22.05.2013 Views

globalizzazione e vita delle donne - Consigliera di Parità

globalizzazione e vita delle donne - Consigliera di Parità

globalizzazione e vita delle donne - Consigliera di Parità

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

14<br />

Daniela COLOMBO Presidente <strong>di</strong> A.I.D.O.S.<br />

Popolazione, povertà, ambiente e ruolo <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />

Negli ultimi cento anni, l'attività umana ha trasformato ogni parte del pianeta, non importa quanto<br />

remota, e ogni ecosistema, dal più semplice al più complesso. Le scelte operate dagli uomini<br />

hanno trasformato il mondo naturale, prospettando al tempo stesso gran<strong>di</strong> possibilità e gravissimi<br />

pericoli per quanto riguarda sia la qualità e la sostenibilità <strong>delle</strong> nostre civiltà, che gli intricati equilibri<br />

della natura.<br />

Dal 1960 ad oggi la popolazione mon<strong>di</strong>ale è più che raddoppiata raggiungendo la cifra <strong>di</strong> 6,125<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> persone: una crescita che si è verificata principalmente nei paesi del sud del mondo, nei<br />

paesi più poveri. . In questo lasso <strong>di</strong> tempo l'umanità ha prodotto ricchezza fino a livelli inimmaginabili,<br />

eppure la metà della popolazione mon<strong>di</strong>ale vive con meno <strong>di</strong> 2 dollari al giorno e 1,2 miliar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> persone vive con meno <strong>di</strong> un dollaro al giorno.<br />

I consumi sono più che raddoppiati, aumentando principalmente nei paesi più ricchi e in quelli <strong>di</strong><br />

recente industrializzazione, come ad esempio la Cina. Abbiamo imparato a estrarre risorse e ad<br />

usarle, ma non abbiamo imparato a gestire i rifiuti così prodotti: le emissioni <strong>di</strong> anidride carbonica<br />

ad esempio nel 2000 sono state 12 volte superiori a quelle del 1900. E questo processo sta trasformando<br />

il clima del pianeta.<br />

Il grande interrogativo del secolo attuale è se le attività del secolo scorso ci abbiano messo in rotta<br />

<strong>di</strong> collisione con l'ambiente e se così è, quali misure possiamo prendere in merito. Come possiamo<br />

impegnare l'ingegno umano per garantire il benessere della popolazione e al tempo stesso salvaguardare<br />

la natura?<br />

Ovviamente la gestione del pianeta e il benessere <strong>delle</strong> sue popolazioni sono responsabilità collettive<br />

e in questo processo si deve tener conto che oggigiorno ogni parte del mondo naturale e<br />

umano è in connessione con tutte le altre. Le decisioni locali hanno un impatto globale, così come<br />

le politiche globali, o la loro assenza, influiscono sulle comunità locali e sulle loro con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>vita</strong>.<br />

Gli esseri umani hanno sempre trasformato il mondo naturale e sono stati da questo trasformati.<br />

Le prospettive dello sviluppo umano <strong>di</strong>pendono attualmente dalla saggezza con cui sapremo gestire<br />

tale rapporto.<br />

Naturalmente i problemi sul tappeto sono enormi. Mano a mano che la popolazione umana<br />

aumenta e la <strong>globalizzazione</strong>, avanza le questioni politiche chiave rimangono le stesse: come utilizzare<br />

le risorse <strong>di</strong>sponibili in termini <strong>di</strong> terre coltivabili e acqua per produrre cibo per tutti? Come<br />

promuovere lo sviluppo economico e porre fine alla povertà, così che tutti possano sfamarsi, avere<br />

una <strong>di</strong>mora <strong>di</strong>gnitosa, accesso all'istruzione, ai servizi sanitari, a una <strong>vita</strong> <strong>di</strong>gnitosa? E nel fare questo<br />

come affrontare le conseguenze sull'umanità e sull'ambiente dell'industrializzazione e <strong>di</strong> fenomeni<br />

quali il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici e la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio-<strong>di</strong>versità?<br />

La comprensione del tipo <strong>di</strong> legami esistenti tra popolazione e ambiente richiede un'analisi dettagliata<br />

dell'interazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi fattori, quali il benessere economico, i consumi, le tecnologie, la<br />

crescita demografica, ma richiede anche <strong>di</strong> prendere in considerazione questioni <strong>di</strong> origine sociale<br />

in passato ignorate o sottovalutate, quali i ruoli e le relazioni <strong>di</strong> genere, le strutture politiche e il<br />

problema della "governance".<br />

L'empowerment <strong>delle</strong> <strong>donne</strong>, ad esempio, costituisce <strong>di</strong> per sé uno dei fini dello sviluppo: ma la<br />

rimozione degli ostacoli che impe<strong>di</strong>scono alle <strong>donne</strong> l'esercizio del potere economico e politico<br />

costituisce a sua volta un mezzo per porre fine alla povertà.<br />

La salute riproduttiva è parte <strong>di</strong> un pacchetto essenziale <strong>di</strong> servizi in materia <strong>di</strong> assistenza sanitaria<br />

e istruzione. Rappresenta uno strumento fondamentale per il raggiungimento dell'empowerment<br />

<strong>delle</strong> <strong>donne</strong>, ma costituisce anche un <strong>di</strong>ritto umano e comprende il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> decidere le<br />

<strong>di</strong>mensioni della famiglia e l'intervallo tra una nascita e l'altra.<br />

Ottenere con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> eguaglianza ed equità tra uomini e <strong>donne</strong>, garantire il <strong>di</strong>ritto alla salute riproduttiva<br />

e fare in modo che in<strong>di</strong>vidui e coppie possano scegliere le <strong>di</strong>mensioni della propria famiglia<br />

<strong>globalizzazione</strong> e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!