globalizzazione e vita delle donne - Consigliera di Parità
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Globalizzazione e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />
Credo che questo sia un tema appassionante per noi <strong>donne</strong>, soprattutto se lo affrontiamo nella<br />
nostra duplice veste: come citta<strong>di</strong>ne <strong>delle</strong> città d'arte e come turiste consapevoli. In fondo ciò che<br />
apprezziamo da turiste è la complessità dei luoghi (e non, quin<strong>di</strong>, le città museo). Nei luoghi ci<br />
piace ricercare la traccia della <strong>vita</strong> <strong>di</strong> tutti i giorni, non amiamo le città senza ra<strong>di</strong>ci e senza anima.<br />
E da citta<strong>di</strong>ne preten<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> trovare nella città qualità: servizi, trasporti, cinema, luoghi <strong>di</strong> incontro.<br />
Mettere insieme questi bisogni e costruire una riflessione e una progettualità, mi sembrerebbe<br />
interessante e utile.<br />
Ma completo l'illustrazione della nostra esperienza, facendo riferimento a Johannesburg.<br />
In vista del Summit <strong>di</strong> Johannesburg, si è pensato <strong>di</strong> costruire un piccolo contributo partendo dalla<br />
specifica esperienza veneziana. Nel maggio del 2002 si è organizzato il Forum Internazionale<br />
Agenda 21 <strong>delle</strong> Donne: reti saperi e pratiche a confronto per un futuro sostenibile. E' stata un'importante<br />
occasione <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong> riflessione per le <strong>donne</strong> <strong>di</strong> Venezia poste a confronto con le<br />
<strong>donne</strong> <strong>di</strong> tante <strong>di</strong>verse realtà, da quelle brasiliane, a quelle africane, intorno ai temi della <strong>globalizzazione</strong>,<br />
dello sviluppo sostenibile, della democrazia partecipata dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong> genere.<br />
E' <strong>di</strong>ventata, quin<strong>di</strong>, conseguenza naturale formare una delegazione composta dalla Presidente<br />
della Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto, dall'Assessora alle Pari Opportunità<br />
della Provincia, dalla rappresentante <strong>di</strong> un'Associazione, dalla responsabile del Centro Donna e<br />
dalla sottoscritta. L'obiettivo era quello <strong>di</strong> raccogliere informazioni sul campo, partecipare attivamente<br />
alla "Tenda <strong>delle</strong> <strong>donne</strong>", stringere relazioni con le <strong>donne</strong> degli altri Paesi, identificare le<br />
buone pratiche cui ispirarsi per iniziative locali.<br />
Johannesburg va richiamata se non altro perché gli unici risultati ottenuti sono ascrivibili alla capacità<br />
<strong>di</strong> fare lobbying <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> e <strong>delle</strong> reti <strong>delle</strong> Autonomie Locali. Lo <strong>di</strong>co consapevole degli<br />
scarsi risultati raggiunti dal vertice mon<strong>di</strong>ale, dove noi (intese come <strong>donne</strong> ma anche come rappresentanti<br />
<strong>delle</strong> autonomie locali o della cosiddetta società civile o noi progressiste e progressisti)<br />
abbiamo dovuto giocare in <strong>di</strong>fesa, abbiamo dovuto fare catenaccio per e<strong>vita</strong>re che ci portassero<br />
via quel po' che eravamo riuscite a conquistare a Rio. Aggiungo che entusiasmante è stato scoprire<br />
a Johannesburg la straor<strong>di</strong>naria forza e vivacità <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> africane, che hanno moltissimo<br />
da insegnarci se non altro sulla capacità e velocità <strong>di</strong> praticare quelli che per noi sono obiettivi conclamati<br />
da anni ma ancora lontani dall'essere attuati. Mi riferisco alla presenza <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> negli<br />
organi <strong>di</strong> governo.<br />
Su questo mi voglio soffermare, perché al <strong>di</strong> là dell'attualità <strong>delle</strong> proposte lanciate in questi giorni<br />
dal segretario dei DS (assicurare che il 50 % <strong>delle</strong> Giunte sia formato da <strong>donne</strong>) resta il triste<br />
dato della presenza - o, meglio, assenza - <strong>delle</strong> <strong>donne</strong> nei luoghi della rappresentanza politica.<br />
A Venezia, su 46 consiglieri comunali, solo 5 sono <strong>donne</strong>.<br />
E' amaro constatare che l'esperienza condotta nel territorio e l'investimento in strutture non abbia<br />
portato all'allargamento <strong>delle</strong> presenze.<br />
Abbiamo passato il tempo a interrogarci, a proporre azioni positive, a introdurre percentuali. Ci<br />
siamo <strong>di</strong>laniate al nostro interno sulle quote. Tutto ciò non ha portato ad alcun risultato. E non<br />
credo che sia più possibile continuare a piangerci addosso o recriminare o gridare allo scandalo.<br />
Ho maturato la convinzione che il problema non sia risolvibile all'interno dell'attuale sistema della<br />
rappresentanza, non tanto perché i maschi sono cinici e bari ma perché le regole attuali sono giunte<br />
al capolinea. Il problema vero è che noi, elette ed eletti nei Comuni, nelle Province, nelle<br />
Regioni, alla Camera e al Senato rappresentiamo pochissimo la complessità <strong>di</strong> quanti vivono nelle<br />
nostre città, nel nostro Paese. Il sistema della rappresentanza non coglie le specificità, le <strong>di</strong>fferenze;<br />
non sa rappresentare i molteplici soggetti: le <strong>donne</strong>, i giovani, gli anziani, gli extracomunitari, i<br />
lavoratori, i precari, i <strong>di</strong>soccupati. Non si misura con i reali bisogni, non conosce i linguaggi, che<br />
sono plurimi, non sa affrontare le complessità.<br />
Emblematico è stato l'anno 2002: il ritorno in piazza <strong>di</strong> moltitu<strong>di</strong>ni; il risveglio della partecipazione,<br />
le sale che traboccavano quando c'è padre Zanotelli o Gino Strada…<br />
<strong>globalizzazione</strong> e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong><br />
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