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SocieTà IRON LADIES<br />
«L’Em<strong>il</strong>ia è fatta di campan<strong>il</strong>i,<br />
bar e negozi. Il vero centro è<br />
la cappella della Madonna,<br />
lo stare insieme, le attività<br />
commerciali». «Per questo<br />
bisogna riportare la vita qui:<br />
chi ha un’attività è un punto<br />
di riferimento. Per noi,<br />
<strong>il</strong> panettiere è quel panettiere,<br />
<strong>il</strong> macellaio è quel macellaio»<br />
liani abbiamo una grande forza: sappiamo<br />
rimboccarci le maniche. È vero, ma<br />
non basta. Mica possiamo fare tutto noi.<br />
Ci occorrono aiuti seri: dal governo e dalla<br />
protezione civ<strong>il</strong>e. Il mio negozio sarà di<br />
nuovo agib<strong>il</strong>e magari fra quattro o cinque<br />
anni. Nel frattempo, chissà...».<br />
Il lavoro resta un’incognita anche per<br />
Susanna Benatti, proprietaria di tre profumerie<br />
a Mirandola, Cavezzo e San Felice.<br />
«I comuni vorrebbero costruire dei centri<br />
commerciali provvisori nelle campagne.<br />
Ma <strong>il</strong> punto è un altro. Possiamo vendere<br />
i nostri prodotti anche a qualche ch<strong>il</strong>ometro<br />
da qui, ma non possiamo abbandonare<br />
i centri storici. Sono <strong>il</strong> cuore dei nostri<br />
paesi». Riaprire le piazze principali è uno<br />
degli obiettivi del network. «Vedete – spiega<br />
Claudia –, l’Em<strong>il</strong>ia è soprattutto questo:<br />
è fatta di campan<strong>il</strong>i, bar e negozi. Ecco<br />
<strong>il</strong> vero centro. Il cuore è la cappella della<br />
Madonna, lo stare insieme, le attività commerciali».<br />
«Per questo, bisogna riportare la<br />
46 | 12 settembre 2012 | |<br />
vita qui: chi ha un’attività non offre solo<br />
un servizio. È un punto di riferimento.<br />
Per noi, <strong>il</strong> panettiere è quel panettiere, <strong>il</strong><br />
macellaio è quel macellaio. Perfino le fabbriche<br />
em<strong>il</strong>iane, che con <strong>il</strong> loro fatturato<br />
contribuiscono in larga misura al nostro<br />
P<strong>il</strong>, hanno un carattere fam<strong>il</strong>iare».<br />
«Taglio e piega. Si deve essere belle»<br />
Stare con le donne di Em<strong>il</strong>iAMO è contagioso.<br />
Le vedi stare insieme, così semplicemente.<br />
Ridono, quando avrebbero tutti<br />
i motivi per disperarsi. Si reinventano,<br />
commesse, responsab<strong>il</strong>i vendite sul web<br />
(la loro pagina Facebook, con oltre 5 m<strong>il</strong>a<br />
followers in meno di due mesi è una vera<br />
e propria bacheca di offerte, richieste di<br />
aiuto, segnalazioni), venditrici ambulanti.<br />
Tra le bancarelle sul lago di Garda, nei<br />
parchi. Perfino nei garage. Come Nadia,<br />
che dopo aver chiuso <strong>il</strong> suo salone di parrucchiera,<br />
ha allestito un negozio tra <strong>il</strong><br />
giardino e <strong>il</strong> posto auto di casa sua. Ha<br />
A lato, Maria Grazia mostra<br />
<strong>il</strong> bagagliaio della sua auto<br />
prima della partenza per<br />
Sermide: ora che <strong>il</strong> suo<br />
negozio è crollato continua<br />
a vendere scarpe per<br />
bambini ai mercatini.<br />
Qui sopra e a sinistra,<br />
Susanna nel suo negozio<br />
nel centro di Cavezzo<br />
circondato da costruzioni<br />
pericolanti e dove ha deciso<br />
di tornare: «Non possiamo<br />
abbandonare <strong>il</strong> cuore dei<br />
nostri paesi». In alto, la<br />
“vetrina” di un negozio<br />
ricollocata in un luogo<br />
pubblico a Mirandola<br />
pensato a tutto: prodotti per capelli, spazzole,<br />
lavandini. Perfino la sala d’aspetto,<br />
sotto un bel gazebo bianco nel prato:<br />
quattro poltrone prendisole e un cestino<br />
colmo di caramelle.<br />
Alle quattro del pomeriggio arriva<br />
Maria Grazia. Anche lei ha visto crollare<br />
<strong>il</strong> suo negozio di scarpe per bambini. Il<br />
bagagliaio della sua auto è pieno di scatole:<br />
stasera andrà a fare i mercatini a Sermide.<br />
Suona <strong>il</strong> campanello della casa di<br />
Nadia. Ha preso l’appuntamento: taglio,<br />
colore e piega. Già, perché: «Non si può<br />
certo andare a fare l’ambulante in disordine.<br />
Bisogna essere belle. E non importa,<br />
alla fine, se anche questa sera non si venderà<br />
granché. Noi ci proviamo sempre».<br />
È questa la rivoluzione che sta accadendo<br />
a Mirandola, Medolla, Cavezzo, Finale,<br />
Carpi. Dove tutto crolla e molte delle case<br />
sono ridotte a polvere e cemento, «ci si<br />
prende cura di ciò che ci è dato». Le donne<br />
di Em<strong>il</strong>iAMO ripartono da qui.<br />
n Foto: Alice Caputo