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disordine e tutto l’intero operato che una mente umana cerca di risolvere sono i suoi stessi problemi, che produce<br />

per poter giocare ed evolversi verso la luce.<br />

Infatti la mente cerca di risolvere i problemi della mente cercando di mettere ordine nel caos e, nella misura in cui<br />

ci riesce, viene premiata con la sopravvivenza. Ma non sempre vi riesce, e questo sta a significare che non legge<br />

la realtà in cui si trova, e nella misura in cui non legge non può comprendere, e se non può comprendere non può<br />

progredire verso il prossimo passo, il che, nel caso che ci riguarda ora, è quello che precedentemente avevamo<br />

chiamato IV dimensione (dove ci troviamo da poco e nella maniera peggiore).<br />

Questo è un punto molto importante! Se la vita non può leggere, non può comprendere e se non può comprendere<br />

non può avanzare verso la luce, e se non può avanzare non c’è evoluzione ma distruzione e autodistruzione.<br />

Una realtà incompleta, non integra, non può avanzare... come può? Di fronte a sé ha un abisso da scalare e lo sta<br />

affrontando sulla sedia a rotelle.<br />

Non sto scherzando, e non è un’esagerazione ma l’esatta proporzione che vi è tra questa razza impaurita, bloccata<br />

in un ritmo frenetico e ripetitivo, nei confronti di una dimensione completamente nuova e piena di pace.<br />

Nel terzo livello della IV dimensione (quella in cui ci troviamo da poco) iniziamo a purificarci per riconnetterci a<br />

sorgente, per passare a una dimensione (la quinta) per vedere e interpretare l’unica realtà che verrà condivisa.<br />

Qualcuno, più avanti di noi, ci sta aspettando dall’altra parte e non desidera il nostro collasso. Lì non mancano<br />

spazio e tempo, e la verità, come nota dominante, ha lo scopo di unire i due opposti per generare forza e certezza.<br />

La verità unisce e l’unione (che comprende tutte le dimensioni) è l’unica forza che può produrre equilibrio e<br />

renderci liberi.<br />

in seguito, dall’equilibrio dei due poli, o emisferi cerebrali, del maschio e della femmina si riattiverà la vita, rigenerata,<br />

in grado di creare nuovamente. Senza queste condizioni, un Thetan non può creare un nuovo gioco dal nulla, e<br />

guarda caso il punto zero coincide perfettamente con la condizione di non esistenza riportata nel volume di etica<br />

scritto da Ron, ed è il solo punto in cui la vita riparte da zero per far nascere o creare un nuovo gioco, questa volta<br />

non più aberrato ma degno di esistere.<br />

Per questo Ron Hubbard, partendo da proprio da questo punto, mise le basi per iniziare, e completando il ponte (la<br />

strada tecnica per la libertà totale) divise la tech standard in tre parti: “tecnologia di etica, tecnologia amministrativa<br />

e tecnologia di studio”. Quest’ultima (la tech di studio), è la base di partenza per ogni forma<br />

vivente e (aldilà delle numerose razze aliene presenti anche in questo pianeta, che fanno anch’esse parte della<br />

vita) un giorno, molto presto, la useranno tutti.<br />

Come è stato scoperto da Ron, e come voi avete potuto verificare finora, dopo una mal comprensione si crea un<br />

vuoto nella mente di un individuo, uno sfinimento, una sensazione di distacco, di divisione da ciò che non viene<br />

compreso, e questo fenomeno unico nella maggior parte dei casi produce un conflitto in un essere o una rottura di<br />

affinità, realtà e comunicazione che prima non esisteva perché vi era ancora integrità tra quella realtà, anche se il<br />

thetan non ne conosceva la sua esistenza.<br />

Ora il thetan tende a dimenticare ciò che lo fa soffrire, (ciò che crea caos, turbolenza, disordine) e ciò che lo ha<br />

temporaneamente sopraffatto, e così tende a distruggere le aree o i simboli che lo hanno confuso.<br />

Per il thetan è un fallimento, e la vita ha bisogno di successi non di fallimenti.<br />

A questo punto però, quella vita (come abbiamo visto) per star bene dimentica i suoi fallimenti, le sue sofferenze<br />

e insieme ad essi dimentica anche tutto ciò che in quel momento era associato ad essi, compresa la sua via (ciò<br />

che stava seguendo) e andando fuori carreggiata su un gradiente troppo alto o troppo basso si perde.<br />

Il thetan ora, non sa più perché è qui, in questo punto, in questo posto chiamato pianeta terra dentro un corpo di<br />

carne. Non lo sa, e a dire il vero nello stato in cui si ritrova non se lo chiede neppure, a meno che non sia stato<br />

stimolato da altri. Pertanto, anche se ora è qui dentro il corpo, non è in questo tempo, ma altrove, e per questa<br />

ragione non può avere alcuna idea o concetto di cosa esso sia. È totalmente in automatico e, dominato dai suoi<br />

facsimili, vede e legge quelle verità che già possiede e che fanno già parte del suo passato.<br />

Per quanto riguarda la sua attenzione, non vi è molta scelta, è ancora lì da qualche parte indietro nel tempo,<br />

bloccato dentro l’ultima cosa che aveva compresa. Da lì in avanti quell’unità di attenzione e rimasta bloccata. Il<br />

suo prossimo passo non lo ha fatto! E ora, due miliardi di anni dopo, quel thetan non è migliorato... no, ma<br />

peggiorato all’infinito, e continuando a scendere più giù nella spirale, si è perso in un oceano di confusione. Non<br />

Alessandro Arnone - Oltre il 2012, la scelta spetta a te<br />

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