Anno XXXI Numero 12 - Sito personale di Renato
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20 COMUNI D'EUROPA <strong>di</strong>cembre 1983<br />
Se fosse sfuggito alla leva ed al1 'inutile vita <strong>di</strong><br />
caserma<br />
Mia zia Cornelia, figlia <strong>di</strong> Teofilo Panizzi, mi ha consegnato questa kttera che Benito Mussolini,<br />
ottanta annifa, scrirse a colui che sarebbe <strong>di</strong>venuto suo padre e, poi, m20 nonno.<br />
Mussolini era stato a pensione in casa della famiglia Panizzi, a Gualtieri, dove aveva insegnato<br />
alla scuola elementare a partire dalfebbraio 1902.<br />
Alcune vicende extrascolastiche, delle quali Mussolini fu protagonista, furono turbolente al<br />
punto che al termine dell'anno scolastico egli lasciò Gualtieriper recarsi in Svizzera, a Berna, da<br />
dove scnkse la lettera a Teojifo Panizzi, il 3 apde 1903.<br />
In essa si rircontrano alcune carattenstiche del personaggio che avrebbe conquistato il potere<br />
ctlca 20 anni pizì tar<strong>di</strong>: sicurezza <strong>di</strong> se: grande capacità lavorativa, <strong>di</strong>mensione propagan<strong>di</strong>stica<br />
della propria attività, mal celata vanità maschilista, sfoggio <strong>di</strong> una eru<strong>di</strong>zione modesta mista al<br />
rammarico per le cose passate.<br />
Mussolini sarebbe dovuto andare in Af&a, ((per sfuggire la leva e l'inutile vita della caserma)):<br />
una risposta positiva avrebbe potuto cambiare il corso delle cose.<br />
La stona <strong>di</strong>pende, in fondo, da episo<strong>di</strong> imponderabik caso o destino, a seconda degli orientamenti<br />
filosofici e politici, regolano il flusso degli avvenimenti che sono governati dagli uomini<br />
fino a quando, per un imponderabile, succede qualcosa che rimette tutto in <strong>di</strong>scussione.<br />
Roma, 5 <strong>di</strong>cembre 1983<br />
dal tra<strong>di</strong>mento del socialismo al<br />
Mussolini, il duce <strong>di</strong> tutti gli italiani<br />
Gabriele Panizzi<br />
Berna, 8 aprile 1903<br />
Caro amico!<br />
meglio tar<strong>di</strong> che mai. Del resto prima vi<br />
avrei dovuto raccontare delle tristi istorie -<br />
tutte le avventure accorsemi, le miserie patite,<br />
la dura fatica sopportata quando sono stato per<br />
vari mesi semplice lavoratore manuale. La vo-<br />
stra mamma mi <strong>di</strong>ceva che avrei resistito a qua-<br />
lunque cosa e <strong>di</strong>fatti coglieva nel segno: ho fat-<br />
to il manuale muratore, il terrazziere, il mina-<br />
tore, il magazziniere, il cavista - oggi sono<br />
impiegato d'ufficio. Però questa vita errabon-<br />
da e <strong>di</strong>sperata mi ha redento e temprato la mia<br />
fede socialista. Voi che avete veduto più d'una<br />
volta lo scatenarsi <strong>di</strong> terribili cicloni stenterete<br />
a credere che ho <strong>di</strong>menticato quasi cornpleta-<br />
mente il vino e ogni genere <strong>di</strong> liquori.<br />
A Gualtieri riconosco <strong>di</strong> non aver fatto tutto<br />
quello che avrei dovuto - pro - partito. In<br />
Isvizzera invece ho lavorato e lavoro per la no-<br />
stra causa. Non solo cogli scritti, ma anche col-<br />
la propaganda orale. Tutte le domeniche tengo