rivista considerazioni nr. 2 - Samnitium
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Rosalba Antonini<br />
mila (per la numerosa componente di italici ellenizzati 87 ), «h\san ga;r oiJ me;n<br />
[[Ibhre", oiJ de; Keltoiv, tine;" de; Ligusti'noi kai; Baliarei'", oujk ojlivgoi<br />
de; mexevllhne", w|n oiJ pleivou" autovmoloi kai; dou'loi: to; de; mevgiston<br />
mevro" aujtw'n h\n Livbue"».<br />
E del pari DIODORO (XVV 2, 2), «ÔUph'rcon ga;r oiJ meta; Karchdonivwn<br />
strateusavmenoi [Ibere", Keltoiv, Balearei'", Livbue", Foivnike", Ligusti'noi,<br />
kai; mixevllhne" dou'loi: oi} kai; ejstasivasan».<br />
3.1. Fra questi ‘semigreci’ (scil., ‘semibarbari’ per mentalità greca) si deve annoverare<br />
Spedi" Mamerekie" Saipin", come porta a credere anche la scritta che<br />
lo ricorda.<br />
La dedica dell’Elmo palesata (e impreziosita) tramite epigrafe potrebbe riflettere<br />
un costume greco 88 ormai ambientato nell’Italia antica (§ 1.2.2.), senza che ne<br />
fossero (più) recepiti gli antefatti remoti (e connessa ‘rilevanza’ culturale), obliteratasi<br />
nel tempo. Con queste premesse, l’uso poteva essere aggiornato da un prestito<br />
culturale di ritorno, attinto direttamente alla fonte (mobilità militare) che lo<br />
risospinge conferendogli ragione e prestigio rinnovati. Il caso di Lu 18 troverebbe<br />
ambienti promotori nelle colonie greche d’Italia e di Sicilia. Nell’isola (sulla quale<br />
siamo meglio informati per alcune implicanze con le guerre puniche) è documentata<br />
la presenza di militari originari d’Italia al soldo di città greche, almeno per il<br />
409-307 a.C.; altri provenienti dalla penisola e al servizio di Cartagine nel periodo<br />
ca. 480-202 a.C. s’insediano in Africa 89 . Si aggiunge il portato delle numerose<br />
‘incursioni’ di eserciti ellenistici che coinvolgono anche l’Italia (centro-)meridionale,<br />
specialmente dallo sbarco di Timoleonte a Metaponto (345 a.C.) e dall’arrivo<br />
in Italia di Archidamo III (342 a.C.) al ritiro di Pirro in patria (275 a.C.).<br />
Naturalmente, la cultura di Spedio si palesa dall’epigrafe sull’arma, che la filtra;<br />
questo filtro nel caso in esame sarà stato di duplice attinenza. Le scritte sugli<br />
elmi si riportano, eliminate complicate ipotesi contrarie, ‘all’intenzione’ dei ‘guerrieri’-<br />
proprietari degli stessi che, com è pensabile, non le producono – ovvero,<br />
potrebbero perfino esserne gli esecutori materiali ma sotto la guida (: minuta,<br />
preincisione ecc.) di altri (tecnici del settore). In particolare, ignoriamo se Spedio<br />
possedesse una competenza scritta della lingua impiegata nella sua dedica e se,<br />
eventualmente, al livello richiesto per intervenire nelle successive fasi redazionali