rivista considerazioni nr. 2 - Samnitium

Spedis Mamerekies Saipins 39
un’ordinatio accantonata che inseriva l’attuale lin. 2 in incipit di testo e recava una dedica inusuale
nel destinatario, espresso con un doppio teonimo (cfr. Lu 31; LEJEUNE 1990, p. 60). Si arriverebbe
a un nuovo unicum in Lu 34, per quello che possono valerne gli indizi.
60 I dati in ROCCA 2005. Il problema sulla natura del fonema notato è complicato; nei documenti
italici la differenziazione grafica ~ è la regola (ANTONINI 1989, pp. 47-52 del §
3.2.).
61 LEJEUNE 1966, pp. 172-181 (§§ 29-35), che – pp. 173 (nt. 163), 180 (nt. 108) – rinvia per «f c » a
monete di Nuceria Alfaterna (= nCm 3). Tra i pezzi, per solito attribuiti alla fine del IV sec. a.C.
e al secolo successivo (il centro fu distrutto nel 211 a.C.; LIVIO, XIII 15, 3 e 6 ), non mancano
scritte con alfabeti palesemente 'incrociati', errate o contraffatte. Con ciò il segno siglato «f c » dal
Lejeune, che non risulterebbe altrove e proverrebbe da esemplari molto usurati, di ardua lettura
in dettaglio (CANTILENA 1994, tav. XLVIb), è sospettato di configurare un involontario cattivo
doppione di . Come che sia, LEJEUNE 1990 non lo ripresenta nella fig. 2 (p. 29, § 6); a p. 30
(§ 7), spiega che questa «donne un schéma des tracés pour la seule épigraphie de Rossano; il
modifie et simplifie ceux qui avaient jadis été donnés [(LEJEUNE 1970, figg. 1, 2) ... ] pour l'oscogrec
dans son ensemble».
62 LEJEUNE 1966, p. 181 (§ 35c), non ammette coniazioni d'argento (fra cui quelle fenserne e allifane)
prima dell'«extrême fin du IV e siècle» e dopo il primo terzo del III sec. a.C. Questa cronologia
sembra osservare il 269 a.C. delle fonti letterarie per l'inizio della monetazione d'argento
direttamente emessa da Roma, la cui attendibilità lascerebbe incertezze 'marginali' sui numerari
cui applicare il dato (cfr. DE MARTINO 1980, pp. 49, 51, 64).
63 LEJEUNE 1970, p. 286 (§ 5d) ecc.
64 CANTILENA 1994, p. 10.
65 LEJEUNE 1970, pp. 291, § 8c (cfr. ibidem, p. 306, § 22c), che pensa a una forma verbale «à prèverbes
*an-ad»; LEJEUNE 1966, p. 176, § 32, aveva ammesso un perfetto («*f5ked») con -et per *vd,
più agevole da giustificare di -et per *-Òt (cfr. qui in testo, § 4.).
66 Cfr. 'Tabella' ibidem, p. 174 (ad § 29).
67 LEJEUNE1966, pp. 180-181 (§ 35), con nt. 213.
68 Cfr. GUARDUCCI 1967, tavv. I-II.
69 Ancora in LEJEUNE 1990 (p. 26, § 3).
70 LA REGINA 2002, p. 59 (il prosieguo del passo qui sotto, a nt. 105).
71 I limiti delle mie (scarse) competenze potrebbero deviare la corretta prospettiva del rapporto
spe(n)dio- / spondio- presentato qui in corrispondenza diretta, lasciandone fuori un eventuale intermediario,
per es., (fenicio-)punico (?) o altro. Sulla cd. prima guerra punica POLIBIO (e DIODORO)
dovevano trovare materiali diversi anche in FILINO di Agrigento e in L. CINCIO ALIMENTO (cfr.
WALBLACK 1970, pp. 27, 29 e 130-131, ad 65-88. 'The Carthaginian Mercenary War').
72 Cfr. § 5.2.2.1.; documenti alla nt. 75 e nei rinvii ibidem.
73 Cfr. nt. 142, con rinvii ibidem.
74 Cfr. OSBORNE, BYRNE 1994, p. 403 (Atene e demi, II - III secc. d.C.); FRASER, MATTEWS 1997,
p. 400 (Argo, Arcadia, Elide, Laconia, I sec. a.C. e II, III secc. d.C.).