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globalizzazione e vita delle donne - Consigliera di Parità

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Laura CIMA <strong>Consigliera</strong> <strong>di</strong> <strong>Parità</strong> della Provincia <strong>di</strong> Torino<br />

Ho parlato stamattina con Paolo Soprano del Ministero dell'Ambiente, che si scusa con tutte voi<br />

per non esserci, dà la totale <strong>di</strong>sponibilità e mi incontrerà personalmente nella prossima settimana.<br />

Qui ci sono rappresentanze da tutta Italia, ringrazio tutte voi che avete creduto in questa iniziativa:<br />

siamo tante, tanto è vero che abbiamo pre<strong>di</strong>sposto altre due sale perché in questa non ci stiamo<br />

tutte.<br />

Questo è un primo momento <strong>di</strong> confronto sui due aspetti <strong>di</strong> Agenda 21: il primo è quello che ha<br />

dato il titolo a questa iniziativa "Globalizzazione e <strong>vita</strong> <strong>delle</strong> <strong>donne</strong>", e che riprende il convegno<br />

fatto a Roma dalla commissione pari opportunità, dopo Johannesburg, riguardante la situazione<br />

internazionale. Il secondo che riguarda Agenda 21 locale ha avuto inizio a Venezia, come ci racconterà<br />

la presidente del consiglio comunale <strong>di</strong> Venezia Mara Rumiz che finora ha tenuto questo<br />

raccordo nazionale con noi. I due aspetti - che sono anche rappresentati dalle due sessioni del<br />

mattino e del pomeriggio- sono entrambi importanti e vanno considerati insieme, perché Agenda<br />

21, se non è vista solamente come un'agenda verde, è un contenitore che può avere dentro progetti<br />

<strong>di</strong> cooperazione decentrata. Quin<strong>di</strong> a noi interessa molto che in questa situazione drammatica<br />

nel mondo, le <strong>donne</strong> negli enti locali, le associazioni <strong>di</strong> <strong>donne</strong>, i comitati <strong>di</strong> pari opportunità si<br />

muovano anche verso la cooperazione decentrata, tenuto presente che quella centralizzata vede<br />

ogni anno ridotti i finanziamenti in finanziaria. Troverete nella cartellina tre allegati significativi.<br />

Il primo è uno stu<strong>di</strong>o del WWF che analizza come la crisi ambientale, con i cambiamenti climatici,<br />

si stia rapidamente aggravando. Ricordo che quando ho cominciato a fare politica, sembrava che<br />

il problema ambientale avrebbe avuto conseguenze gravi sulle generazioni future; invece il clima<br />

si sta mo<strong>di</strong>ficando a una tale velocità, vedete come sta cambiando il clima estate e inverno in tutto<br />

il mondo, senza più stagioni interme<strong>di</strong>e e con una estremizzazione anche nelle regioni che erano<br />

temperate. Ci ren<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> conto che stiamo assistendo nella nostra generazione a una crisi<br />

profonda del pianeta che non sappiamo che conseguenze avrà.<br />

Il secondo allegato è la conferenza stampa che ha fatto il PAM (Piano Alimentare Mon<strong>di</strong>ale) per<br />

quanto riguarda il peggioramento della situazione nel mondo per fame e malattie: negli incontri con<br />

la FAO risulta evidente che gli obiettivi del millennio, che si trovano nel terzo allegato, inerenti la<br />

necessità <strong>di</strong> tagliare drasticamente il numero <strong>delle</strong> persone che non hanno accesso all'acqua potabile<br />

e ai servizi sanitari non si stanno realizzando; mentre nel contempo aumentano i problemi <strong>di</strong><br />

siccità. Anche da noi, quest'estate, abbiamo avuto il problema dell'acqua con il Po e il black out.<br />

Inoltre tutta la situazione internazionale è drammatica, sia per le due guerre in poco tempo, sia per<br />

il terrorismo, i fondamentalismi e l'inquinamento dovuto all'incen<strong>di</strong>o continuo dei pozzi; e poi le<br />

bombe ad uranio che hanno già provocato morti e malattie gravi, e l'inquinamento dell'acqua nel<br />

suolo. La situazione è ancora più grave se si guarda alla grave crisi degli organismi internazionali<br />

che avrebbero dovuto garantire un processo <strong>di</strong> miglioramento, primo fra tutti l'ONU. L'ONU ha<br />

perso cre<strong>di</strong>bilità a causa della spaccatura che si è verificata a livello internazionale e con l'intervento<br />

in Iraq, da cui poi si è ritirato. Anche l'Unione Europea ha attraversato una grave crisi e il<br />

WTO è fallito clamorosamente nell'ultimo vertice che si è tenuto a Cancun. Infine, la Banca<br />

Mon<strong>di</strong>ale e il Fondo Monetario Internazionale sono criticatissimi in tutto il mondo, in quanto sono<br />

ritenuti responsabili <strong>di</strong> alcune crisi mon<strong>di</strong>ali come quella dell'Argentina, e comunque le loro politiche<br />

non hanno portato alla riduzione del <strong>di</strong>vario <strong>di</strong> ricchezza. La crisi dell'attuale modello <strong>di</strong> sviluppo<br />

è evidente anche in Italia, ve<strong>di</strong>amo Cirio e Parmalat che sono aziende non a caso alimentari,<br />

ma c'è anche la crisi della Fiat e dell'auto che è considerata ormai da anni responsabile degli inquinamenti<br />

<strong>delle</strong> città e dell'invasione degli spazi urbani. Sono crisi legate chiaramente al modello <strong>di</strong><br />

sviluppo non compatibile: creano <strong>di</strong>soccupazione crescente, lavori precari in nero, immigrazione,<br />

ecc.; in tutto questo processo sostengo che le <strong>donne</strong> hanno già un ruolo fondamentale nei luoghi<br />

decisionali, ruolo che devono potenziare sempre più per poter invertire questo modello <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Agenda 21 può essere il luogo dove possiamo misurare il nostro empowerment e la nostra<br />

capacità <strong>di</strong> mainstreaming che contribuisca a ricercare uno sviluppo sostenibile. In ogni istituzioni<br />

presentazione

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