L'arte dell'empowerment - DMyFriend
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za di autonomia, assolutamente naturale per un adulto,<br />
può compromettere la loro salute attuale e futura.<br />
Poiché molti diabetes educators sono donne e hanno<br />
scelto un lavoro che sia di aiuto agli altri, è possibile che<br />
abbiano un approccio ‘materno’ all’assistenza diabetologica<br />
e alla formazione, simile al ruolo tradizionale della<br />
madre nella famiglia. L’assistenza infermieristica, in particolare,<br />
si basa sul ruolo della madre nella cura della<br />
malattia che noi abbiamo appreso sin da bambini. Il<br />
modello Florence Nightingale (cibo, coperte e coccole) è<br />
in gran parte basato su questo approccio maternalistico.<br />
Nel corso degli anni abbiamo fatto un considerevole sforzo<br />
per aiutare i pazienti a diventare obbedienti o compliant,<br />
il che riflette questo ruolo materno più tradizionale.<br />
Ci siamo abituati ad accettare la responsabilità per le<br />
decisioni (e i risultati) dei nostri pazienti e a indirizzare i<br />
nostri sforzi per aiutarli a essere buoni e a fare ciò che i<br />
dottori dicono, in modo che il medico non si arrabbi con<br />
il paziente o con noi. Abbiano imparato a volerli ‘aderenti’<br />
perché crediamo di sapere cosa sia meglio per loro.<br />
Spesso vediamo il nostro ruolo come quello di chi risolve<br />
i loro problemi, li fa stare meglio e, in generale, cerca di<br />
prendersi cura di loro. Questo tradizionale approccio<br />
maternalistico si basa sull’assunto che noi sappiamo di<br />
più dei nostri pazienti sul loro diabete e che siamo perciò<br />
capaci di scegliere le strategie di trattamento più appropriate.<br />
Eppure, anche quando siamo convinti di sapere di<br />
più e di essere responsabili per i nostri pazienti, la nostra<br />
capacità di convincerli o persuaderli è limitata. Sentirsi<br />
responsabili per ciò che non possiamo controllare è il<br />
modo migliore per sviluppare frustrazione, scoramento,<br />
sconforto e senso di impotenza.