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1 Notitie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per i ...

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pretiosi monumenti <strong>per</strong> farli conservare in un luogo decente come cose (<strong>per</strong> così <strong>di</strong>re) sacrosante,<br />

parlo <strong>di</strong> questi miserabili avvanzi <strong>del</strong>l’infiniti che son <strong>per</strong>duti.<br />

*** Veratio A. F. Pal. Severiano Equiti. Rom. Cur. Reip. Tegianensium. Adlecto in. Or<strong>di</strong>n.<br />

Decurion. Civi. Amantissimo. Qui. cum. Privilegio. Sacerdoti. Cęninensis. Munitus. Potuisset. Ab.<br />

Honorib. Et. Munerib. Facile. Excusari. Præposito. Amore. Patriæ. Et. Honorem. Æ<strong>di</strong>litat.<br />

Laudabiliter. Administravit. Et. Diem. Felicissim. III. Id. Jan. Natalis. Dei. Patri. N. Veneratione.<br />

Pass. Denis. Bestis. Et. IV. Feris. Dent. Et. IV. Paribus. Ferro. Dimicantib. ceteroq. honestissim.<br />

apparatu. largiter. exhibuit. ad. honorem. quoq. duum. viratus. ad. cumulanda. munera. Patriæ.<br />

suæ. libenter. accessit. huic. cum. &. po[49]pulus. in. spectaculis. adsidue. Bigas. statui.<br />

postulasset. &. splen<strong>di</strong><strong>di</strong>ssim. ordo. merito decreviß. pro. insita. modestia. sua. unius. Bigæ.<br />

honore. content. alterius. sumptus. reip. remisit. L. D. D. D. C. I.<br />

Avvanti <strong>del</strong>la porta maggiore si vede una strada a scalini che cala alla Strada <strong>di</strong> Mezzo<br />

Cannone, che anticamente calava al mare (come si <strong>di</strong>rà).<br />

Uscendo poi <strong>per</strong> la porta medesima <strong>per</strong> dove s’entrò, e tirando avvanti <strong>per</strong> uscire a Mezzo<br />

Cannone, a sinistra vedesi un vico nel quale sta situato il monasterio de<strong>di</strong>cato a San Geronimo.<br />

Questo nell’anno 1434 e<strong>di</strong>ficato ne venne da molte gentildonne napoletane, sotto la regola <strong>del</strong><br />

terz’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> san Francesco, in una casa e giar<strong>di</strong>no loro donata da Giovanni Domenico Manco,<br />

nobile <strong>del</strong>la piazza <strong>del</strong> seggio <strong>di</strong> Porto, canonico <strong>del</strong>la nostra Cattedrale. Da questo monasterio sono<br />

uscite monache che fundaro[50]no il famoso monasterio <strong>del</strong>la Trinità, ed altre che fundarono quello<br />

<strong>di</strong> Santa Maria <strong>del</strong> Giesù. Questo luogo, ha la sua chiesa, quale hoggi, lasciato quell’antico<br />

ch’haveva, è stata ridotta in una vaga forma moderna, colla sua cupula, dal nostro Francesco<br />

Picchiatti. Il capo altare sta de nobilissimi marmi adornato. Il quadro che in esso si vede, dove sta<br />

espressa la Vergine col suo Putto in braccio, <strong>di</strong> sotto san Geronimo ed altri santi, o<strong>per</strong>a d’un<br />

giovane detto Giaco Sanso, benché prima vi fusse stata una tavola <strong>di</strong>pinta dal Pistoja.<br />

Attaccato alla detta chiesa si vede il nobile ed here<strong>di</strong>tario Palazzo de’ marchesi d’Anzi <strong>del</strong>la<br />

casa Carafa, che al presente si possiede da Francesco Maria Carafa, principe <strong>di</strong> Belvedere, marchese<br />

d’Anzi e cavaliere <strong>del</strong> Teson d’Oro, signore che par che habbia here<strong>di</strong>tata da’ suoi gloriosi antenati,<br />

che in questa casa sono nati, non [51] solo la robba, ma le gloriose attioni, lettere e valore. Il<br />

bisavolo Marchese d’Anzi fu gran letterato de’ suoi tempi, che nell’anno 1612 aprì una famosa<br />

accademia nel cortile <strong>di</strong> San Pietro a Majella con titolo d’Infuriati. Il suo gran zio Pier Luigi Carafa,<br />

che così gloriosamente trattò la nuntiatura in Germania e poscia fu da Innocentio Decimo promosso<br />

alla porpora, e <strong>per</strong> le sue rare virtù, lettere e bontà <strong>di</strong> vita sarebbe egli asceso agl’honori supremi se<br />

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