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1 Notitie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per i ...

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Nella riva poi <strong>del</strong> molo vi si vede una chiesetta intitolata Santa Maria <strong>del</strong> Piliero, fabricata da’<br />

mari[179]nari che in questo luogo habitano e barcheggiano.<br />

Continuando il camino da Santa Maria de Visita Poveri verso la Piazza <strong>del</strong> Castelnuovo, a<br />

sinistra vedesi una porta sopra <strong>del</strong>la quale stanno l’armi aragonesi: questa era la porta <strong>del</strong>l’Arsenale<br />

Vecchio dalla parte <strong>di</strong> terra, <strong>per</strong>ché dalla parte <strong>del</strong> mare stava svadato <strong>per</strong> como<strong>di</strong>tà de’ legni che<br />

s’havevano a varare; fu <strong>di</strong>sfatto, come si <strong>di</strong>sse, nel anno 1578; e <strong>per</strong> questa porta si va in una strada<br />

populata <strong>di</strong> como<strong>di</strong>ssime habitationi e <strong>di</strong> magazzini dove si vende il sale, che chiamati vengono la<br />

Duana <strong>del</strong> Sale.<br />

Dirimpetto a questa porta vedesi la Rua Catalana, cioè strada de’ catalani. Vien detta con questa<br />

voce francese rua <strong>per</strong>ché la regina Giovanna Prima francese, <strong>per</strong> introdur negotii nella <strong>città</strong>,<br />

v’introdusse <strong>di</strong>versi mercatanti forastieri, assegnando ad ogni natione la sua strada: alli catalani<br />

assegnò [180] questa, alli francesi quella presso Sant’Eligio e si <strong>di</strong>sse Rua Francese, quella dove è<br />

hora la Sellaria alli toscani e fu chiamata Rua Toscana, alli provenzali presso il Regio Palazzo, che<br />

venne nominata Rua de’ Provenzali, e ad altre nationi, come si vidde. Per questa strada ci<br />

incaminaremo. Questa un tempo era una <strong>del</strong>le più belle e popolate strade, non <strong>di</strong>co <strong>di</strong> <strong>Napoli</strong>, ma<br />

<strong>del</strong>l’Italia, essendo che, in queste, altre arti non v’erano che <strong>per</strong> provedere il capo ed il piede<br />

humano: se dalla parte sinistra altre botteghe non v’erano che <strong>di</strong> scarpari, dalla destra tutte <strong>di</strong><br />

cappellari; ed era tanto il numero, che le botteghe s’appiggionavano a carissimo prezzo. In tempo<br />

poi <strong>del</strong>la guerra popolare cominciarono quest’arti a passare altrove. La peste poi la spopolò affatto,<br />

in modo che, <strong>per</strong> non essere abitate, ruinorno molte case. Hoggi è principiata a rifarsi.<br />

[181] Questa strada ha molti vichi: a sinistra ve ne è uno nel quale altri lavori non vi si facevono<br />

che de suveri <strong>per</strong> aggiacciare l’acque ed i vini; a destra vedesi una chiesa detta Santa Maria<br />

<strong>del</strong>l’Incoronatella, hoggi una <strong>del</strong>le chiese parrocchiali, instituita dal car<strong>di</strong>nale Alfonso Gesualdo. Fu<br />

questa fondata nell’anno 1400 dalla famiglia Serguidone e poi il jus patronato passò alla famiglia<br />

Griffa, nobile <strong>del</strong> seggio <strong>di</strong> Porto. Essendo poi quasi ruinata, fu rifatta dalla pietà <strong>del</strong> Conte <strong>di</strong><br />

Benevente viceré. Presso <strong>di</strong> questa vi è un vicolo detto de’ Caldarai, <strong>per</strong>ché altro non vi si lavora<br />

che vasi <strong>di</strong> rame. Più avanti dalla stessa parte vi è un altro vico che, <strong>per</strong> essere stato a<strong>per</strong>to da questa<br />

parte, vien detto Vico Nuovo. Quivi altro non si lavorava che <strong>di</strong> baulli <strong>di</strong> corame e <strong>di</strong> chio<strong>di</strong><br />

d’ottone <strong>per</strong> adornarli. Hora quest’arte è uscita fuori nella [182] Strada Maestra. L’ultima poi è<br />

detta <strong>del</strong> Cerriglio, <strong>del</strong>la quale se ne <strong>di</strong>ede notitia nel principio <strong>di</strong> questa giornata. Nel fine <strong>di</strong> questa<br />

strada vi sono due salite, una de scaloni <strong>di</strong> mattoni che va nella Strada Maestra <strong>di</strong>rimpetto la chiesa<br />

<strong>di</strong> San Giuseppe, l’altra <strong>per</strong> commo<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>le carrozze che va avanti la chiesa <strong>del</strong>lo Spidaletto;<br />

<strong>per</strong>ché non vadano al piano <strong>del</strong>la strada sudetta, ne darò notizia nella seguente giornata.<br />

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