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Alessandro Arnone - Oltre il 2012, la scelta spetta a te<br />
Consapevolezza ed Energia<br />
Ramtha è solito dire che: “Consapevolezza & Energia creano la natura della Realtà”, ed usa molti disegni bidimensionali<br />
del cervello per spiegare come ciò avvenga.<br />
IL CERVELLO<br />
Osserviamo il nostro cervello: è composto dalla corteccia cerebrale o cervello giallo, emisfero destro e sinistro e<br />
dal cervello rettile, o cervelletto. Si chiama così perché lo si fa risalire all’era dei rettili, quando gli ominidi di quel<br />
tempo avevano, nella loro scatola cranica, un cervello medio e un cervello rettile. Nient’altro.<br />
Il cervello rettile, quindi, è la parte che portiamo con noi nell’evoluzione, esistendo sin dall’inizio. Il primo ominide<br />
riceveva l’intelligenza dei suoi sei corpi e attraverso di esso dispiegava un flusso di consapevolezza. Il cervello<br />
giallo, invece, non riceve alcun flusso di consapevolezza.<br />
Il cervello rettile è la sede del subconscio.<br />
Esiste anche, sin dall’origine, il cervello medio, sede di tutta la nostra attività medianica, sensibile alle radiazioni<br />
infrarosse.<br />
Se ricordate, abbiamo visto in precedenza che il nostro secondo corpo è quello che vibra proprio su questa<br />
frequenza, ed è la frequenza in cui entriamo nel momento della morte.<br />
Tornando agli ominidi, essi erano telepatici, come lo sono ancora oggi alcune popolazioni aborigene. Il loro cervello<br />
era pronto a ricevere le radiazioni infrarosse e l’infrarosso è la banda medianica. Così gli ominidi captavano e<br />
ricevevano il pensiero in tutta l’ampiezza delle bande, perché il loro cervello era un perfetto ricevitore. Captavano<br />
le comunicazioni con il cervello medio. La ghiandola pineale, spesso chiamata anima dell’uomo, è responsabile<br />
della produzione di due neurotrasmettitori, la serotonina e la melatonina, molto importanti per la nostra consapevolezza,<br />
perché ci danno gli impulsi della veglia e del sonno. Dalla melatonina, neurotrasmettitore che presiede al<br />
sonno, la ghiandola pineale fa anche un’altra cosa straordinaria: sintetizza una droga allucinogena chiamata pinealina.<br />
La ghiandola pineale è lo sciamano del cervello. La pinealina è l’allucinogeno che il subconscio usa per comunicare<br />
con le sfere più profonde, attraverso il sonno, quando ci accadono i sogni più lucidi. Significa che la pinealina,<br />
distribuita in tutta la corteccia cerebrale che dorme, attiva un processo neuronico permettendo alla mente subconscia<br />
di parlare alla mente consapevole. La pinealina apre la porta verso la mente subconscia e permette di fare<br />
esperienze extracorporee, di avere visioni sulla linea del tempo e di inoltrarsi nei livelli superiori di consapevolezza.<br />
Quando la kundalini sale ed arriva alla ghiandola pineale, al sesto sigillo, attraversa il talamo e attiva contemporaneamente<br />
l’emisfero destro e sinistro del cervello. Tutti i neuroni cominciano quindi a produrre e, grazie alla<br />
pinealina, il cervello è in grado di registrare linee di tempo che risalgono sino all’eternità.<br />
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