Emilio Pistilli, La Rocca Janula di Cassino attraverso - Studi Cassinati
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te, su cui si fonda l’or<strong>di</strong>namento politico-sociale che<br />
i Germani <strong>di</strong>edero alle loro conquiste, nel quale fecero<br />
prevalere l’in<strong>di</strong>vidualismo e l’in<strong>di</strong>pendenza personale.<br />
***<br />
Atenolfo – gastaldo <strong>di</strong> Aquino –<br />
sconfitto da <strong>La</strong>ndolfo – principe<br />
<strong>di</strong> Capua – restituisce<br />
ad Abate Aligerno <strong>Rocca</strong> <strong>Janula</strong>.<br />
L’umiliazione e il martirio che atenolfo aveva fatto<br />
subire all’abate aligerno, mossero a sdegno <strong>La</strong>ndolfo,<br />
principe <strong>di</strong> Capua, il quale venne contro aquino<br />
per ven<strong>di</strong>care l’abate 65 .<br />
atenolfo non poté resistere all’asse<strong>di</strong>o del capuano<br />
e legatosi una fune al collo, tutto umiliato, si fe’ menare<br />
per un capo <strong>di</strong> quella, dalla consorte ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>La</strong>ndolfo per implorare clemenza. il principe con quella<br />
stessa fune lo trascinò nelle mani dell’abate e non<br />
solo la persona del gastaldo, ma tutta la sua roba, lasciava<br />
in balìa <strong>di</strong> aligerno 66 . Ma questi, con animo nobile,<br />
volle <strong>di</strong>menticare l’oltraggio ricevuto e perdonò<br />
ad atenolfo; solo volle la restituzione della rocca <strong>Janula</strong><br />
e <strong>di</strong> quanto questi aveva usurpato alla Badìa, facendogli<br />
sottoscrivere l’atto <strong>di</strong> detta restituzione 67 .<br />
<strong>La</strong> restituzione, umilmente fatta da atenolfo e la<br />
protezione <strong>di</strong> <strong>La</strong>ndolfo, decise il conte <strong>di</strong> teano e tutti<br />
quelli che avevano occupate le possessioni cassinesi<br />
a restituire ogni cosa e qualcuno che si rifiutava fu<br />
dall’abate Cassinese chiamato al giu<strong>di</strong>zio della corte<br />
<strong>di</strong> Capua 68 . Uno <strong>di</strong> questi giu<strong>di</strong>zii è stato riportato dal<br />
Padre tosti nei documenti annessi al primo volume dei<br />
suoi libri, come documento interessante le origini della<br />
lingua italiana, la quale rozzamente incomincia allora<br />
a pargoleggiare, egli <strong>di</strong>ce, sul labbro dei volgari<br />
69 .<br />
<strong>La</strong>ndolfo poi sollecitato dall’abate aligerno e dal<br />
figliuol suo Pandolfo scrisse un <strong>di</strong>ploma a favore dei<br />
Cassinesi. “ egli, confortato dalle preghiere del figlio,<br />
dall’amore <strong>di</strong> <strong>di</strong>o e dal pensiero della salute dell’ani-<br />
L. Paterna<br />
BaL<strong>di</strong>zzi<br />
65 Chron. Cas., ii, 2.<br />
66 ibid.<br />
67 ibid.<br />
68 ibid.<br />
69 il Placito Cassinese<br />
del 960; L. tosti,<br />
i, appen<strong>di</strong>ce Xiii.<br />
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