Anno XXXI Numero 12 - Sito personale di Renato

dicembre 1983 COMUNI D'EUROPA 11
sable que les questions économiques soient en- ne possède l'assurance qu'il est en mesure dans I'application des mesures recommandées
visagées, non pas l'une après lPautre et en te- d'obtenir une participation légitime à ce par la Conférence économique mondiale de
nant compte d'intérets isolés, mais comme for- marché. Le bien-fondé de cette attitude a été 1927, des' réserves nécessaires pour répondre
mant un tout et en se placant au point de vue confirmé par le Comité économique consulta- aux demandes légitimes des États qui demeu-
large des intérets généraux en cause. Les
progrès, pour des questions de cette nature,
dépendent de la mesure dans laquelle les Gouvernements
et I'opinion publique des différents
pays seront amenés à comprendre l'irntif
de la Société des Nations, lequel a exprimé
l'opinion qu'il fallait toujours tenir compte,
rent au premier stade de leur évolution industrielle
... ».
portance vitale de leurs intérets communs et les
avantages que tous retireront des initiatives qui
Palmiro Togliatti
accroitront la solidarité internationale. Si,
comme le reconnait le Gouvernement francais,
il convient de respecter I'indépendance et la
souveraineté nationale de chaque pays, ainsi
que les liens particuliers qui affectent des groupes
particuliers de nations, néanmoins, les
autorités politiques peuvent beaucoup contribuer
à faire prévaloir des conceptions plus larges
en matière économique. Pour autant que
l'action politique vise cet objet, le Gouvernement
de Sa Majesté dans le Royaume Uni accepte
la proposition faite dans le Me'morandum
en vue de l'association des autorités économiques
et politiques.. .».
(Da tutte queste considerazioni deriva
la prospettiva che abbiamo dato nelle tesi
che presentiamo all'approvazione del
congresso e che impegnano i comunisti a
sostenere ogniguerra che avrà il carattere
di liberazione nazionale. La coraggiosa
politica che i/ compagno Van Min ha
tracciato da questa tnzuna per il Partito
comunista cinese e per la classe operaia
della Cina è la sola politica che possa salvare
il popolo cinese dall'oppressione e
dalla schiavitiì, che possa garantire la sua
indipendenza, che possa permettergli di
cacciere dal suo terri'torio gli impenalish
zionale dei piccoli paesi minacciati dal
nazionahocialismo, difendiamo ciò che
vi è diprogressivo nel sentimento e nella
libertà nazionale dei piccoli popoli, ma
rz$utiamo di dyendere la politica reazionaria
della borghesia.
Esrjtono in Europa piccoli paesi come
L'Olanda e il Belgio il cui popolo è evidentemente
minacciato nella sua indipendenza
da una guerra di conquista e
di invasione del nazionalsocialismo, ma
la cui borghesia è impenalista e tiene
sottomesso, s-ttandolo fortemente, un
vasto impero coloniale. È evidente che in
De la Réponse du Gouvernement belge (17
juiiiet 1930)
che vogliono a.rservirlo. Ma questapolitica
potrà e dovrà essere domani quella di
molti nostri partiti europei. È dunque
questi paesi la nostra politica di difesa
della libertà e dell'indipendenza nazionale
non potrà mai essere separata da
necessario che i nostn'partiti si preparino una lotta reale per la liberazione delle
fin da ora a questa politica, correggendo popolazioni coloniali oppresse e sfillttatutti
gli errori di settarirmo e di nichili- te. Un popolo che vuol essere libero non
smo nelle questioni nazionali, con una può asservire gli altn'popoli. Lasciandoci
azione assai larga e avveduta di ponte guidare da queste parole di Mam, comunico
e di fronte popolare, sulla base di battendo senza riserve per la piiì larga
tutte le hendicazioni delle masse e di applicazione del princzpio della libera
tutte le libertà democratiche borghesi. scelta dei popoli in tutti i paesi, dimo-
La partecipazione e l'appoggio a una striamo che in Europa la classe operaia è
guerra di liberazione nazionale (come è la sola forza diprogresso sulla quale può
detto nelle tesi sulla guerra del VI Con- fondarsi una politica di resistenza attiva
gresso mondiale) significa che ilproletariato,
appoggiando la, "collabora provvisohmente
con la borghesia ". Ma questa
ala tirannia fascista che minaccia tutti i
popoli, tutte le nazioni) .
collaborazione provvisonà non deve mat
condurre ala n'nuncia della lotta di classe:
non deve cioè essere una collaborada
.Opere scelte, di Togliatti,
II passo è nel capitolo "La nostra lotta contro IO
sciovinismo per le libertà nazionali" della relazione
zione nyomistn. Ciò è tantopiiì necessa- "La preparazione di una nuova guerra mondiale da
« . . .Le Mémorandum du Governement fran-
indique en premier lieu parmi ces direc-
tives essentielles la subordination générale du
problème économique au problème politique.
Il insiste sur la nécessité de porter tout d'abord
sur le plan politique "l'effort constructeur ten-
dant à donner à 1'Europe sa strutture organi-
que" , et il souligne que la sécurité est à la base
de tout progrès dans l'ordre économique.
uCertes, la coordination des activités écono-
miques progresserait dificilement là oiì ne
régneraient point la confiance et la sécurité.
L'extension des procédures de conciliation, de
règlement judiciaire et d'arbitrage, la multipli-
cité des accords régionaux d'après le modèle
des traités de Locarno, la réduction progressive
des diverses formes d'armement, sont de natu-
re à favoriser la coopération économique entre
les nations.