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11) Tuttavia, possiamo ora concludere, che il sé intermedio riceve uno shock troppo forte, quanto basta per<br />

bloccarsi, interrompe il contatto col sé superiore e da questo ne possono scaturire le condizioni sopra esposte- L’io<br />

intermedio (quella piccola parte del sé superiore che si riflette come frammento Theta in un corpo fisico), si<br />

separerà dal suo grande corpo spirituale e non riuscirà più a farsi guidare dallo stesso per ricevere i comandi<br />

perfetti che gli occorrono per superare il suo caso.<br />

12) Il super-io stesso si deve attenere alle regole universali naturali prima di programmare la giusta matrice<br />

capace di consentire al nuovo io di superarla... in quanto, lo stesso super-io immortale è soggetto agli ordini del sé<br />

universale della grande sorgente suprema che aldisopra di ogni sé universale rappresenta l’infinito Amore<br />

Supremo e l’ infinità forza divina.<br />

13) Ogni matrice, o caso (programma astrale automatico) che guida il nuovo io, può essere annullato dallo stesso<br />

Io, mediante le regole della fonte suprema. Una volta che viene annullato, il piccolo io integrandosi al super-io si<br />

fonderà insieme alla grande fonte per sempre.<br />

14) Il dato fondamentale che consente di riaprire il contatto col sub-cosciente e il super-io... è la verità. La verità<br />

consiste in ciò che l’inconscio ha registrato in base a ciò che è realmente accaduto ed è stato sperimentato<br />

dall’io... (il fare). Se non è accaduto non è verità. Per questo la cosa più fondamentale di tutte, per riaprire il<br />

contatto, è: “fare cià che si dice di fare”, dire ciò che è realmente accaduto, non dire ciò che non è<br />

accaduto.<br />

Questo equivale a essere sempre onesti, sinceri e fedeli rispetto a se stessi, gli altri e Dio. Il contrario produrrà una<br />

reazione di chiusura da parte del sé inferiore che immagazzina tutto, compresa la disconnessione col sé intermedio,<br />

che a livello cosciente non è consapevole. Per questo motivo basilare nessuna risposta corretta è mai stata<br />

data a questa enigmatica e misteriosa tesi per cui l’essere supremo non interviene mai nei momenti delle grandi<br />

catastrofi già scritte su un copione. E, sempre per tale ragione, si può dimostrare che: “Scrivere su di un pezzo di<br />

carta (di mest) l’esatto tempo, luogo, forma e avvenimento di un Overt che è stato fatto, produce (come vedremo<br />

di seguito) la liberazione dello stesso Overt e di conseguenza l’unione delle tre menti o universi. Oltretutto, il<br />

resoconto scritto permette di riordinare l’inconscio con il mest (l’universo fisico), in quanto, come speculazione<br />

della verità alterata, può persistere finché non lo si vede totalmente dalla radice, poiché come bagaglio di illusioni<br />

archiviate divide la verità con la bugia, permettendo al centro di consapevolezza di percepire le stesse illusioni per<br />

ripristinare il controllo della forza, che in sé è responsabilità.<br />

Ripristinata ora l’integrità, le tre menti saranno una e al tempo stesso collegate al tutto. Il metodo standard per<br />

poter iniziare il lavoro di differenziazione per potersi identificare col sé reale è: “scrivere tutte le volte che l’io<br />

ha fatto ciò che non doveva fare, scrivere tutte le volte che l’io non ha fatto ciò che invece doveva<br />

fare”.<br />

Con questo ci accorgeremo presto, nella misura in cui puliremo sempre più mest in disordine, di connetterci<br />

sempre di più col vero sé reale. Si deve avere l’abilità di percepire le illusioni prima di poter percepire chiaramente<br />

l’universo mest.<br />

Arrivati poi alle percezioni del sé superiore, è possibile riabilitare la forza e il controllo della responsabilità che,<br />

come dice Ron, è esattamente la volontà di dirigere la forza che illumina la mente per la fusione col tutto.<br />

15) Percezione del dolore. Il dolore, è un altro agente capace di spezzare il contatto con il super-io e il sé inferiore<br />

e rompere così la cosiddetta integrità quando lo stesso viene percepito.<br />

Un forte dolore infatti provoca incoscienza, la quale riduce il potere analitico e l’abilità di percepire. Per questo<br />

logico motivo può accadere, al contrario, che la stessa percezione del dolore faccia saltare gli immaginari relè dei<br />

circuiti che ci collegano col sé superiore e in quell’istante stesso svaniscono i ricordi, che in realtà si nascondono<br />

dietro un muro di carica pesante che lo stesso io ha edificato per proteggere se stesso e il corpo che in realtà è la<br />

sua estensione. L’io, così, per recuperare i ricordi e le sue stesse esperienze perdute, sarà costretto a stare di<br />

fronte al dolore e questo per il 90% dei casi produce la cosiddetta paura.<br />

Tuttavia, esiste una soluzione per baipassare questo grande inconveniente, e questa è la tecnologia standard. Il<br />

\dolore non può ostruire la strada, il collegamento, mediante il contatto Theta, se vi sono le condizioni di etica<br />

necessarie e in genere, (salvo i casi in cui il thetan stesso ha deciso di sperimentare un gioco più pesante), il dolore<br />

non può risvegliarsi, (essere restimolato) in tempo presente, se non dopo un grave atto dannoso che lo riattiva,<br />

Alessandro Arnone - Oltre il 2012, la scelta spetta a te<br />

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