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globalizzazione e vita delle donne - Consigliera di Parità

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Globalizzazione e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />

si può coinvolgere in Agenda 21, il sindaco, il presidente della giunta, quasi tutti gli assessorati che<br />

sono in qualche misura toccati dal problema dello sviluppo sostenibile. E ovvio che il ministero dell'ambiente<br />

deve privilegiare queste politiche.<br />

Primo. Sono stanziati troppi pochi fon<strong>di</strong> per le Agende 21 locali: c'è stato un bando nel 2002, nel<br />

2003 non c'è stato il bando e non si sa quando sarà il prossimo. Mi pare che il bando del 2003<br />

abbia visto concorrere più <strong>di</strong> 800 progetti quin<strong>di</strong> ha suscitato molto interesse. E' necessario uno<br />

stanziamento <strong>di</strong> finanziamenti molto più significativo <strong>di</strong> quello che si è avuto finora, e che ogni anno<br />

venga presentato un bando.<br />

Secondo. Nei criteri <strong>di</strong> valutazione dei ban<strong>di</strong>, ho chiesto che fosse esplicitato un criterio <strong>di</strong> genderequality<br />

come esiste negli altri progetti, è ricordato dalle <strong>di</strong>rettive europee, è attuato in Provincia <strong>di</strong><br />

Torino. La richiesta che facciamo al ministero è che attui un criterio <strong>di</strong> gender-equality nella valutazione<br />

dei progetti.<br />

Terzo. E' necessario trovare iniziative che favoriscano e premino il buon lavoro <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> in<br />

Agenda 21. Potrebbe essere una pubblicazione <strong>di</strong> buone pratiche, come aveva fatto a suo tempo<br />

nella pubblica amministrazione l'allora ministro Bassanini; oppure un premio per i progetti che<br />

mirano a un cambiamento qualitativo nella <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong>.<br />

Se questi tre punti non vengono attuati, avendo finito la prima fase del monitoraggio previsto da<br />

Agenda 21 locale e dovendo passare alle azioni pratiche (come abbiamo fatto in Provincia <strong>di</strong><br />

Torino) c'è il rischio che dalle altre parti si fermi tutto. Come il Ministero dell'Ambiente ha misurato<br />

quanta sensibilità il monitoraggio ha portato nei citta<strong>di</strong>ni, negli operatori sociali, negli amministratori<br />

locali, su queste tematiche? Questa è una verifica da fare, e per questo ho chiesto all'ISTAT <strong>di</strong><br />

venire a parlare dei dati acquisiti, tenendo però presente che, nonostante l'iniziativa della ministra<br />

<strong>di</strong> pari opportunità Laura Balbo e ripresa da me in questa legislatura, l'Italia non ha ancora una<br />

legge sulle statistiche <strong>di</strong> genere: risulta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficilissimo avere dati relativi a quante <strong>donne</strong> sono<br />

interessate, quante si muovono e hanno cambiato la loro <strong>vita</strong> rispetto all’attuazione <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong><br />

Agenda 21.<br />

<strong>globalizzazione</strong> e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />

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