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rivista considerazioni nr. 2 - Samnitium

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8<br />

Rosalba Antonini<br />

La puntazione che segue mamerekie": (fig. 1) è incoerente; dovrebbe separare<br />

la parola da una successiva che segua in ‘orizzontale’ (§ 0.2.), invece risulta<br />

sovrabbondante per trovarsi in fine di linea e di testo, fornendo la traccia (epi)grafica<br />

per ricostruire il meccanismo dell’anomala ‘impaginazione’ testuale. Mentre<br />

s’incide Lu 18, una volta ultimato il segmento spedi":mamerekie": si fa chiaro<br />

che, continuando il graffito nella stessa linea (in una superficie curva!), la parte<br />

finale sarebbe risultata nascosta a eventuali lettori (posti dinanzi all’epigrafe, come<br />

ovvio), proprio a partire dal nome Saipin" che completa la ‘presentazione’ dell’agente.<br />

Si rimedia inserendo saipins:ana:faket ancora di seguito al segmento<br />

già inciso ma sopra questo 7 (inferiormente mancava spazio; fig. 1), in modo che<br />

tutto il testo fosse visibile da prospettiva frontale.<br />

Significa che Lu 18 è stato prodotto con destinazione prestabilita, inoltre, per<br />

un sito specifico (santuario, come consueto per votivi: anafaket); anzi, nel sito<br />

stesso. La consapevolezza che l’Elmo ivi deposto sarebbe stato alloggiato in uno<br />

spazio ‘obbligato’ e soltanto una porzione dell’oggetto rimasta visibile, ha condotto<br />

a operare in modo che questa coincidesse con l’intero testo, ‘unde de plano recte<br />

legi possit’ 8 . Ma la preconoscenza d’impiego dell’elmo stimola velleità esibizionistiche<br />

nel proprietario 9 , oppure le adegua (anche) a una pratica che in ambito situazionale<br />

limitava pour cause l’esposizione dei ‘doni’ a spazi architettonicamente<br />

definiti e (talvolta) ‘troppo stretti e scomodi’ per le attese dei fedeli?<br />

0.2. Da tempo è stata insinuata la grossolanità della tecnica adibita per produrre<br />

Lu 18 10 , che rivelerebbe un esecutore con scarsa competenza nell’incidere<br />

testi alfabetici su metallo 11 ; non mantiene il binario iscritto in un rigoroso parallelismo<br />

con le estremità della fascia inferiore dell’Elmo (fig. 1), ricorre al ‘puntinato’<br />

nei tratti curvi delle lettere 12 .<br />

Oltre a tecnica ‘inesperta’ sarà da mettere in conto che l’artigiano operasse senza<br />

guida preincisa (?), fronte alla resistenza opposta dal supporto metallico all’azione di<br />

uno strumento che lo penetrava. Ad ogni modo, la scrittura ha dimensioni ridotte<br />

(quasi a decorare l’arma) 13 , si trova sopra una superficie curva; inoltre, corre presso il<br />

bordo inferiore dell’Elmo - che la linea più bassa del graffito rasenta.<br />

L’irregolarità nel modulo dei segni alfabetici 14 si giustifica con l’intenzionale<br />

marcatezza grafica assegnata a ogni inizio di sequenza alfabetica cui corrisponda

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