1 Notitie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per i ...
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stava impressa l’imagine <strong>del</strong>la Vergine, e da quanti passavano chiedevano la limosina <strong>per</strong><br />
accendervi la lampana. Vi passò un huom da bene <strong>del</strong> quartiere, vecchio e ricco, chiamato Silvestro<br />
Tizzano. Con una puerile ma pia importunità li chiesero la limosina. Misser Silvestro l’hebbe a<br />
rispondere <strong>di</strong>cendo loro che troppo fasti<strong>di</strong>osi si rendevano a chi passava. I ragazzi risposero che<br />
questo facevano <strong>per</strong>ché havevano in pensiero <strong>di</strong> fare un quadro in pittura e <strong>di</strong> buona mano in honor<br />
<strong>del</strong>la Vergine, e collocarlo dove stava l’imagine <strong>di</strong> carta, e <strong>per</strong>ò così s’affatigavano; e tanto più che<br />
havevano accumulati con le limosine alcuni quadrini. Silvestro, co[169]nosciuta la semplicità <strong>di</strong><br />
quei ragazzi, li <strong>di</strong>sse: “Purché vi quietiate, fatevi fare il quadro da chi volete, che io lo pagarò, e<br />
darovvi quel che vi sarà <strong>di</strong> bisogno”. Allegri oltre modo <strong>per</strong> questa desiderata promessa, andarono<br />
da Giovanni Antonio d’Amato, stimatissimo nostro <strong>di</strong>pintore, che havea stu<strong>di</strong>ato nelle maniere <strong>di</strong><br />
Titiano e <strong>del</strong> Correggio, in modo che molte tavole <strong>del</strong> suo pennello in quello stile sono passate <strong>per</strong><br />
o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> così gran maestri, e si fecero fare il quadro dove fu espressa la Vergine col suo Figliuolo in<br />
seno. Terminata che fu, <strong>per</strong> gratitu<strong>di</strong>ne nell’anno 1571 la collocarono in una volta <strong>del</strong>la casa <strong>del</strong>lo<br />
stesso Silvestro. La Vergine santissima, in riguardo, credo, <strong>del</strong>l’innocenza <strong>di</strong> quei ragazzi e <strong>del</strong>la<br />
bontà <strong>di</strong> Silvestro, impetrò molte gratie dal suo figlio Giesù a pro de’ napoletani, che con <strong>di</strong>votione<br />
questa santa imagine a venerar si portavano. Crebbe[170]ro a tanto le limosine che si comprò una<br />
casa, nella quale adattarono una picciola cappella <strong>per</strong> lo sacrificio <strong>del</strong>la santa messa, e vi formarono<br />
una maestria eligenda da’ complatearii. Crescendo via più le limosine, si risolsero i maestri <strong>di</strong><br />
ampliar la chiesa, ed a tale effetto comprarono alcune case dal monasterio <strong>del</strong>la Maddalena, ma<br />
riuscendo la nuova ampliatione anche incapace al concorso de’ devoti, comprarono la Vecchia<br />
Duana: ed è da sa<strong>per</strong>si che in questo luogo stava l’antico Arsenale ed a questo attaccato il Regio<br />
Fondaco. L’arsenale sudetto fu passato nel luogo che nella seguente giornata si vedrà, e <strong>di</strong> questo<br />
suolo parte ne fu conceduto a <strong>di</strong>versi particolari e parte ne fu impiegato dalla Regia Camera <strong>per</strong><br />
e<strong>di</strong>ficarvi la Nuova Duana più vicina al mare: restò la Vecchia, e fu comprata dalli maestri, ed<br />
havendola adattata in forma <strong>di</strong> chiesa, nell’anno 1599 vi [171] collocarono la miracolosa imagine.<br />
Con questa nuova chiesa crebbe la <strong>di</strong>votione, e con la <strong>di</strong>votione la limosina, a segno che i pii<br />
governatori designavano d’impiegarla in qualche o<strong>per</strong>a che alla Vergine accetta più fusse.<br />
Nell’anno 1601 fu la nostra <strong>città</strong> travagliata da qualche miseria, e particolarmente dalla carestia,<br />
in modo che la povertà e la fame violentavano molte donzelle ad accattare con <strong>per</strong>icolo <strong>di</strong> <strong>per</strong>dere la<br />
pu<strong>di</strong>cizia. Questo <strong>di</strong>è motivo alli governatori d’effettuare il <strong>di</strong> loro <strong>di</strong>voto desiderio, stimando esser<br />
grato alla Vergine purissima il conservar la purità in tante donzelle: che <strong>per</strong>ò, fabricate presto<br />
alcune commode habitationi presso la chiesa, racolsero molte <strong>di</strong> queste povere donzelle, e nell’anno<br />
1604 ve le racchiusero, e <strong>per</strong>ché a buon volere gratia <strong>del</strong> Ciel non manca, la pietà de’ napoletani<br />
concorse con larghe sovventioni al mantenimento [172] <strong>di</strong> quest’o<strong>per</strong>a, e fra gli altri Giuseppe<br />
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