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globalizzazione e vita delle donne - Consigliera di Parità

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Globalizzazione e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />

L'immagine adatta a descrivere la posizione <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> nelle organizzazioni sindacali nel mondo<br />

è a piramide. Sono molte, sempre <strong>di</strong> più alla base, ma poche, sempre <strong>di</strong> meno, quando si sale ai<br />

vertici. Noi riteniamo, invece che la piramide vada progressivamente cancellata, perché una forte<br />

presenza <strong>di</strong> sindacaliste in tutti i luoghi <strong>delle</strong> decisioni e <strong>delle</strong> trattative, a partire dal posto <strong>di</strong> lavoro<br />

fino ai livelli nazionali e internazionali, è la premessa in<strong>di</strong>spensabile per garantire l'uguaglianza<br />

<strong>di</strong> genere nel lavoro, come una democrazia paritaria in tutti gli organismi sovranazionali lo è per<br />

rendere più agevole il cammino verso l'uguaglianza <strong>di</strong> genere nel mondo, che comincia dagli in<strong>di</strong>catori<br />

<strong>di</strong> alfabetizzazione e <strong>di</strong> istruzione, continua attraverso l'assistenza sanitaria che comprende<br />

anche la libertà <strong>di</strong> scelta sulla propria fecon<strong>di</strong>tà mentre è importante che la famiglia e la società<br />

accettino una più ampia partecipazione pubblica <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> e che tutti gli ostacoli a tale partecipazione<br />

siano eliminati.<br />

L'attuale Governo è totalmente insensibile a questa impostazione. Tant'è che, non contento <strong>di</strong> cancellare<br />

importanti <strong>di</strong>ritti dei lavoratori e in particolare <strong>delle</strong> lavoratrici, <strong>di</strong> ridurre le tutele sanitarie,<br />

<strong>di</strong> svuotare la scuola pubblica, <strong>di</strong> annullare l'idea stessa <strong>di</strong> giustizia, <strong>di</strong> sequestrare il sistema dell'informazione,<br />

<strong>di</strong> svendere il patrimonio pubblico, adesso vuole anche azzerare le leggi <strong>di</strong> tutela<br />

ambientale. Quelle norme che, sulla base degli in<strong>di</strong>rizzi europei, tutelano la sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni<br />

dalle frane e dalle alluvioni, garantiscono la qualità dell'aria, impe<strong>di</strong>scono alle attività produttive <strong>di</strong><br />

avvelenare i terreni e l'acqua, salvaguardando il mare, i parchi e il patrimonio naturale.<br />

Gli elementi che connotano questa fase dell'economia italiana rispetto all'occupazione femminile<br />

sono molteplici: tasso <strong>di</strong> occupazione ancora basso, elevato tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, scarsa partecipazione<br />

al mercato del lavoro <strong>delle</strong> classi <strong>di</strong> età più elevate, <strong>di</strong>vario fra Centro Nord e Sud del<br />

Paese, alta scolarizzazione, un forte invecchiamento della popolazione, tagli sempre più consistenti<br />

dei trasferimenti <strong>di</strong> risorse alle autonomie locali con conseguenti <strong>di</strong>minuzione dei servizi pubblici<br />

e aumento del costo dei servizi sociali <strong>di</strong> prossimità e per ultimo un tasso <strong>di</strong> fecon<strong>di</strong>tà, che se<br />

pure in lieve aumento, rimane fra i più bassi nei Paesi economicamente sviluppati.<br />

La soluzione <strong>di</strong> queste contrad<strong>di</strong>zioni non è semplice e non può a essere data dal pressappochismo<br />

e dalle misure contrad<strong>di</strong>ttorie con cui l'attuale Governo affronta questi temi. Vi è, infatti, la<br />

necessità <strong>di</strong> politiche complessive che tengano insieme fecon<strong>di</strong>tà, buona occupazione, <strong>di</strong>ritti dei<br />

padri e <strong>delle</strong> madri e centralità dei <strong>di</strong>ritti dei bambini.<br />

Le principali misure a favore <strong>delle</strong> pari opportunità e della conciliazione fra tempi <strong>di</strong> <strong>vita</strong> e tempi <strong>di</strong><br />

lavoro che sono offerte attualmente sono contenute in appositi capitoli del libro bianco sul mercato<br />

del lavoro, del libro bianco sul welfare, della legge 30 <strong>di</strong> riforma del mercato del lavoro e relativo<br />

decreto attuativo, a cui si aggiungono le nuove norme sui servizi alla prima infanzia approvate<br />

alla Camera, l'assegno <strong>di</strong> mille euro per ogni secondo nato e successivi rigorosamente italiani o<br />

europei senza alcun riferimento al red<strong>di</strong>to, la riforma Moratti con particolare riferimento alla abolizione<br />

del tempo pieno per le scuole elementari, la finanziaria 2004 e i tagli alle risorse destinate<br />

agli Enti Locali. E' del tutto evidente come in realtà queste misure siano "a sfavore" <strong>delle</strong> lavoratrici<br />

e <strong>delle</strong> pensionate.<br />

Il processo iniziato per una parità reale fra uomini e <strong>donne</strong> nel mercato del lavoro e nella società<br />

si è dunque arrestato. La riforma del mercato del lavoro è la conferma del bilancio negativo <strong>delle</strong><br />

politiche <strong>di</strong> pari opportunità in Italia. Essa mette, infatti, in <strong>di</strong>scussione conquiste già ottenute e<br />

soprattutto la speranza <strong>di</strong> una nuova cultura della conciliazione fra tempi <strong>di</strong> <strong>vita</strong> e tempi <strong>di</strong> lavoro<br />

e della con<strong>di</strong>visione del lavoro <strong>di</strong> cura all'interno della coppia, obiettivo quest'ultimo non raggiunto,<br />

anche se nella passata legislatura erano state emanate leggi come la 53 che andavano in questo<br />

senso e che assegnavano uguali <strong>di</strong>ritti e doveri alla maternità e alla paternità. La 53/2000<br />

aveva recepito in parte l'elaborazione del pensiero femminile e le istanze <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> del<br />

Sindacato e attraverso un percorso legislativo si era così iniziato a superare la <strong>di</strong>visione netta all'interno<br />

dei sessi nell'attribuzione e nel valore del lavoro produttivo e riproduttivo.<br />

I provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> questo Governo sia per quanto riguarda il mercato del lavoro, il welfare, la scuo-<br />

<strong>globalizzazione</strong> e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />

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