agostino, S.<br />
Martino – e <strong>di</strong>ede inizio alla costruzione del molo che<br />
doveva rendere poi napoli una delle prime città commerciali<br />
dell’europa.<br />
nel 25 maggio 1309 Carlo ii moriva, gli succedeva<br />
per testamento il figlio terzo genito roberto, duca<br />
<strong>di</strong> Calabria che, il 1° agosto 1309, faceva giuramento<br />
<strong>di</strong> fedeltà nelle mani del Pontefice Clemente V, e quando,<br />
dopo un retto e prudente governo e dopo aver preparato<br />
a succedergli la nipote Giovanna figlia <strong>di</strong> Maria<br />
<strong>di</strong> Valois e <strong>di</strong> Carlo i, che appena settenne, aveva<br />
data in isposa, nel 1333, al settenne andrea – figlio <strong>di</strong><br />
Carlo Uberto re d’Ungheria – moriva, nel 1343, ed<br />
era seppellito nella Chiesa <strong>di</strong> Santa Chiara in napoli,<br />
da lui stesso fatta costruire.<br />
il regno <strong>di</strong> Giovanna non fu certo esemplare <strong>di</strong> virtù;<br />
sono noti i <strong>di</strong>spareri sull’onestà e la correttezza <strong>di</strong><br />
questa donna che ha dato pascolo alle più perverse e<br />
fantastiche tra<strong>di</strong>zioni.<br />
Molti cronisti e storici contemporanei, o <strong>di</strong> poco posteriori<br />
al tempo in cui Giovanna visse, la esaltano, <strong>di</strong>fendendola<br />
dalle turpi taccie affibiatele da altri e da<br />
tutto il popolo del suo regno, ma è possibile che la