globalizzazione e vita delle donne - Consigliera di Parità
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Globalizzazione e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />
al femminile, durante la quale le maggiori scienziate mon<strong>di</strong>ali, in tre ore, potevano esporre il proprio<br />
punto <strong>di</strong> vista.<br />
La fortuna <strong>di</strong> poter partecipare nella delegazione ufficiale italiana, ai lavori <strong>di</strong> Budapest, mi ha consentito<br />
<strong>di</strong> lavorare per quattro notti, a fianco <strong>delle</strong> rappresentanti degli altri paesi, per riuscire ad<br />
inserire il paragrafo 90 nel Piano d'Azione definitivo, paragrafo <strong>di</strong> sintesi <strong>delle</strong> richieste e proposte<br />
pervenute dai Fora e dalla Tavola rotonda: si trattava del paragrafo 90 su 96!!<br />
Ancora, i documenti finali della Conferenza sottolineano l'urgenza per la scienza <strong>di</strong> recuperare il<br />
proprio valore etico presso la citta<strong>di</strong>nanza a livello mon<strong>di</strong>ale ed assegnano questo compito, principalmente<br />
alle <strong>donne</strong>.<br />
In che modo? Attraverso un'educazione <strong>delle</strong> bambine e <strong>delle</strong> giovani <strong>donne</strong> che arrivi a mettere<br />
in luce come l'educazione alla scienza sia la garanzia per il futuro dell'umanità. Le <strong>donne</strong> poi formeranno<br />
i propri figli e mariti.<br />
Per continuare il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> chi mi ha preceduto le gran<strong>di</strong> occasioni <strong>di</strong> incontro sono importanti se<br />
da esse si traggono spunti ed incentivi per i progetti locali, i quali riprendono i gran<strong>di</strong> ideali, li verificano<br />
con la realtà locale e li concretizzano in azioni che mobilitano persone e risorse del territorio.<br />
In quest'ottica abbiamo operato perché il paragrafo 90 non rimanesse l'esempio <strong>di</strong> una riven<strong>di</strong>cazione<br />
fine a se stessa.<br />
Abbiamo offerto all'UNESCO <strong>di</strong> realizzare a Torino, come Centro UNESCO e Forum Internazionale<br />
<strong>delle</strong> Donne del Me<strong>di</strong>terraneo, alcune <strong>delle</strong> richieste del paragrafo 90 e, principalmente, la rete<br />
internazionale <strong>di</strong> <strong>donne</strong> scienziate. Abbiamo così creato il Programma Ipazia 3, dal nome della<br />
matematica filosofa alessandrina del V secolo, uccisa a causa della propria libertà <strong>di</strong> pensiero ed<br />
azione. L'intento è stato quello <strong>di</strong> costituire una rete internazionale <strong>di</strong> <strong>donne</strong> scienziate e tecniche<br />
che si scambino sì notizie sulle reciproche ricerche e/o dati tecnici, ma siano anche stimolate a<br />
riflettere sulla specificità del proprio ruolo, sull' importanza e sulle responsabilità che questo comporta.<br />
Se si pensa che grazie alla scienza, fra un decennio, i bambini potrebbero essere principalmente<br />
il frutto <strong>di</strong> una provetta, i cibi fabbricati in laboratorio, le armi chimiche <strong>di</strong>ffuse ed usate su larga<br />
scala, per citare solo alcuni degli usi negativi della scienza e della tecnica, è in<strong>di</strong>spensabile riconoscere<br />
e praticare la propria responsabilità e l'essenzialità del proprio apporto.<br />
Nelle Tavole rotonde organizzate a Melbourne, Sydnei, Torino, Pechino, Ouagadogou, Rabat tra<br />
scienziate italiane e del luogo, abbiamo <strong>di</strong>battuto questi temi. Abbiamo incontrato persone che<br />
sostanzialmente denunciavano gli stessi problemi <strong>di</strong> casa nostra, cioè la scarsa rilevanza <strong>delle</strong><br />
<strong>donne</strong>, ma <strong>di</strong>verso era il modo <strong>di</strong> affrontare la realtà e cercare soluzioni. Ci ha colpito il grande<br />
entusiasmo <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> dell'Africa quando abbiamo lavorato con loro durante i tre giorni del settembre<br />
del 2003. Le esponenti dei 9 paesi dell'Africa Occidentale convenute erano <strong>di</strong> altissimo<br />
livello tecnico e anche <strong>di</strong> profonda umanità, con una grande capacità <strong>di</strong> coinvolgimento <strong>delle</strong> proprie<br />
allieve e dei propri collaboratori sui temi femminili.<br />
Analoga situazione l'abbiamo riscontrata in Marocco quando, a <strong>di</strong>cembre del 2003, abbiamo riunito<br />
le rappresentanti dei paesi del sud del Me<strong>di</strong>terraneo per un'altra Tavola Rotonda. Si trattava <strong>di</strong><br />
valutare, ad un anno dal termine del programma <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> formatrici, da noi attuato a Torino<br />
dal 2000 al 2002, che cosa fosse rimasto dell'esperienza.<br />
I 20 gruppi nazionali <strong>di</strong> <strong>donne</strong> scienziate, formate in Algeria, Albania, Egitto, Marocco, Tunisia,<br />
Libano, Palestina, Giordania, Turchia, Siria, si sono presentate con i rapporti <strong>di</strong> altrettanti progetti<br />
realizzati per un coinvolgimento, in totale, <strong>di</strong> 3.000 <strong>donne</strong>.<br />
Le 80 formate a Torino sono state in grado <strong>di</strong> trovare l'appoggio <strong>delle</strong> istituzioni locali per la realizzazione<br />
dei loro progetti per la formazione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci, ragazze, madri, sui temi dell'uso quoti<strong>di</strong>ano<br />
della scienza e della tecnica.<br />
Durante le settimane <strong>di</strong> formazione a Torino era stato <strong>di</strong>fficile far accettare che la formazione era<br />
<strong>globalizzazione</strong> e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />
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