anno 2004/05 Tsushima 1905 – Jutland 1916 - Societa italiana di ...
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La Battaglia <strong>di</strong> <strong>Tsushima</strong> 63<br />
te della flotta nipponica impartì l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> sospendere il fuoco e fece chiamare<br />
una torpe<strong>di</strong>niera per comunicarle le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> resa che dovevano essere presentate<br />
a Nebogatov.<br />
La torpe<strong>di</strong>niera quin<strong>di</strong> si <strong>di</strong>scostò dalla Mikasa e si recò sottobordo alla<br />
Imperator Nikolai I sulla quale salirono due ufficiali della Marina nipponica; uno<br />
<strong>di</strong> essi, il capitano <strong>di</strong> vascello Akiyama, portato al cospetto <strong>di</strong> Nebogatov, gli riferì<br />
che Togo si complimentava della sua decisione <strong>di</strong> evitare un inutile spargimento<br />
<strong>di</strong> sangue, che permetteva agli ufficiali russi <strong>di</strong> mantenere le loro sciabole,<br />
che desiderava che il contrammiraglio avversario si recasse sulla Mikasa per<br />
<strong>di</strong>scutere i particolari della resa ed infine che ogni cosa sulle navi zariste fosse lasciata<br />
nello stato in cui si trovava. 69<br />
Nebogatov impartì ai suoi ufficiali le necessarie <strong>di</strong>sposizioni, poi si recò nel<br />
suo camerino per indossare l’alta uniforme e, una volta ritornato in coperta, fece<br />
riunire il personale che vi si trovava e, con voce bassa <strong>di</strong>sse “Di tutto ciò che<br />
é avvenuto ora la colpa é soltanto mia. E’ stato per mia volontà che ci siamo arresi,<br />
nessuno me lo ha consigliato. Perciò prendo su <strong>di</strong> me tutta la responsabilità<br />
<strong>di</strong> questa resa e pregherò Sua Maestà lo zar <strong>di</strong> darmi la punizione che merito.<br />
Ma a voi voglio <strong>di</strong>re che agisco così non per viltà e neppure per timore della morte.<br />
Sono un vecchio <strong>di</strong> sessant’anni, la vita del quale non ha più nessun valore<br />
particolare. Sarò fucilato; che possa andarmene in pace. Ma voi siete giovani, nel<br />
fiore della vita. Sarete chiamati un giorno a ristabilire la gloria e l’onore perduto<br />
della Marina russa. Su queste navi ci sono duemilaquattrocento uomini, la vita<br />
dei quali ha maggior valore della mia. Se avessimo combattuto, saremmo stati<br />
indubbiamente <strong>di</strong>strutti. Non avevamo più alcuna speranza, neppure la minima<br />
probabilità <strong>di</strong> salvarci. Ho considerato mio dovere <strong>di</strong> salvare la vostra vita, anche<br />
se per questo mi debba colpire il <strong>di</strong>sonore. Presto dovrò deporre questa <strong>di</strong>visa.<br />
Voi però dovete continuare a portare la vostra con onore. Ad<strong>di</strong>o!”. 70<br />
Terminato questo commovente <strong>di</strong>scorso il contrammiraglio, seguito dai due<br />
ufficiali nipponici e da alcuni del suo Stato Maggiore, lasciò la provata Imperator<br />
Nikolai I e si imbarcò sulla torpe<strong>di</strong>niera avversaria, dalla quale pochi minuti dopo<br />
trasbordò sulla Mikasa dove incontrò Togo.<br />
Quest’ultimo, sebbene avesse accolto Nebogatov con molto riguardo, teme-<br />
69 M. NISHIMURA-T. MATSUKI-T. INOUE-M. AOYAMA-T. INAMOTO-H. SUMOTO, Nihonkai<br />
Kaisen (Battaglie del Mar del Giappone), cit., pp. 114-115.<br />
70 F. THIESS, <strong>Tsushima</strong>, cit., pp. 403-404.