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ANKARA CONTRO ISRAELE<br />
Perché la Turchia ha scaricato<br />
<strong>il</strong> suo vicino più democratico<br />
di Yasha Reibman<br />
Turchia e israele sono in<br />
guerra, ma non sparano<br />
un colpo. Un tempo alleati,<br />
la Turchia fu <strong>il</strong> primo pae-<br />
SE TI<br />
DIMENTICO<br />
GERUSALEMME<br />
se islamico a riconoscere Israele fin dal 1949. La<br />
Turchia guardava a Israele (e viceversa) come un<br />
partner necessario e strategico per trasformare <strong>il</strong><br />
Medio Oriente delle dittature e del fondamentalismo<br />
in una regione di democrazia e pace. Turchia<br />
e Israele erano amici perché avevano comuni<br />
nemici, gli interessi coincidevano. Entrambi i<br />
paesi dovevano e volevano contenere l’espansionismo<br />
di Iraq, Iran e Siria e limitare l’instab<strong>il</strong>ità<br />
in Libano, terra di conquista di Damasco e Teheran,<br />
culla dei terroristi di Hezbollah. Nel 1996 fu<br />
siglato un accordo di cooperazione m<strong>il</strong>itare tra i<br />
due paesi. Poi qualcosa si è rotto.<br />
Certo, la Turchia sta cambiando. Per secoli<br />
ponte tra Occidente e Oriente, la Istanbul laica<br />
e cosmopolita sembra sempre più isolata e meno<br />
influente. Non solo rispetto al resto del paese,<br />
ma quanti girano per le strade della città raccontano<br />
quanto si percepisca la svolta religiosa<br />
e politica. La riduzione del potere dei m<strong>il</strong>itari,<br />
l’ascesa di Erdogan e del suo partito più vicino<br />
all’islam si rispecchiano in questo diverso orientamento<br />
nella politica turca. L’accordo sul nucleare<br />
con l’Iran è un altro tassello, che racconta<br />
quanto l’allontanamento da Israele sia solo un<br />
elemento di un diverso posizionamento di Ankara.<br />
Um<strong>il</strong>iata per lo smacco di un ingresso in<br />
Europa richiesto, promesso e in nome del quale<br />
sono state compiute anche sofferte riforme,<br />
la Turchia in Europa non è mai stata accettata<br />
(e <strong>il</strong> tentennamento dell’Unione Europea sulla<br />
questione turca è a sua volta lo specchio della<br />
crisi europea). La Turchia mostra di avere altre<br />
opzioni. Opzioni figlie anche dei cambiamenti<br />
avvenuti in Medio Oriente. L’Iraq non è più una<br />
minaccia e nemmeno la Siria sta tanto bene. La<br />
Turchia può così pensare di aver meno bisogno<br />
di Israele e che sia giunto <strong>il</strong> tempo di tornare a<br />
essere protagonista. Eppure gli interessi di Turchia<br />
e Israele potrebbero tornare a coincidere.<br />
A PROPOSITO DI SESSANTESIMI<br />
C’è un altro sacerdote che<br />
festeggia con Ratzinger<br />
di Angela Ambrogetti<br />
sempre<br />
«C’è<br />
anche una scelta che determina<br />
che cosa appare». Benedetto XVI lo ha<br />
ricordato ai giornalisti del suo giorna-<br />
PLAUSI<br />
E BOTTE<br />
IL PORTONE<br />
le, l’Osservatore Romano che compie 150 anni, quan- DI BRONZO<br />
do è andato a trovarli. Allora io oggi scelgo. Non parlo<br />
dell’ennesimo strappo nella Chiesa in Cina. Né del funesto W<strong>il</strong>liamson,<br />
di nuovo condannato in Germania per negazionismo. Racconto<br />
invece come a Traunstein, in Baviera, la città dove Joseph Ratzinger e<br />
<strong>il</strong> fratello Georg l’8 luglio 1951 hanno celebrato la prima Messa, si è festeggiato<br />
un altro sessantesimo di sacerdozio. Quello del terzo giovane<br />
della città ordinato a Frisinga con loro: Rupert Berger, parroco della<br />
cittadina per decenni. Un p<strong>il</strong>astro della comunità. Rupert <strong>il</strong> 3 luglio ha<br />
celebrato la Messa nella chiesa di St. Oswald. La stessa di allora. Musica<br />
d’organo, coro, e alla fine gli spari a salve dei Landsknechten. Poi tutti<br />
nella Stadtplatz a mangiare e ascoltare musica fino a sera. «Ha sempre<br />
conservato <strong>il</strong> suo spirito critico», dicono di lui. Ora, a 84 anni, è pronto<br />
a iniziare la raccolta per <strong>il</strong> Papst-Benedikt-Orgelwerks, <strong>il</strong> restauro<br />
dell’organo che sarà dedicato al Papa. Forse avrebbe voluto festeggiare<br />
così anche Benedetto. Da una settimana è in vacanza a Castelgandolfo.<br />
Prepara <strong>il</strong> suo terzo libro su Gesù e <strong>il</strong> viaggio in Germania. Lo attendono<br />
le contestazioni di Berlino e i dibattiti nella Chiesa cattolica. A precederlo<br />
sarà un suo intervento, registrato nella v<strong>il</strong>la pontificia, che <strong>il</strong><br />
17 settembre sarà trasmesso da Ard alle 22.55, nella rubrica Wort zum<br />
Sonntag. Come fece <strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e 1987 anche Giovanni Paolo II.<br />
| | 20 luglio 2011 | 31