Emilio Pistilli, La Rocca Janula di Cassino attraverso - Studi Cassinati
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pote <strong>di</strong> Ottone il Grande, coronato re d’italia nel 1004<br />
a Pavia e imperatore da Benedetto Viii da lui riconosciuto<br />
Pontefice nel 1014, confermava la sua potestà<br />
sull’aba<strong>di</strong>a e suo patrimonio, con un <strong>di</strong>ploma che, con<br />
parole devote, imponeva delle volontà, (per pietoso favore<br />
<strong>di</strong>vino, Augusto Imperatore dei romani 84 ), col<br />
quale raccomandava al pontefice (Benedetto Viii) il<br />
cenobio e desiderava che Benedetto fosse aiutatore e<br />
<strong>di</strong>fensore e non sterminatore <strong>di</strong> esso. al papa e ai suoi<br />
successori dava facoltà <strong>di</strong> poter consacrare l’abate cassinese,<br />
ma voleva che il romano pontefice, non avesse<br />
dominio o potestà <strong>di</strong> sorta alcuna sul cenobio, che<br />
resterebbe sempre sotto la dominazione imperiale.<br />
Così enrico ii veniva a riconfermare il dominio che<br />
Ottone i aveva già proclamato, quando sottometteva<br />
come vassallo, Pandolfo duca <strong>di</strong> Capua e Benevento.<br />
ad atenolfo successe teobaldo (1022-1035); questo<br />
abate tratto in inganno nel palazzo del duca <strong>di</strong> Capua<br />
85 , fu da questi imprigionato con l’intenzione <strong>di</strong><br />
sottrarre all’obbe<strong>di</strong>enza Cassinese tutte le terre della<br />
Ba<strong>di</strong>a e farne un bel regalo ai normanni, che lo avevano<br />
bene aiutato nella ricuperazione del suo stato 86 .<br />
da tutti i vassalli il duca si fece giurare obbe<strong>di</strong>enza e<br />
mandò il suo sgherro adelgiso alla Ba<strong>di</strong>a perché togliesse<br />
il ricco tesoro della chiesa cassinese, che, dopo<br />
le donazioni <strong>di</strong> enrico ii, era vistosissimo 87 ; ma<br />
abate teobaldo si rivolse al duca <strong>di</strong> napoli, Sergio, e<br />
questi interruppe tutti i <strong>di</strong>segni del duca <strong>di</strong> Capua, liberando<br />
l’abate 88 .<br />
L’imperatore Corrado tolto il dominio <strong>di</strong> Capua all’iniquo<br />
principe ne riunì il ducato al Salernitano, facendone<br />
duca Guaimaro, il quale ottenne anche che<br />
l’augusto investisse rainolfo drengot normanno, del<br />
Contado <strong>di</strong> aversa e della città nel 1030, come già fu<br />
detto.<br />
I Normanni contro<br />
l’Aba<strong>di</strong>a e le sue possessioni.<br />
<strong>di</strong> questa nuova autorità i normanni profittarono per<br />
accampare pretese e per occupare terre e commettere<br />
L. Paterna<br />
BaL<strong>di</strong>zzi<br />
84 L. tosti, i, lib. ii,<br />
cap. 2, pagg. 127-<br />
128 e Appen<strong>di</strong>ce<br />
XXV, pag. 366 sgg.,<br />
che traduce dal Regesto<br />
<strong>di</strong> Pietro <strong>di</strong>acono,<br />
n. 87, fol. 38.<br />
85 Pandolfo conte <strong>di</strong><br />
teano.<br />
86 Chron. Cas., ii, 58;<br />
L. tosti, loc. cit.<br />
pag. 137.<br />
87 L. tosti, loc. cit.,<br />
pag. 138.<br />
88 ibid. 61