anno 2004/05 Tsushima 1905 – Jutland 1916 - Societa italiana di ...
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58<br />
Atti del Convegno maggio <br />
rimorchiatore Russ, che affondò con parte dell’equipaggio, mentre un proietto<br />
giapponese colpì lo Svietlana sotto la linea <strong>di</strong> galleggiamento, che ne causò l’appruamento<br />
e lo obbligò a ridurre la velocità a 15 no<strong>di</strong>.<br />
Nebogatov, <strong>di</strong> propria iniziativa, aveva nel frattempo <strong>di</strong>retto con le sue navi<br />
verso sud per proteggere la Kniaz Suvorov e l’arrivo <strong>di</strong> questa formazione nelle<br />
acque dove si stava svolgendo il combattimento tra gli incrociatori concorse a risollevarne<br />
l’andamento a favore dei russi.<br />
Infatti l’incrociatore protetto Kasagi, nave <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>era del viceammiraglio<br />
Dewa, fu presto centrato alla linea <strong>di</strong> galleggiamento, imbarcò una notevole<br />
quantità d’acqua e dovette allontanarsi scortato dall’incrociatore protetto<br />
Chitose, che a un certo punto fu ad<strong>di</strong>rittura costretto a prenderlo a rimorchio per<br />
condurlo in salvo nella Baia <strong>di</strong> Aburaya, dove sarebbe giunto alle 18.00.<br />
Gli altri incrociatori <strong>di</strong> Dewa continuarono a combattere passando temporaneamente<br />
agli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Uryu, ma il loro comandante, non volendo rimanere<br />
lontano dal combattimento, appena possibile trasbordò dal Kasagi sul Chitose e<br />
si <strong>di</strong>resse <strong>di</strong> nuovo verso <strong>Tsushima</strong> e ciò fu un bene perché nel frattempo anche<br />
l’incrociatore protetto Naniwa, nave <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Uryu, era stato danneggiato<br />
seriamente dai russi e costretto a <strong>di</strong>simpegnarsi, sorte toccata anche al sezionario<br />
Takachiho.<br />
Quando sembrava che gli incrociatori zaristi stessero conseguendo una vittoria<br />
su quelli nipponici, questi ultimi furono appoggiati da quelli corazzati <strong>di</strong><br />
Kamimura, che si separarono nuovamente dalle navi della Prima Divisione <strong>di</strong><br />
Togo <strong>di</strong>rigendosi a sud. Alle 17.30 l’arrivo <strong>di</strong> queste forze giapponesi costrinse il<br />
contrammiraglio Enquist ad accostare rapidamente verso nord-est, finendo in<br />
questo modo nei pressi della coda della Prima Divisione, che colse l’occasione<br />
per aprire il fuoco contro i russi, i quali persero l’Ural ripetutamente colpito dalle<br />
granate sparate dagli incrociatori corazzati Kasuga e Nisshin.<br />
Le unità zariste, per tentare <strong>di</strong> allontanarsi, accostarono verso nord-ovest e si<br />
ricongiunsero alle 17.50 circa alle superstiti loro corazzate, che si <strong>di</strong>rigevano nella<br />
medesima <strong>di</strong>rezione fin dalle 17.<strong>05</strong>, ma tale manovra risultò fatale ai russi perché<br />
permise all’ammiraglio Togo <strong>di</strong> riprendere il contatto visivo e successivamente<br />
anche balistico con il grosso avversario <strong>di</strong> cui, come già ricordato, aveva perso<br />
le tracce dopo l’accostata verso sud dei russi effettuata alle 16.35.<br />
Comunque una decina <strong>di</strong> minuti più tar<strong>di</strong>, intorno alle 18.00, il viceammiraglio<br />
Nebogatov finalmente ricevette un messaggio da parte <strong>di</strong> Rojestvensky,<br />
che gli fu trasmesso a voce e con il proiettore dal cacciatorpe<strong>di</strong>niere Blestyashtchi,