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1 Notitie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per i ...

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Nuovi in riguardo de’ vecchi abbattuti, e quivi <strong>per</strong> molto tempo tutti s’adunavano in due giorni <strong>del</strong>la<br />

settimana. Ma <strong>per</strong>ché quest’unità non riusciva profigua al governo politico, fu <strong>di</strong>smessa, ed il luogo<br />

de’ detti banchi fu comprato da Alfonso Sances marchese <strong>di</strong> Grottola, e dal detto Alfonso poi<br />

venduto alla comunità de’ barbieri, i quali vi trasportorno la loro chiesa de<strong>di</strong>cata a San Cosmo e<br />

Damiano, havendo [32] conceduta la loro alli padri <strong>del</strong>l’Oratorio <strong>per</strong> fabricare la <strong>di</strong> loro maestosa<br />

chiesa. In questa, che hora si vede de<strong>di</strong>cata alli santi sudetti, vi sono due bellissime tavole: in una vi<br />

sta espressa la Venuta de’ Maggi che adorano il Signore, nell’altra la Nascita <strong>del</strong>lo stesso, o<strong>per</strong>a<br />

d’Andrea <strong>di</strong> Salerno.<br />

Nel lato <strong>del</strong>la sudetta chiesa, vedesi un vico che va giù nella Strada <strong>del</strong> Seggio <strong>di</strong> Porto, il quale<br />

fu a<strong>per</strong>to 6 nel tempo <strong>del</strong> mentuato <strong>di</strong>luvio da Alfonso Sances <strong>per</strong> isolare il suo palazzo. In questo vi<br />

si veggono como<strong>di</strong>ssime case con <strong>del</strong>itiose fontane, e fra l’altre quella che al presente si possiede<br />

dalla famiglia Giordano, che sta <strong>di</strong>rimpetto ad una picciola chiesa de<strong>di</strong>cata al santo dottor Girolamo<br />

detto de’ Ciechi; <strong>per</strong>ché qui, ne’ giorni festivi, questi venivano adunati <strong>per</strong> ascoltare la <strong>di</strong>vina parola<br />

et a ricevere i sacramenti <strong>del</strong>la penitenza, come anco qualche caritativa sovventione.<br />

[33] Nell’entrar da questo vico nella strada maestra, a sinistra vedesi una chiesa de<strong>di</strong>cata a San<br />

Pietro in Vinculis, detta anticamente a Me<strong>di</strong>a o Melia, questa chiesa fu ella abba<strong>di</strong>ale; venne poi<br />

dall’abbate conceduta a Giovanni Lucio Scoppa, famoso grammatico in quei tempi, il quale quanto<br />

acquistò coll’insegnare, tutto spese in rifar questa chiesa, e lasciò un legato che vi si mantenesse una<br />

scuola con ottimi maestri <strong>per</strong> imparare grammatica a’ poverelli, come al presente vi si vede<br />

accresciuta con più classi <strong>per</strong> o<strong>per</strong>a <strong>del</strong> già fu don Nicolò Basile, sacerdote <strong>di</strong> molto zelo e carità,<br />

rettore in detta chiesa. Questa poi dagl’here<strong>di</strong> <strong>di</strong> Lucio fu conceduta alla communità<br />

degl’aromatarii, che da noi si chiamano spetiali manuali; sta hora posta tutta a stucchi dorati e<br />

<strong>di</strong>pinta a fresco dal cavalier Binasca.<br />

Dirimpetto al detto vico vi è un’altra chiesa similmente beneficia[34]le, che <strong>per</strong> prima veniva<br />

intitolata <strong>di</strong> Santa Margarita. Fu ella e<strong>di</strong>ficata dalla nobile famiglia Ferrillo, nobile <strong>del</strong> seggio <strong>di</strong><br />

Porto, hora in detto seggio estinta. Nell’anno 1586 fu l’uso <strong>di</strong> questa conceduto alla natione tedesca,<br />

che al presente ne ha cura e la sostiene come chiesa nationale.<br />

Attaccata a questa chiesa vi è un bellissimo palazzo, che fu <strong>del</strong>la famiglia Piatto, famiglia<br />

honoratissima in <strong>Napoli</strong> <strong>per</strong> haver dato zelantissimi citta<strong>di</strong>ni. In questo palazzo vi sono vaghissime<br />

fontane e vi era una quantità <strong>di</strong> pretiose statue antiche <strong>di</strong> marmo, come ben mi ricordo essendo<br />

giovane; hoggi non se ne vedono che poche e <strong>di</strong> poca valuta.<br />

Poco da qui <strong>di</strong>stante vedesi un’ampia chiesa de<strong>di</strong>cata al santo anacoreta Honofrio. Era prima<br />

detta Santa Maria <strong>del</strong> Carmine, ma da alcuni confrati essendovi stata trasportata una <strong>di</strong>vota imagine<br />

6 E<strong>di</strong>tio princeps: a<strong>per</strong>ta.<br />

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