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globalizzazione e vita delle donne - Consigliera di Parità

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Globalizzazione e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />

Da allora parecchia strada è stata fatta. In un primo tempo le iniziative si limitavano a incontri <strong>di</strong><br />

piccoli gruppi che sperimentavano nuovi linguaggi. C'è stato poi il momento dei gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>battiti,<br />

<strong>delle</strong> assemblee affollate, dal desiderio/necessità <strong>di</strong> esserci e <strong>di</strong> determinare le scelte. Parecchi<br />

gruppi sono nati attorno a specifici temi.<br />

Oggi le iniziative del Centro Donna sono molteplici, dal <strong>di</strong>battito alla produzione <strong>di</strong> spettacoli, all'organizzazione<br />

<strong>di</strong> rassegne cinematografiche, ai confronti con filosofie, ai corsi <strong>di</strong> formazione per<br />

insegnanti, ma anche a quelli <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento <strong>delle</strong> tecniche <strong>di</strong> fotografia, bioarchitettura, lingua<br />

per le straniere, etc.<br />

Non va poi <strong>di</strong>menticato che all'interno del Centro Donna c'è una Biblioteca il cui catalogo comprende<br />

più <strong>di</strong> 12.000 volumi che spaziano dalla narrativa, alla storia femminista, alla salute, al <strong>di</strong>ritto,<br />

etc.. C'è anche un Archivio che raccoglie fotografie, volantini, manifesti, tesi <strong>di</strong> laurea e testimonianze<br />

varie.<br />

In estrema sintesi si potrebbe <strong>di</strong>re che la qualità del Centro è data proprio dal doppio binario dell'azione:<br />

istituzionale, visto che si tratta <strong>di</strong> un servizio comunale; autonomo, in quanto luogo e strumento<br />

<strong>delle</strong> <strong>donne</strong> presenti nel territorio.<br />

Fondamentale è non perdere mai <strong>di</strong> vista il fatto che il Centro è nato per dare voce alle associazioni<br />

e ai gruppi <strong>di</strong> <strong>donne</strong>, promuovendo la loro attività e rafforzando, <strong>di</strong> conseguenza, la loro autonomia.<br />

Lo <strong>di</strong>co perché oggi una tentazione <strong>di</strong> omologarlo agli uffici o ai servizi comunali c'è, forse<br />

perché anche noi <strong>donne</strong> ci siamo un po' adagiate e non siamo state in grado <strong>di</strong> rigenerarci. Ma su<br />

questo torno dopo.<br />

L'esperienza del Centro Donna ha generato, nel 1994, il Centro anti-violenza, istituito con l'obiettivo<br />

<strong>di</strong> offrire un supporto alle <strong>donne</strong> in <strong>di</strong>fficoltà, fornendo loro assistenza legale, psicologica, relazionale.<br />

Le linee organizzative erano tutte basate sull'idea <strong>di</strong> rete citta<strong>di</strong>na, attraverso un coor<strong>di</strong>namento<br />

forte tra i <strong>di</strong>versi soggetti che operano nel campo (ASL, Tribunali, Quartieri, Uffici del<br />

Comune, associazioni del volontariato, cooperative <strong>di</strong> inserimento lavorativo, etc), con il comune<br />

obiettivo <strong>di</strong> affrontare, possibilmente prevenendoli, il <strong>di</strong>sagio, il maltrattamento e la violenza.<br />

Sono circa quattrocento l'anno le <strong>donne</strong> che accedono al Centro anti-violenza. Esse sono <strong>di</strong> ogni<br />

estrazione sociale e culturale, anche se la maggior parte <strong>di</strong> loro non è autonoma economicamente<br />

ed è madre, spesso <strong>di</strong> figli piccoli.<br />

Come strumento in<strong>di</strong>spensabile del Centro anti-violenza sono state istituite, nel 1997, le Case <strong>di</strong><br />

Accoglienza protetta. In esse trovano accoglienza temporanea quelle <strong>donne</strong>, spesso con figli, che<br />

hanno la necessità <strong>di</strong> sottrarsi a violenze e maltrattamenti che metterebbero a rischio la loro incolumità.<br />

Proprio per tale ragione i loro riferimenti e i loro in<strong>di</strong>rizzi sono tenuti segreti. Naturalmente<br />

lo scopo nella Casa d'accoglienza è quello <strong>di</strong> aiutare la donna ad affrontare la sua situazione e a<br />

recuperare autonomia. Le operatrici sostengono la donna nella ricerca <strong>di</strong> una soluzione abitativa,<br />

nella ricerca <strong>di</strong> un lavoro, nella capacità <strong>di</strong> intessere relazioni.<br />

Proprio per sviluppare l'esperienza del Centro anni-violenza, la nostra città ha partecipato, con il<br />

ruolo <strong>di</strong> capofila, alla Rete <strong>delle</strong> città che operano per le politiche anti-violenza in un'ottica <strong>di</strong> genere,<br />

finanziata dal Programma Urban.<br />

Un altro campo <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> grande significato è quello della Cooperazione Decentrata. Il nostro<br />

Comune ha attivato <strong>di</strong>versi progetti <strong>di</strong> genere insieme con gli Organismi Internazionali e promuovendo<br />

la collaborazione tra città.<br />

La prima azione è stata attivata nei confronti <strong>di</strong> Sarajevo, nell'ambito del programma <strong>di</strong> ricostruzione.<br />

Lì si è operato per la realizzazione <strong>di</strong> un Centro Donna, in grado <strong>di</strong> essere <strong>di</strong> riferimento a tutti<br />

i problemi <strong>delle</strong> <strong>donne</strong>, dalle <strong>di</strong>fficili relazioni fra etnie, alle violenze, ai <strong>di</strong>sastri, anche psicologici,<br />

<strong>globalizzazione</strong> e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />

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