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Inoltre, questi filtri potrebbero non essere sempre allineati con l’io in questione, e questo significa che il povero io<br />

non potrà vedere le immagini. Per questo si ritroverà spesso ad avere delle brutte sensazioni senza sapere il<br />

perché. Ma può accadere anche il contrario. Questi filtri sono “gli archetipi cosmici che controllano l’intero<br />

inconscio collettivo e a noi umani ci appaiono come pianeti o corpi celesti”.<br />

L’intero sistema solare, è un grande “campo morfico”, un grande atomo gigante attivo in fase di espansione, e in<br />

funzione alla posizione dei pianeti nel momento in cui un essere viene al mondo, si stabilisce il suo “case, ovvero<br />

la sua struttura astrale che lo guida”.<br />

Questa struttura astrale, in sintesi è “il proprio sé superiore”, mentre l’io (il Thetan) è il nuovo sole, ovvero, il<br />

nuovo frammento di luce destinato a sperimentare il suo nuovo programma astrale (hardisk), per divenirne consapevole.<br />

Ricapitolando l’intera sequenza creativa che avviene in automatico e inconsapevolmente in ciascuno di<br />

noi, possiamo vedere che:<br />

Pensiero (considerazione), immagine, visualizzazione, immaginazione creativa, desiderio, (scopo) decisione<br />

e intenzione causativa... sono gli elementi vitali di un postulato.<br />

Che cosa manca? Il processo creativo è tutto qui.<br />

Tuttavia senza i requisiti fondamentali che adesso vi dirò, non si potrà mai “essere autodeterminati per creare<br />

consapevolmente e in linea col “VERO SCOPO DELLA VITA”.<br />

Questi fondamentali requisiti sono:<br />

1) La convinzione di ciò che si desidera essere, in funzione a ciò che si crede, attraverso l’osservazione e l’ammirazione<br />

crea la persistenza di un postulato senza tuttavia renderlo solido.<br />

2) Qui non vi è alcuna alterazione (alter-is), alcuna bugia che alteri la verità fondamentale, né ridge o forze<br />

oppositrici che bloccano un flusso creando massa, persistenza, solidità e intrappolamento.<br />

3) L’unica forza che produce persistenza al pensiero, la crea il Thetan consapevolmente, senza introdurre alterazioni,<br />

attraverso la sua sola ammirazione e amore: ciò significa creare consapevolmente, creare e stare di fronte,<br />

creare con responsabilità.<br />

4) Questo significa riabilitare la capacità di creare e distruggere qualsiasi illusione senza andare mai più effetto per<br />

tutta l’eternità.<br />

5) Il vero scopo non ha nulla con cui potersi scontrare, è sorgente; il falso scopo sì.<br />

6) Questo crea ridge e la struttura dei facsimili che compongono un caso e lo rendono sempre più solido e<br />

bloccato in un insieme di conflitti.<br />

Tuttavia, come vedremo più avanti, questo requisito in assenza della consapevolezza del vero scopo della vita, si<br />

rivelerà un problema, anche se la convinzione di ciò che si desidera nell’atto della creazione è fondamentale, e<br />

quando essa è allineata con il proprio essere e conserva il potere di riconoscere ciò che realmente si vuole o è<br />

meglio per sè, costituisce un enorme potere.<br />

Questo è l’ unico fattore che fa partire un postulato.<br />

Nella stessa considerazione non vi era solamente l’intenzione di avere quella cosa (classico di un Thetan giovane,<br />

e l’intenzione di avere, in sé, è già causa) ma vi era la certezza, la”CONVINZIONE” di ESSERE quella cosa, e<br />

che, quel pensiero era quello più giusto per sé, in base al maggior bene per il maggior numero di dinamiche.<br />

Il quel momento il “Desiderio” era al massimo della sua forza e della sua purezza, e questo perché era semplicemente<br />

in allineamento con tutte le sue dinamiche e al proprio sé superiore.<br />

Il postulato non ha potuto fare a meno di realizzarsi senza alcuno sforzo.<br />

Tuttavia, prima di mettere giù tutti i passaggi del “PROCESSO CREATIVO”, andiamo a vedere per quale ragione<br />

si possono incontrare controsforzi anche quando sembra essere tutto perfettamente allineato.<br />

In precedenza abbiamo visto come sia fondamentale allineare il proprio sentire con il proprio volere, o essere certi<br />

se ciò che vogliamo lo amiamo veramente e corrisponde al nostro scopo personale. Il successo di molti<br />

leader famosi è infatti quello di stabilire un equilibrio di queste due realtà e allinearle verso un unico obbiettivo.<br />

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<strong>Edizioni</strong><strong>Andromeda</strong> - Inediti n. 168

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