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immedesimarsi nel problema altrui senza coinvolgersi e non si scende nella sua realtà, “giusta o sbagliata che sia”.<br />

Non siamo tutti uguali... ma ognuno di noi, nella sua unicità, ha un universo da tirar fuori e scoprire che<br />

in fondo siamo tutti collegati e diretti verso un grande flusso divino in via di espansione.<br />

Chi non ha coraggio, non può affatto definirsi una persona spirituale, poiché prima di tutto essere spirituali<br />

significa amare... e la paura, o la mancanza di coraggio, è esattamente il contrario dell’amore.<br />

Purtroppo, lo stesso “uomo”, per sopravvivere, proteggersi e prosperare nella giungla della paura che lui stesso ha<br />

creato, non si serve di soli giudizi verbali ma di quel potere conferitogli dallo stesso sistema che, una volta raggiunto,<br />

viene usato per fini personali.<br />

Vi faccio notare che quel potere composto di regole e leggi umane è già da sé sufficiente a mantenere in vita il<br />

controllo dello status quo di una razza, tanto quanto basta per renderla inoffensiva o costringerla attraverso leggi<br />

e imposizioni antisopravvivenza sotto la media del suo stato ottimale, a vivere nella paura della punizione, o alla<br />

meglio in uno stato di schiavitù o ristrettezza mentale.<br />

Per questo, la paura di essere giudicati, in un sistema controllato come quello attuale, non permette alle persone di<br />

essere quello che sono.<br />

Le persone devono poter essere qualcosa di diverso da quello che sono, devono cercare di essere<br />

quelle che qualche sistema decide per loro.<br />

NON POSSONO PENSARE CON LA LORO TESTA... NON POSSONO CREARE, E SE PER NATURA<br />

SI È CREATIVI, LA STESSA CREATIVITÀ TENDE A DIMINUIRE INSIEME AL TONO EMOZIONALE<br />

DELLA SOCIETÀ CHE, PER IL FATTO DI ESSERE MAGGIORANZA, HA IL POTERE DI TRASCINA-<br />

RE VERSO IL BASSO ANCHE LE PERSONE SPECIALI.<br />

Queste ultime, come già descritto da grandi uomini liberi, sono le più accusate e attaccate, e le prime (come<br />

all’epoca dell’inquisizione) ad essere escluse dal gioco aberrato che alcuni gruppi difendono sino all’ultimo respiro.<br />

Chi ha visto il film “Matrix”, sa di che cosa parlo.<br />

Infatti, le persone più creative, e in genere più coraggiose, vengono respinte e giudicate negativamente, se non<br />

attaccate, da una società repressa e bassa di tono come la nostra, che “PROGRAMMATA PER PUNIRE”,<br />

tende ormai a rifiutare o addirittura condannare qualunque forma di miglioramento possa essere offerta. Gli<br />

artisti,(i più attaccati) quando occorre, si ritirano dalla massa, per rigenerarsi e ricrearsi il loro giusto spazio<br />

indispensabile per la creazione di nuovi messaggi d’ amore.<br />

LA PAURA DI NON ESSERE ACCETTATI, O DI ESSERE GIUDICATI, ISOLATI, PUNITI, NON AIUTA<br />

LE PERSONE AD ESSERE SE STESSE.<br />

I pregiudizi e le morali che una società è obbligata ad accettare o adottare come modus operandi per quel<br />

determinato tempo, luogo, forma e avvenimento, non aiutano la società stessa a superare le proprie paure<br />

verso una libertà individuale e collettiva più ampia.<br />

Ma, a questo punto, bisogna domandarsi:”CHI CREA QUESTE CONDIZIONI?”<br />

Chi crea, da dietro le quinte, il sistema che ci induce a credere di avere bisogno di tutto e di sopravvivere<br />

come automi dentro un labirinto di illusioni?<br />

Chi ha trasformato la vita in un sistema di credenze e di superstizioni volte ad ingannare l’uomo per farlo<br />

vivere dentro un recinto invisibile?<br />

Chi crea queste condizioni soppressive e miserabili che producono ingiustizie, dipendenza, scarsità e<br />

condizionamento?<br />

Far sentire in colpa le persone... significa renderle dipendenti e l’uomo, in questa condizione, non ha<br />

bisogno di essere curato, ma di essere compreso, riabilitato, rispettattato e di conoscere la verità.<br />

LA VERITÀ È LA SOLUZIONE, LA CURA!<br />

Si dice da tempo che prevenire è meglio di curare.<br />

Ma che cosa significa prevenire? Chi o che cosa bisogna prevenire?<br />

E quale prevenzione è corretta se non si comprende la ragione, la causa per cui le persone si ammalano?<br />

Alessandro Arnone - Oltre il 2012, la scelta spetta a te<br />

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